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Deadliest Warrior

Intenso, brutale e divertente!

Diversi anni fa, in piena epoca PSOne, Squaresoft fece uscire un picchiaduro atipico chiamato Bushido Blade. Il concetto era tanto semplice quanto affascinante, visto che metteva due guerrieri uno di fronte all'altro per un duello all'ultimo sangue.

A differenza di quanto accadeva in tutti gli altri picchiaduro in circolazione, però, non c'erano barre d'energia, ed era possibile eliminare il proprio avversario con un singolo colpo ben piazzato.

La brutalità degli scontri era arricchita dalla possibilità di infliggere danni permanenti al proprio rivale, costringendolo a fare a meno di un braccio, a muoversi lentamente a causa di eventuali danni alle gambe e, in caso di impossibilità a combattere, perfino ad arrendersi chiedendo una morte onorevole.

Il fascino di Bushido Blade, probabilmente, era garantito anche dall'ambientazione squisitamente orientale, che vedeva un calderone di ronin, samurai e aspiranti ninja combattere tra foreste di bambù, antichi templi e arene su più livelli, dov’era possibile correre liberamente, arrampicarsi e organizzare strategie di vario genere.

Il lottatore spartano è palesemente influenzato dal design di 300. C'è perfino un obiettivo che si sblocca uccidendo 300 volte questo pericoloso combattente.

Dopo un meno interessante secondo capitolo, la serie di Bushido Blade è completamente sparita, tramandando il proprio spirito alla saga di Kengo, decisamente meno estrema e ispirata, che nell'attuale generazione ha fatto uscire un unico discutibile capitolo su Xbox 360. Per gli appassionati di combattimenti realistici è quindi arrivata la fine dei giochi? Fortunatamente no, perché su Xbox Live è uscito un titolo davvero interessante chiamato Deadliest Warrior.

L'atmosfera non è certo delle più coinvolgenti, visto che stiamo parlando dell'adattamento di un reality televisivo che cercava di stabilire attraverso test e simulazioni quale fosse il guerriero più letale della storia ma, al di là della mancanza di carisma, Deadliest Warrior nasconde parecchie sorprese interessanti.

La lunga digressione su Bushido Blade non è stata scritta senza un motivo, visto che dopo tanti anni ci troviamo di nuovo di fronte a un picchiaduro che fa della precisione chirurgica e del tempismo i propri cavalli di battaglia. Invece di essere costretto a imparare a memoria lunghissime combinazioni di attacchi, il giocatore che si avvicina per la prima volta al titolo di Pipeworks Software deve concentrarsi sull'istinto, cercando di trovare il momento migliore per portare a segno i propri colpi.

In Deadliest Warrior ogni attacco è potenzialmente letale, oltre a poter provocare orribili mutilazioni o ferite invalidanti. Un colpo ben indirizzato verso un braccio può impedire all'avversario di eseguire gli attacchi a due mani e di sfruttare le armi da lancio, limitando notevolmente le sue opzioni offensive. La decapitazione, invece, è “leggermente” più problematica, visto che pone immediatamente fine allo scontro (e ci mancherebbe!) in modo spettacolare.

15 minuti di combattimenti a Deadliest Warrior.