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Capcom Arcade Stadium - recensione

È arrivato un altro “momento nostalgia”.

Una sala giochi virtuale per riscoprire emozioni perdute.

Presentato durante l'ultima edizione dei The Game Awards, Capcom Arcade Stadium è disponibile su Nintendo Switch mentre le versioni PC, PS4 e Xbox One attendono ancora una data di uscita.

Quando venne annunciato, in molti ci videro dietro l'ennesima trovata commerciale di Capcom, che in effetti ha riproposto almeno una decina di volte buona parte dei suoi classici sulle console delle ultime 4 generazioni.

Aspettavamo al varco questa ennesima compilation pronti a dare ragione a quei "molti", ma anche aperti a qualche sorpresa dedicata ai videogiocatori più anziani... categoria a cui purtroppo appartiene chi vi sta scrivendo.

Prima di vedere se e quali di queste sorprese sono realmente arrivate, ci sembra giusto dare una rinfrescata alla vostra (e nostra) memoria. La raccolta Capcom Arcade Stadium viene proposta con una formula un po' particolare che ricorda quella utilizzata su PS3 e Xbox 360 per la Capcom Arcade Cabinet.

Cover image for YouTube videoCapcom Arcade Stadium - Launch Trailer

Il gioco "apripista", l'immortale shooter verticale 1943: The Battle of Midway (1987), è gratuito mentre gli altri titoli vengono proposti in tre pacchetti da 10 titoli che ripercorrono altrettante epoche d'oro. Il primo, intitolato Alba degli Arcade (84-88), include tra gli altri Commando, Legendary Wings, Bionic Commando, Forgotten Worlds e Ghouls 'n Ghosts.

Il secondo, Rivoluzione degli Arcade (89-92), comprende i classicissimi Street Fighter II: The World Warrior, Strider, Final Fight e Captain Commando. L'ultimo, Evoluzione degli Arcade (92-01), include ovviamente i titoli più "moderni", dai due Street Fighter II: Hyper Fighting e Super Street Fighter II Turbo a Warriors of Fate, Powered Gear, Battle Circuit e Giga Wing.

Sappiamo cosa state pensando: ancora una volta mancano pezzi pregiati ma ormai non ci speravamo neanche più, perché molti dei titoli che hanno accompagnato la gioventù degli attuali 30/40enni purtroppo non possono più essere inclusi per motivi di diritti. Ci riferiamo ovviamente a mostri storici come Cadillacs and Dinosaurs, Alien Vs Predator e The Punisher... per non parlare dei due Dungeons & Dragons che ormai sono diventati pezzi abbastanza rari.

Ancora una volta quindi la casa di Osaka ha optato per un'alternanza tra titoli comunque prestigiosi e giochi quasi sconosciuti in Occidente, ma non per questo meno meritevoli. Ciò che importa è che stavolta il "contorno" va oltre il semplice listone e include una serie di features capaci di impreziosire la raccolta, stimolare il gioco e anche la competizione.

I punti CASPO ottenuti dipendono dal tipo di partita (normale, classificata o sfida) e da altri fattori come il tempo di completamento e l'uso dei 'Continua'.

Partiamo dall'interfaccia. Se la raccolta Sega Mega Drive Classics aveva fatto leva sul nostro spirito di bimbi ricreando la stanza perfetta, con tanto di televisore a tubo catodico, poster commemorativi e collezione di cartucce, Capcom Arcade Stadium punta al bersaglio grosso, mettendoci di fronte ad una fila di cabinati che non possono non smuovere ricordi.

Una volta scelto il preferito la visuale passa di fronte allo schermo del "cassone", che purtroppo è un po' scomoda da usare a causa delle sue ridotte dimensioni. Specie con Switch in modalità portatile, è consigliabile la classica visualizzazione a schermo intero alla quale potete aggiungere filtri grafici, sfondi di vario genere e modificare l'orientamento a 360°. Nel caso preferiate giocare con la console "dockata" la visuale da sala giochi diventa invece perfettamente giocabile, anzi consigliata per calarvi ancora di più nell'atmosfera Arcade.

Non manca neanche il gesto dell'inserimento della monetina, che avviene tramite la pressione dello stick analogico destro, ma stavolta non avrete più limiti economici. Potrete fare il pieno e darvi alla pazza gioia quanto e come volete. Una volta dentro potete scegliere varie opzioni di gioco. Alla partita classica sono state affiancate due modalità classificate: quelle "A Tempo" e "A Punti" sono disponibili a seconda dei giochi e rappresentano le classiche sfide contro voi stessi o il cronometro.

Quella "Speciale" invece dipende dal momento in quanto Capcom ha già previsto un calendario di eventi che attiveranno regole speciali e classifiche mondiali. Ne abbiamo provata una e possiamo dirvi fin da ora che si tratta di prove spesso ai limiti delle capacità umane, provate a giocare a Ghosts n' Goblins a velocità doppia con l'obiettivo minimo di fare 70.000 punti e poi ne riparliamo.

Esistono solo due tipi di persone al mondo: quelli che in una compilation Capcom come primo gioco caricano Final Fight e quelli che mentono.

Tra le opzioni standard trovate anche i singoli manuali di gioco che vi rinfrescheranno la memoria su obiettivi, trama e via dicendo. Sono schermate minimaliste e per questo eleganti, ma avremmo preferito di gran lunga il materiale originale a corredo. Ogni gioco mette poi a disposizione un po' di trucchetti a cui ormai siamo abbastanza abituati ma che fa sempre piacere ritrovare.

Parliamo della funzione Rewind, che permette di riavvolgere l'azione per correggere errori e puntare alla partita (truccata) perfetta, ma anche del salvataggio libero, feature che se fosse esistita all'epoca delle sale arcade ne avrebbe decretato il rapidissimo fallimento.

Le modalità multiplayer dipendono ovviamente dal gioco scelto ma includono quasi sempre l'opzione competitiva. La coop locale arriva fino a 4 persone e include anche la possibilità di utilizzare un unico JoyCon, che viene passato da giocatore a giocatore a turno. Nel caso usiate due o più controller ognuno potrà usare le proprie impostazioni che possono essere personalizzate nel menù delle opzioni di ogni singolo titolo.

La quantità di tempo che passerete sui giochi di Capcom Arcade Stadium e i risultati che otterrete,a prescindere dalle modalità, arricchiranno la schermata delle statistiche, aumenteranno la vostra classe giocatore ma soprattutto vi faranno accumulare punti CASPO.

Con il tasto ZR si può riavvolgere la partita per correggere gli errori, ma non oltre l'ultimo punto di caricamento.

Dietro a questo acronimo, vagamente fraintendibile, si nascondono i Capcom Arcade Stadium POints, che vi permetteranno di scalare le classifiche mondiali e di sbloccare nuove opzioni di personalizzazione dell'interfaccia. Vi state chiedendo se esistono giochi nascosti-super-segreti da sbloccare con i punti CASPO? La risposta è "no", non esistono.

Sebbene quindi la selezione di giochi di Capcom Arcade Stadium non sia delle più complete e logiche (a tre versioni di Street Fighter II avremmo preferito un paio di proposte diverse), la quantità di titoli è elevata e la qualità media piuttosto buona. Apprezzabile anche il lavoro svolto sul contorno, che pur mancando di una sezione museale fornisce una quantità notevole di opzioni per personalizzare le partite e stimoli sufficienti ad alimentare la competizione.

Ci auguriamo tuttavia che Capcom abbia intenzione di aggiornare la proposta nel prossimo futuro con nuovi titoli ed extra di una certa rilevanza.

7 / 10

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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