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Corsair Carbide 678C - recensione

Ideato e costruito per build ad altissime prestazioni.

La serie Carbide dell'azienda californiana Corsair si è sempre contraddistinta per offrire un'ampia gamma di scelte, orientata a soddisfare qualsiasi tipo di esigenza nell'ambito dei case PC: prezzi piuttosto variegati, da meno di 100 euro a oltre 200 euro, disponibilità nei form factor mid-tower e full-tower e design accattivanti aventi come minimo comune denominatore quel carbon look che dà il nome all'intera linea.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo infatti visto come Corsair abbia differenziato la sua line-up di case in quattro linee principali: la Crystal che offre il design full glass, la Obsidian quello lucido, la Carbide satinata e la Graphite che è una sorta di mix delle altre: ognuna di queste diverse serie segue dunque uno stilema principale, proponendo però sia fattori di forma sia scelte estetiche assolutamente differenziate.

Si va dal minimale al ricercatissimo, con tanto di sfilze di LED in ogni dove e nelle ventole soprattutto, come vuole la moda attuale, sino al decisamente esotico con alcuni modelli che paiono usciti direttamente da Portal. Non mancano anche i tocchi retrò, tanto che per diversi prodotti, compreso quello oggetto di questa review, è disponibile anche la colorazione bianca: ci sono addirittura alcuni MicroATX che ricordano dei... caloriferi!

Insomma: come è lecito aspettarsi da un'azienda sulla cresta dell'onda ormai da più di vent'anni, e per Corsair è proprio il caso di dirlo, nella gamma ce n'è davvero per tutti i prezzi e per tutti i gusti. È allo scopo di soddisfare esigenze particolarmente tradizionaliste che la gamma Carbide offre da tempo anche case dal look semplice e dal design particolarmente pulito e robusto.

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È sicuramente questo il caso del nuovo 678C, lanciato proprio in questi giorni e che va ad affiancare uno dei prodotti più recenti di questa serie, ossia quel Carbide 275Q presentato un paio di mesi fa al CES di Las Vegas. Questo suo fratello maggiore ne richiama il look sotto diversi aspetti a partire dall'estetica, ma al contempo lo surclassa decisamente in quanto a componentistica interna e possibilità offerte in termini di assemblaggio.

Come il 275Q, questo nuovo Carbide di Corsair è indirizzato a coloro che cercano un case che garantisca un'insonorizzazione di altissima qualità, tanto da farne la caratteristica principale dell'oggetto: sullo sportello anteriore, sulla paratia laterale destra e sul pannello superiore rimovibile è infatti presente un rivestimento adesivo in materiale fonoassorbente che permette di isolare quasi totalmente il rumore del sistema di raffreddamento.

È qui che si notano le prime serie differenze rispetto al cugino di fascia inferiore: grazie a una maggiore altezza, 497mm invece di 455, il 678C offre infatti la possibilità di montare superiormente sino a tre ventole da 140mm (o da 120mm grazie ai doppi alloggiamenti per le viti) di cui una è già fornita in dotazione, anche se installare la terza vi costringerà a smontare il supporto metallico dell'alloggiamento anteriore da 5,25".

Ciò vi impedirà di montare un lettore ottico, ma i californiani hanno saggiamente lasciato abbastanza spazio per un display LCD dedicato al controllo della velocità delle ventole e al monitoraggio delle temperature. La maggiore altezza del case consente anche di montare frontalmente due ventole da 140mm (una è in bundle) o sino a tre ventole da 120mm. Per il flusso d'aria in entrata c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Look minimale rock solid, pannello frontale satinato, elegante logo con le vele senza alcuna scritta e finestrone per mostrare la componentistica interna. Ecco il Corsair Carbide 678C.

Dietro è naturalmente presente l'immancabile ventola per l'aria in uscita, anche in questo caso già presente in diametro da 140mm. Sono inoltre presenti tre filtri antipolvere: uno superiore fisso in alluminio e due rimovibili, frontale e inferiore, in plastica con aggancio magnetico. La versatilità di questo 678C è dunque notevole: tenendo aperto lo sportello anteriore e non usando il pannello fonoassorbente superiore (anch'esso ad aggancio magnetico) è possibile garantire al case un afflusso d'aria davvero elevato, così da concentrarsi sulle prestazioni del raffreddamento, mentre tenendo tutto chiuso viene assicurata la massima silenziosità di funzionamento. Non è poi affatto secondario che si possa comodamente optare per la classica via di mezzo.

Come in ogni middletower di fascia alta che si rispetti non può mancare il finestrone laterale da cui ammirare i componenti interni del PC che, esattamente come lo sportello anteriore, è apribile con chiusura magnetica. Si tratta di un pannello full glass in vetro temperato brunito di 4 mm di spessore, collegato al telaio attraverso due grandi e robuste cerniere in acciaio inossidabile: abbastanza per renderlo indistruttibile.

Le uniche parti in plastica di questo 678C sono i due filtri antipolvere rimovibili e lo sportello anteriore, con rivestimento esterno satinato e l'immancabile logo con le sei vele di Corsair. Sono però la qualità e la quantità del metallo presenti all'interno del case che fanno capire come ci si trovi al cospetto di un prodotto di fascia superiore, a cominciare dalla piastra rivettata che copre interamente l'alloggio inferiore per l'alimentatore in formato ATX. Questa è traforata anche nella parte superiore, utile nel caso in cui si voglia montare la PSU con la ventola orientata verso l'alto.

Estetica e silenziosità hanno la loro importanza, ma anche le prestazioni: ecco perché il 678C può spiegare le proprie vele per prendere più aria possibile.

Sempre nel vano inferiore è presente un cassetto con due slot tra 3,5", rimovibili tramite comode viti a testa zigrinata e che, se utilizzato, porta il totale degli slot di questo tipo disponibili a otto comprendendo quelli posti a destra longitudinalmente alla scheda madre. È altrimenti possibile montare due ulteriori ventole da 140 o 120 mm, dando così modo di poter portare il totale a ben nove.

Apprezzabilissimo il fatto che i due singoli slot da 3,5" siano facilmente rimovibili dal cassetto inferiore e possano essere utilizzati nei due slot superiori lasciati liberi nella configurazione di fabbrica. Con tutta questa disponibilità di alloggi per le ventole Corsair non poteva far mancare un PWM repeater, del resto presente anche sul 275Q, alloggiato dietro la piastra principale del case e in grado di gestire sino a dei ventole a quattro pin.

Posteriormente si trovano anche i tre alloggiamenti da 2,5" affiancati che completano il quadro degli slot dedicati agli hard drive. Resta comunque ampissimo spazio per il cable management, con tre feritoie superiori e tre guaine passacavi poste verticalmente leggermente di sbieco (così da favorire l'orientamento) tra gli slot da 3,5" e l'alloggiamento riservato alla motherboard. Riguardo a quest'ultima, il 678C supporta tutti i formati, E-ATX compreso, andando così a colmare una delle poche lacune del più volte citato fratello minore, mentre comunemente a questo offre sette slot di espansione PCI-E più due verticali immediatamente a sinistra.

Il 678C può disporre di sino a tre ventole da 140mm frontali, più tre superiori, più due inferiori per l'aria in entrata e la posteriore per l'aria in uscita.

Per il fissaggio di tutti i componenti e la gestione dei cavi Corsair non è stata affatto avara in termini di viti a testa piatta e tonda, così come di fascette di ritenuta aggiuntive e bustine di plastica tutte contenute in una comoda scatoletta di cartone che è anche possibile lasciare comodamente custodita all'interno di uno slot da 3,5" eventualmente inutilizzato.

Non resta che parlarvi della disponibilità di prese esterne e dei tasti di accensione e di reset, posti superiormente sul lato destro: il tasto power on/off retroilluminato ospita i soli LED presenti in tutto il case, ed è più che probabile che alcuni apprezzeranno questa scelta, ma ancor di più apprezzeranno che in asse con le due prese USB 3.0 e al jack per cuffie e microfono è presente una USB Type C, la cui mancanza va a costituire forse l'unico vero difetto del 275Q. Veri difetti questo case invece proprio non sembra averne, tranne due diremmo inevitabili.

In primo luogo il peso, che è di ben 15 kg e altrimenti non poteva essere, vista la robustezza data dalla quantità di metallo presente e dallo spessore del vetro temperato, oltre che dalle generose dimensioni di 579x239x497mm. È superfluo aggiungere che il prodotto si adatta perfettamente al raffreddamento a liquido potendo ospitare radiatori di dimensioni anche abbastanza esagerate. In seconda istanza riguarda il prezzo che il produttore ha fissato da 199 euro, più del doppio rispetto al 275Q, ma comunque ampiamente giustificato da qualità costruttiva e flessibilità delle soluzioni proposte.

Per chi apprezza il design pulito, pensa che i LED siano il male e decide di poterselo permettere, questo Carbide 678C è insomma una scelta consigliata da ogni punto di vista.