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Dark Void

Alieni, vertigini e montagne rocciose.

Nella parte iniziale dell’avventura il nostro alter ego virtuale e alcuni umani anch’essi intrappolati nel mondo di Void, cercheranno di raggiungere una gigante navicella di metallo dalla forma allungata. Dopo alcune fasi di battaglia nei piani inferiori il protagonista acquisirà anche un nuovo jet-pack che questa volta lo metterà in condizione di spiccare letteralmente il volo.

A questo punto riuscirà a librarsi nel cielo come un vero supereroe, spostandosi repentinamente all’occorrenza per evitare le montagne e intraprendendo avvincenti duelli volanti con alcuni Watchers a bordo delle loro navicelle. Anche in questa situazione si applicherà un duplice approccio: il primo decisamente meno ragionato che prevede intensi scontri a fuoco mentre si staziona in aria, il secondo che comporta l’assalto ai velivoli con lo scopo di assumerne il controllo. In quest’ultima ipotesi ci si avvicinerà allo scudo esterno e si dovrà mettere fuori uso uno dei pannelli protettivi per accedere così alla plancia comandi, mentre i Watchers dall’interno cercheranno in ogni modo di impedirlo.

Assunta la gestione di una di queste sofisticate apparecchiature si avrà la strada spianata per affrontare a viso aperto gli altri UFO. I cambiamenti di direzione rapidi forniranno maggiore efficacia alle incursioni, grazie anche alla rotazione giroscopica della cabina di pilotaggio posta al centro del disco volante.

L’apporto di Capcom ha suggerito ad Airtight molte idee, inclusi boss di proporzioni epiche

Gli sviluppatori hanno anche spiegato che il team ha ricevuto molteplici stimoli da parte dei veterani giapponesi di Capcom, in particolare da Keiji Inafune (capo delle sezioni Ricerca e Sviluppo e Online Business, conosciuto in particolare per l’attività di producer all’interno di franchise come Onimusha e Dead Rising), il quale ha descritto i boss presenti nel gioco come i primi a seguire in modo impeccabile lo stile giapponese, seppur all’interno di una produzione occidentale. L’influenza di Capcom si è fatta sentire in svariati ambiti dello sviluppo, qualora si prenda in esame la strutturazione del personaggio o si rifletta sugli scenari piuttosto che la progettazione dei nemici. Quest’ultimo punto in particolare ha condizionato anche gli scontri corpo a corpo, che sono stati implementati in funzione della natura comunque organica dei Watchers, al di là dei loro equipaggiamenti hi-tech.

Il team ha intenzione di far diventare questa produzione una vera e propria saga, per il momento però meglio concentrarsi sulla realizzazione di un primo episodio di buon livello

Siamo lieti di apprendere che anche in un genere talvolta abusato come quelli degli shooter vengano compiute interessanti e nuove sperimentazioni capaci di dare un tocco esclusivo ad una produzione. I lavori svolti sotto la competente e severa egida di Capcom possono costituire un buon biglietto da visita per Dark Void, inserendolo di diritto tra i prodotti da seguire per questo 2009. Contiamo di poter avere presto nuove e succose informazioni, considerato anche il lancio non propriamente dietro l’angolo, si parla infatti orientativamente dei mesi estivi.

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Dark Void

PS3, Xbox 360, PC

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Davide Spotti

Contributor

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