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Code Vein - prova

Bandai Namco si è fatta il suo Bloodborne.

Parigi - Dopo l'uscita di Dark Souls 3 si vociferava che il sodalizio tra From Software e Bandai Namco fosse giunto al capolinea, con la software house giapponese intenzionata a controllare completamente la direzione artistica e gli introiti della sua serie più celebre, e il publisher alla ricerca di un prodotto in grado di colmare il vuoto lasciato da Miyazaki & co.

Pur non avendo alcuna conferma ufficiale, l'annuncio di Code Vein sembra andare in quella direzione. A prima vista si tratta, infatti, di un soulslike che abbandona le cupe e medioevaleggianti atmosfere di Dark Souls per sostituirle con lo stile tipicamente shonen del produttore di Tales of e Tekken.

Il risultato potrebbe portare ad un prodotto interessante capace di coniugare la difficoltà e la tensione dei combattimenti di From Software con una struttura narrativa, un design e un lore più commestibili, e quindi più adatti ad un pubblico persino maggiore di quello dei Dark Souls.

Il sangue prenderà il posto delle anime nell'economia del gioco.

La fonte d'ispirazione primaria sembra però essere più quella di Bloodborne, lo spin-off sviluppato in esclusiva per Sony e PlayStation 4. Lo studio di sviluppo infatti sembra aver posto l'accento più sulla fase offensiva che su quella difensiva, prediligendo un approccio più aggressivo rispetto a quello lento e timoroso dei Souls.

Anche la presenza di armi da fuoco sottolinea tale differenza. Queste, infatti, non saranno un semplice complemento alle lame utile solo a interrompere gli attacchi avversari, ma potranno essere utilizzate come arma principale per colpire alla distanza o anche per ferire corpo a corpo grazie alla baionetta.

Un'altra differenza sostanziale tra le due serie è la presenza di abilità speciali che consentono di effettuare sia attacchi più potenti, che migliorare le capacità difensive. Queste abilità si caricheranno attraverso gli attacchi. Infine la presenza di un compagno modifica pesantemente diverse dinamiche di gioco. Innanzitutto Mia e soci ci forniranno supporto durante la battaglia, sia comminando danni aggiuntivi, sia curandoci, potranno resuscitarci in caso di morte e aggiungeranno determinati elementi alla trama.

I compagni modificheranno il gameplay e dovrebbero sopperire alla mancanza di giocatori online.

I compagni non saranno immortali ma potranno morire. Ognuno di essi sarà armato con un'arma particolare, rendendoli così complementari all nostro stile. Essi dovrebbero fare le veci degli altri giocatori, aiutando i meno esperti ad avanzare nel gioco e fornendo informazioni aggiuntive sulla storia. Ancora non sappiamo con precisione, infatti, se in Code Vein saranno presenti opzioni per l'online, come la possibilità di lasciare messaggi (fuorvianti o di aiuto, questo dipenderà dal nostro buon cuore) per gli altri giocatori.

In maniera similare ai Souls saranno presenti diverse tipologie di armi che varieranno lo stile di attacco, la velocità dei colpi e la stamina consumata. In questo modo ognuno potrà trovare lo stile preferito, così da avanzare senza problemi, o con meno problemi possibile, lungo i livelli.

Gli ingredienti di base per avere un "Anime Souls", come in molti hanno soprannominato Code Vein, sembrano esserci tutti. Nella demo provata abbiamo trovato un gameplay profondo e flessibile, un grande livello di difficoltà e spettacolari scontri con enormi boss. Il tutto impreziosito da uno stile oscuro ma ispirato, che si fa forza della grande esperienza di Bandai Namco nel campo dei videogiochi ispirati agli anime per creare un prodotto stiloso, che strizza l'occhio ad un pubblico più ampio rispetto a quello dei Souls. Magari anche grazie ad una trama più leggibile e ricca di scene di intermezzo.

I filmati e la trama dovrebbero essere meno ermetici di quelli dei giochi di From Software.

Il successo di From Software, però, non deriva solo da una formula di gioco ben codificata, ma dalla capacità dello studio giapponese di creare livelli complessi e dedalici, ricchi di segreti da scoprire, scorciatoie, ma soprattutto trappole da imparare a evitare e magari sfruttare. È ancora presto per sapere se Bandai Namco sia riuscita a replicare anche questi elementi, ma al momento gli sforzi del publisher giapponese per carpire la magia dei Souls sembrano aver portato a frutti interessanti.

Mancano ancora elementi chiave come le interazioni online e la complessità del level design per poter capire la portata di Code Vein, ma nel frattempo tutti gli amanti del genere dovrebbero mettere nella loro watchlist questo gioco, la cui uscita è fissata genericamente nel 2018.

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Code Vein

PS4, Xbox One, PC

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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