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Crysis 3 - Review

Cosa siete pronti a sacrificare?

L'affermazione dell'ultima anteprima di Crysis 3 era stata profetica: Crytek, dietro un comparto tecnico assolutamente sorprendente, ha nascosto un vero e proprio gioiello.

La cosa sorprendente e' che per farcelo scoprire, lo sviluppatore teutonico ha deciso di usare non l'attesissima versione PC, ma quella meno celebrata per Xbox 360. In questo modo, oltre a constatate la potenza del CryEngine 3 come middleware, abbiamo potuto analizzare Crysis 3 senza il rischio di venire abbagliati dal tripudio grafico dell'ultima fatica Crytek.

Cover image for YouTube videoCrysis 3 - la recensione video!

Ci sono voluti due capitoli e mezzo per trovare la quadratura del cerchio tra gameplay, level design e narrazione e le circa sette ore necessarie per completare il gioco a livello normale, finalmente scorrono via lisce, non appesantite da fasi di riempimento e anzi gestite con cambi di ritmo ben calibrati che porteranno inesorabilmente al crescendo finale, che apparentemente chiude in maniera definitiva la trilogia.

Sono passati 20 anni dalla fine di Crysis 2, la Cell ha fatto credere di aver respinto l'invasione Ceph e per questo motivo ha ottenuto la possibilità di studiare e sfruttare le tecnologie aliene rimaste in quella che un tempo era il cuore di New York: Manhattan. Questo ha dato loro in mano un incredibile potere che inizialmente è stato sfruttato per fornire energia gratuita a tutto il globo. Una volta ottenuto il monopolio del comparto energetico, però, ha potuto mettere in ginocchio i governi del pianeta e affamare la popolazione. Per la resistenza, l'unico modo per combattere Cell e la sua tecnologia futuristica e' quello di risvegliare l'ultimo guerriero ancora dotato di una nanotuta: Prophet. E, nonostante tutto, presto scoprirete che la situazione e' persino peggiore di quanto inizialmente sembri.

L'unico modo per combattere Cell e la sua tecnologia futuristica e' quello di risvegliare l'ultimo guerriero ancora dotato di una nanotuta: Prophet.

Gli sviluppatori sono stati in grado di intessere una trama interessante, ma soprattutto ben narrata attraverso filmati spettacolari e intensi, che godono di un'ottima regia e una convincente interpretazione dagli attori (perlomeno nella versione inglese da noi testata), capace di affrontare il ruolo del supersoldato in maniera mai eccessivamente banale, ma soprattutto di cucire tra di loro in maniera efficace le vicende e i personaggi dei precedente Crysis.

Dal punto di vista del gameplay, Crysis 3 si posiziona a metà strada tra gli sparatutto free roaming, come il fratellastro Far Cry, e quelli lineari, à la Call of Duty. Dalla serie Activision ha carpito una struttura semplice, nella quale dovrete andare da un punto A a quello B -a meno di missioni secondarie-, grazie alla quale poter veicolare eventi scriptati di assoluto effetto, capaci di rendere spettacolare e cinematografico l'incedere narrativo. Tutto questo, però, creando livelli ampissimi, che danno al giocatore la libertà di scegliere come arrivare all'obiettivo, ma soprattutto che tipo di approccio avere nei confronti degli avversari.

I due poteri principali della nanotuta di Prophet, infatti, sono studiati per agevolare o un atteggiamento aggressivo o uno stealth

I due poteri principali della nanotuta di Prophet, infatti, sono studiati per agevolare o un atteggiamento aggressivo o uno stealth, rendendo rispettivamente più coriacea la pelle del protagonista o occultandolo completamente, facendolo diventare invisibile. Ovviamente tutto questo avrà un prezzo in termini di energia consumata, che si scaricherà in modo direttamente proporzionale all'utilizzo intensivo della nanotuta. Sbloccando i giusti potenziamenti è però possibile specializzare ulteriormente il proprio guerriero, in modo da adattarlo ulteriormente al proprio stile di gioco. La possibilità di salvare tre preset diversi consente, oltretutto, di cambiare al volo il proprio assetto di battaglia, in modo da adattarsi al volo alle sollecitazioni esterne. In altre parole, potreste decidere di attivare il bonus per l'hacking, quello delle uccisioni furtive e quello per avere una durata maggiore dell'invisibilità, per poi cambiarlo al volo con una maggiore resistenza degli scudi qualora veniste scoperti dai nemici.

Questo principalmente perché non c'è nulla che vi obbligherà a giocare in un determinato modo anzi, per assurdo, potreste persino decidere di correre verso l'obiettivo ignorando completamente tutto ciò che vi circonda, ma perdendovi quello che è il cuore dell'esperienza. Gli enormi livelli disegnati da Crytek, infatti, sono un piccolo gioiello di design capace di adattarsi perfettamente a qualsiasi situazione di gioco, oltre che bellissimi da vedere. La New York di Crysis 3 è praticamente irriconoscibile, invasa com'è dalla vegetazione. Nonostante questo, sono ancora presenti diversi palazzi, che Prophet potrà scalare liberamente utilizzando le sue capacità di salto. I livelli sono, infatti, sviluppati anche in verticale dando al giocatore un'ulteriore dimensione da sfruttare a piacimento. Il protagonista sarà una presenza tangibile a schermo, non un guscio della vostra telecamera. Vedremo le sue braccia quando si aggrapperà ad una sporgenza o le sue gambe quando verrà atterrato da un nemico. Gli sviluppatori sono riusciti a rendere più dinamica la prospettiva in prima persona, elemento che aiuta ad immergersi completamente nell'ambiente di gioco.

I nemici nella vegetazione vi ricorderanno i velociraptor di Jurassic Park!

Ogni potere della nanotuta è studiato per permettervi di studiare la situazione e di pianificare quale sarà la mossa successiva in base al vostro equipaggiamento, ma soprattutto al tipo di avversari incrociato. Grazie al Visore Tattico scansionerete tutto il livello, taggando automaticamente i nemici, che altrimenti rischiereste di perdere all'interno della mappa. In questo stato non sarà per possibile compiere azioni, cosa che talvolta vi costringerà ad utilizzare la nanovision, una sorta di vista dei Predator, che al costo della solita, maledetta energia vi permetterà di evidenziare qualsiasi cosa nei dintorni, anche quegli avversari che si aggirano nell'erba alta impossibili da taggare e difficilissimi da individuare. Un altro degli utilizzi del visore tattico per penetrare nei sistemi delle torrette automatiche o di alcuni nemici per prendere temporaneamente il loro controllo e rivoltarli contro i loro alleati o disabilitarle. Questa opzione, particolarmente importante sia nel caso in cui vogliate mantenere la segretezza, sia nel caso di un approccio più diretto, è gestita tramite un minigioco di difficoltà variabile in base alle condizioni in cui agirete. Se l'hacking comincerà nei pressi dell'obiettivo e senza pressioni sarà un'operazione di pochi secondi, in caso contrario potrebbe chiedervi maggiori riflessi. Pianificare anche questa azione diventerà dunque una delle variabile da tenere conto durante la propria partita e amplierà ulteriormente il ventaglio di possibilità a disposizione del giocatore.

Il Predator Bow, si incastra alla perfezione all'interno del quadro di possibilità creato da Crytek..

Anche l'altra novità di questo terzo capitolo, il Predator Bow, si incastra alla perfezione all'interno del quadro di possibilità creato da Crytek. Se utilizzato in maniera canonica, questo arco è comunque una potentissima arma con la quale uccidere in un solo colpo la maggior parte dei nemici, se sfruttato andando ad agire sul bilanciamento della punta o sul tipo di punta, tramite il menù di customizzazione delle armi, si potrebbe trasformare velocemente in uno strumento grazie al quale pianificare trappole con le quali eliminare più avversari alla volta. Senza considerare che nessuna arma più di un arco vi darà la sensazione di essere un cacciatore, in paziente attesa che la sua vittima compia una mossa sbagliata.

E tutte le abilità di Prophet convergono verso questo tipo di sensazione, voi non sarete un semplice essere umano immischiato in un conflitto, ma la macchina da guerra più efficace mai esistita, un letale predatore nel suo habitat naturale, che deve semplicemente scegliere in che modo le sue vittime cadranno sotto i suoi colpi. E, forse troppo spesso, i nemici faranno questa fine. Certo proveranno a lanciare una granata emp nell'ultimo posto in cui vi hanno visto e a muoversi in gruppo, ma avranno la tendenza ad agire in maniera prevedibile e, ovviamente, a perdervi di vista una volta attivato l'occultamento della tuta. La soluzione potrebbe essere quella di alzare il livello di difficoltà, ma sinceramente giocare al gatto e il topo con esseri inferiori dona comunque grandi soddisfazioni.

Come ormai consuetudine Crytek ha affiancato alla campagna una completa modalità multigiocatore, capace di rispettare tutti gli standard dei moderni sparatutto in prima persona. Dodici mappe, otto modalità di gioco, quattro classi preimpostate più la possibilità di creare e salvare quelle preferite, 51 livelli di crescita ed altrettanto oggetti o perk sbloccabili: non sembra mancare nulla a Crysis 3 per poter dire la sua in questo ambito.

Crysis 3 riesce distinguersi dalla massa per alcuni elementi davvero unici, capaci di rendere l'esperienza particolarmente divertente e fresca.

Pur peccando dal punto di vista dell'originalità, le modalità e alcune meccaniche di gioco sono, infatti, rielaborazioni di idee avute da altre serie, Crysis 3 riesce distinguersi dalla massa per alcuni elementi davvero unici, capaci di rendere l'esperienza particolarmente divertente e fresca. Innanzitutto i poteri della nanotuta, presi di peso dalla campagna, donano maggior tatticismo agli scontri: decidere se sfruttare la propria energia per sparire dalla vista dell'avversario o per indurire la propria corazza e resistere qualche colpo in più, potrebbe fare davvero la differenza tra uccidere e l'essere uccisi. In Assalto, una modalità nella quale coloro con la nanotuta devono provare ad attivare un determinato numero di terminali sfruttando l'invisibilità e l'ingegno, le capacità della tuta saranno fondamentali, oltre che perfettamente bilanciate per rendere divertente tutta la partita.

Particolare il modo con il quale vengono conteggiate le Streak: non basterà semplicemente far fuori un determinato numero di avversari, ma dovrete anche raccogliere anche la loro piastrina. Questo spingerà i giocatori a uscire allo scoperto, mettendoli di fronte alla scelta se rimanere nascosti o ottenere bonus davvero devastanti.

Le mappe, anche queste ispirate ad ambientazioni viste durante il singolo giocatore, sono davvero grandi e sviluppati su più livelli, in modo da consentire di sfruttare sia le capacità di salto della nanotuta, sia il divertentissimo air stomp, un mega pestone da eseguire mentre si è in aria, con il quale piombare in mezzo ad un gruppo di nemici ed uscirne vincitore.

Un'altra particolarità è la presenza, in ogni mappa, di mezzi da sfruttare a proprio vantaggio.

Un'altra particolarità è la presenza, in ogni mappa, di un VTOL, ovvero un mezzo volante da raggiungere con un balzo e da sfruttare per bersagliare dall'alto gli avversari o del Pinger, un veicolo bipede capace di seminare morte e distruzione sulla mappa.

L'ultima peculiarità è data dalla presenza dell'arco che in modalità quali Hunter, nella quale due giocatori armati di nanotuta dovranno dare la caccia ai rimanenti che impersoneranno poveri agenti Cell, sono molto divertenti da utilizzare. La possibilità di avere la giustificazione della tecnologia aliena ha consentito agli sviluppatori di creare armi davvero intriganti e potentissime, da contendere agli avversari per ottenere un volume di fuoco davvero strepitoso.

Come dicevamo all'inizio, nonostante l'ottimo lavoro di adattamento del gioco su console, il gap con la versione PC è davvero incolmabile. I maniaci troveranno sicuramente qualche texture in bassa risoluzione, qualche sporadico problema di pop-up o di ragdoll dei nemici, ma anche su Xbox 360 il gioco Crytek ha un colpo d'occhio davvero notevole, assestandosi su livelli di eccellenza assoluti, soprattutto considerando che è un prodotto multipiattaforma. Quello che sorprende è la capacità degli sviluppatori di adattare il proprio motore grafico in base al design dei livelli e di scegliere di volta in volta quali caratteristiche inserire e quali escludere, senza mai superare la soglia di pericolo. Abbiamo notato, per esempio, che in livelli nei quali l'acqua non è predominante, la sua realizzazione non fa gridare al miracolo, per poi sorprendervi pochi minuti dopo quando, cambiando scenario, vi ritroverete a nuotare per diversi metri. Allo stesso modo l'illuminazione è particolarmente curata nei livelli notturni, mentre non sorprende in altre situazioni. Questo consente di avere un motore grafico che si muove sempre senza incertezze, tranne che durante i combattimenti con gli ultimi due boss, e che non disperde preziosa potenza di calcolo in elementi di secondo piano, consentendo di portare a schermo una vegetazione folta e realistica, un minimo di fisica e tanti oggetti in movimento.

Nonostante l'ottimo lavoro di adattamento del gioco su console, il gap con la versione PC è davvero incolmabile.

Le versione PC non gioca nemmeno nello stesso campionato, ma di questo se ne occuperà Digital Foundry per tempo.

In un panorama di sparatutto sempre più standardizzato Crysis 3 si distacca non solo per una realizzazione tecnica davvero sorprendente, capace di polverizzare colleghi più blasonati e decisamente più lineari, ma soprattutto per una narrazione finalmente convincente che cuce assieme sessioni di gameplay davvero intense, imperniate su di un level design di eccezione, che accompagna i giocatori a sperimentare tutti i poteri della nanotuta e a scegliere quale approccio è il preferito per portare a termine l'obiettivo. Forse qualche ora di campagna in più e degli avversari più coriacei sono le uniche sbavature di un pacchetto davvero invidiabile. Crytek, comunque, supplisce la non eccelsa longevità con una sezione multigiocatore davvero solida, in grado di emergere dalla massa e divertire grazie a tante piccole varianti, che comunque gli donano un carattere molto particolare.

9 / 10

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Crysis 3

PS3, Xbox 360, PC

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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