Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Cladun Returns: This Is Sengoku - recensione

Un action-RPG che arriva dritto dagli anni '90.

Una Nippon Ichi decisamente frizzante quella degli ultimi tempi, anche in Europa. Dopo l'edizione Switch di Disagea 5 ecco arrivare su PlayStation 4 (e PS Vita) Cladun Returns, RPG dallo spiccato sapore retro. Se avete già sbirciato le immagini o seguite questo gioco da tempo, sapete già che lo stile grafico è quello dei giochi di ruolo a 8 bit, dai primi Zelda a Mother, passando per Final Fantasy Adventure.

La premessa di Cladun Returns però è leggermente diversa da quella dei classici RPG. Il protagonista infatti inizia la sua avventura dal regno dei morti... o delle anime perdute se preferite, ma la sostanza è la stessa. La trama è, come sempre nei titoli Nippon Ichi, un po' fuori dalle righe e contraddistinta da una vena ironica che la rende leggera e divertente. L'avventura è divisa in capitoli, ognuno dei quali focalizzato su un'anima tormentata dalla sua dipartita troppo prematura.

Il giocatore può scegliere una tra le classi a disposizione per il suo personaggio, che rientrano più o meno nei canoni del genere. Si va quindi dal paladino al mago, passando per vie di mezzo come il samurai. La scelta in realtà non cambia più di tanto lo svolgimento del gioco, prima di tutto perché ad un certo punto del gioco è possibile cambiare classe ripartendo dal primo livello, ma mantenendo intatte molte delle caratteristiche e delle abilità originali. C'è poi da tenere in conto una delle feature più originali di Cladun Returns, ovvero il Magic Circle. Spiegarlo è più difficile che utilizzarlo, in sostanza questo sistema consente di far scendere in campo degli alleati appartenenti ad una qualsiasi delle suddette classi.

Tali alleati vengono creati direttamente dal giocatore e lo assistono sul campo in maniera passiva. Non è possibile guidarli direttamente o impartirgli ordini, ma si può decidere la loro posizione in un'apposita schermata. Tale posizione produce diversi effetti sull'alleato che la occupa, anche in base al suo equipaggiamento e agli oggetti bonus che deciderete di assegnargli. In ogni caso, questi sidekick assorbiranno i danni inferti al protagonista fino all'esaurimento dei loro punti vita e in alcuni casi possono fare la differenza. Le varianti possibili sono oltre 200, il che rende un po' più movimentato un gameplay che altrimenti risulterebbe fin troppo ripetitivo.

Essendo un dungeon crawler, le missioni si svolgono all'interno di dungeon. Non lo avreste mai detto, vero? La dimensione dei labirinti è piuttosto ridotta, al punto che è possibile completarne alcuni in un paio di minuti. L'obiettivo è semplice: arrivare all'uscita possibilmente senza farsi trucidare da qualche mostro o spappolare dalle trappole disseminate in giro. Queste in realtà sono piuttosto semplici da individuare, ma un passo falso prima o poi si fa, soprattutto se si va troppo di corsa. Fanno eccezione quei dungeon caratterizzati da temi particolari come nel caso di porte nascoste, teletrasporti e via dicendo. Per riuscire a completarli velocemente saranno necessari più tentativi e le prime volte non saranno certo delle passeggiate. Nella maggior parte dei casi ricadono nella categoria "trial & error" che ad alcuni giocatori potrebbe non piacere per l'eccessiva ripetitività dell'azione.

Cover image for YouTube videoCladun Returns: This Is Sengoku! - Launch Trailer (PS4, PS Vita, Steam)

I combattimenti sono quanto di più semplice possiate pensare, ma possiedono una leggerissima infarinata di strategia. Il posizionamento rispetto al nemico infatti è importante. Sferrare un colpo da dietro o da uno dei lati provoca molti più danni, in alcuni casi alcuni avversari sono addirittura immuni agli attacchi frontali. Bisogna inoltre tenere in conto l'arma che si utilizza visto che pur essendo graficamente molto semplice, Cladun Returns riesce a dare una sorta di feedback molto basilare ai colpi inferti.

Alcuni proietteranno il protagonista avanti di uno o due spazi, eventualmente esponendolo agli attacchi nemici. Il discorso si complica in presenza dei Boss, ovviamente immancabili in un dungeon crawler. Oltre a poter sostenere una mole di danni enormemente maggiore, molti di questi produrranno attacchi devastanti in grado di ridurre in fin di vita il vostro personaggio. I loro schemi di attacco non sono particolarmente complicati, ma in alcuni casi è quasi obbligatorio un po' di "grinding" per poter arrivare preparati agli scontri più duri.

Ogni dungeon completato può però essere rigiocato a piacimento per trovare nuovi oggetti e aumentare di livello. La quantità di sfide non manca, visto che ogni capitolo completato corrisponde all'apertura di nuovi labirinti chiamati Ex Dungeon. Questi contengono versioni potenziati dei nemici già incontrati e ovviamente ricompense nettamente maggiori. Al loro interno sono inoltre nascoste le anime di condottieri, generali e signori della guerra dell'epoca Sengoku. Questi si uniranno a voi quando la loro anima verrà finalmente liberata.

Alla fine di ogni missione, tuttavia, si ritorna sempre all'hub centrale chiamato Arcanus Cella. Al di la delle implicazioni spiritiche, quest'ultimo altro non è che il solito villaggio pieno di NPC che non hanno un granché da fare (e da dire). Al suo interno ovviamente non mancano i canonici "shop", nei quali è possibile aggiornare e potenziare l'equipaggiamento. In realtà qualche spunto originale il team di sviluppo lo ha inserito. In alcune sezioni del villaggio infatti è possibile personalizzare esteticamente le armi ed altri oggetti legati all'avventura grazie al Pixel Editor che consente di modificare letteralmente ogni pixel di quello che indossate o utilizzate durante il gioco. Le nuove creazioni possono poi essere condivise e scambiate con altri giocatori.

Una freccia in più all'arco di un titolo che sprizza "nipponichità" da tutti i pori. L'elemento strategico garantito dai Magic Circles e alcune idee piuttosto originali riescono a mitigare una ripetitività di fondo che anche a causa di una notevole (forse eccessiva?) longevità tende di tanto in tanto ad affacciarsi sulla scena. Se tuttavia amate gli RPG usciti a cavallo tra la fine degli anni '80 e l'inizio della decade successiva, probabilmente Cladun Returns riuscirà a catturare la vostra attenzione.

7 / 10

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

In this article
Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di Daniele Cucchiarelli

Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

Commenti