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Il curioso caso del devkit Durango - articolo

Il Digital Foundry scopre nuovi dettagli sulla console di Microsoft.

Di storie strane ne abbiamo pubblicate parecchie all'interno della nostra Digital Foundry, ma questa è sicuramente una delle più bizzarre, al punto che molti si sono chiesti se invece non si tratti di una bufala conclamata. Ecco l'antefatto: su un forum di sviluppatori del tutto sconosciuto, è stato messo in vendita (!) per la modica cifra di 10.000 dollari nientemeno che un kit di sviluppo di Microsoft Durango, il nome in codice della prossima console Microsoft. Lo stupore generale è stato notevole anche perché avrebbe il sapore dello scherzo nemmeno tanto ben riuscito. Le foto mostrano infatti un banale case PC collegato a un monitor da quattro soldi su cui gira un salvaschermo di in stile Matrix in concomitanza con un poco convincente debug launcher.

I nostri fake detector sono chiaramente andati fuori scala, ma siccome siamo dei curiosoni siamo riusciti a metterci in contatto con la fonte del post e, con nostra sorpresa, abbiamo potuto non solo parlarci ma anche mettere a confronto le sue affermazioni con quelle di altri sviluppatori alle prese con una serie di progetti next-gen. La risposta è stata unanime: si tratta effettivamente del prototipo del kit di sviluppo della nuova Xbox.

Come detto, il devkit è appunto un anonimo case nero strutturato internamente come qualsiasi altro PC pensato per il gioco: il launcher somiglia molto a quello dell'Xbox 360 ed è chiamato "D3D11Game1" e funziona in concomitanza con "NuiView", che su Xbox 360 è un semplice esempio di tool per effettuare il rendering di immagini da una periferica Kinect.

Il primo contatto con l'autore del post incriminato è stato esilarante quanto improbabile come il suo annuncio, in quanto siamo riusciti a comunicare tramite instant messaging con l'alias "DaE". In quel periodo l'utente ci ha confessato che stava percorrendo l'Europa in lungo e in largo in un improbabile tour alla ricerca dell'assenzio migliore e questo si riflette anche nella coerenza dei messaggi pubblicati su Twitter. Anche le sue dichiarazioni relative alla possibilità di far girare Halo 4 su emulatori PowerPC/Xbox 360 ci hanno fatto alzare il sopracciglio come nemmeno Roger Moore avrebbe mai saputo fare.

Tuttavia, il fatto che le foto ci siano state confermate come genuine da tutti gli addetti ai lavori dell'industry che abbiamo interpellato attualmente al lavoro su titoli next-gen (e con un tasso alcolemico decisamente inferiore), significano una sola cosa: questo tizio ha effettivamente messo mano su un devkit Durango, provando a venderlo. Lo stesso ci ha confermato che si trattava più che altro di uno scherzo ai danni del forum di AssemblerGames, che ha portato al ban del suo account e alla rimozione del post incriminato.

"L'annuncio di vendita si trattava di uno scherzo ai danni del forum di Assembler Games, che ha portato al ban dell'account e alla rimozione del post incriminato."

In base alle nostre informazioni, questo è effettivamente il Durango devkit che Microsoft spedisce agli sviluppatori per la preparazione di titoli della prossima generazione console.

Quindi, prendendo con le pinze quanto ci è stato spiegato da "DaE", gli attuali devkit sono stati inviati agli sviluppatori interessati già dallo scorso febbraio: montano CPU Intel e una scheda video che mostra un logo NVIDIA ma senza ulteriori denominazioni. Il kit monta più di otto GB di memoria RAM (alcune fonti propendono per dodici) ed è basato su un'architettura a 64-bit. L'ammontare di RAM è interessante, visto che in genere i kit di sviluppo ne montano in genere il doppio di quella presente sulla console di riferimento per permettere l'utilizzo di programmi di debugging e altre applicazioni. DaE ha anche spiegato che Microsoft sta puntando alla produzione di una CPU ad otto core per la console in versione finale, e questo sembrerebbe indicare un'architettura Atom; stando così le cose, sembra difficile dare per scontato questo dato, insieme all'associazione tra Intel e NVIDIA e la definizione di una CPU ad otto core.

Anche un'altra fonte anonima con cui abbiamo parlato all'incontro tra sviluppatori prima della GDC di quest'anno conferma che si dovrebbe trattare di un'architettura a 64-bit basata sulle DX 11, che dovrebbe girare senza problemi sulla nuova console di Microsoft. Il successo dell'Xbox 360 è dovuto in larga parte al riutilizzo dei tool di sviluppo PC come le API DirectX e l'impressione è che la stessa ricetta verrà replicata in questa nuova situazione.

A conferma dell'autenticità di quanto affermato, sempre DaE ha fornito un'immagine del tool di codifica di Microsoft Visual Studio apparentemente creato per Durango. Nessuno degli sviluppatori con cui abbiamo parlato ha contestato quello che gli abbiamo mostrato, compresi i messaggi d'errore…

"Nessuno degli sviluppatori con cui abbiamo parlato ha contestato quello che gli abbiamo mostrato, compresi i messaggi d'errore…"

Si tratta della versione definitive di Visual Studio per la prossima Xbox? Se questo fosse confermato, come pare essere, la nuova console di Microsoft userebbe un processore x86 identico a quello montato sui normali PC da gioco.

Ovviamente quest'anonima scatola nera non è certo il prodotto finale che Microsoft fornirà agli sviluppatori: si tratta di un kit alpha probabilmente assemblato con hardware che poco o nulla avrà a che fare con la versione finale della console. Lo scopo immediato è sicuramente quello di emulare l'ambiente software e le potenzialità hardware. Gli originali kit alpha dell'attuale Xbox 360 erano poco più che dei PowerMac con scheda video ATI, spesso usati a ridosso del lancio della console come piattaforme demo. Esattamente quanto accaduto all'E3 2005.

Ciò che sorprende di queste foto e dichiarazioni rubate all'anonimato è sicuramente la scelta dei partner hardware di tutta questa storia, cosa che però non possiamo ovviamente verificare di persona. In origine Microsoft ha negoziato accordi di licenza con Intel e NVIDIA per l'originale Xbox, che avevano reso antieconomico produrre la console nelle fasi finali della propria vita commerciale. La situazione era poi cambiata con Xbox 360 e il passaggio a IBM per quanto riguardava la CPU Xenon in tandem con il core grafico Xenos di ATI (poi comprata da AMD). Indubbiamente è stata l'indovinata GPU ad aver dato a Microsoft un vantaggio consistente nello sviluppo dei titoli multipiattaforma rispetto a Sony; un ritorno a NVIDIA non solo è sorprendente ma anche contraddice la maggior parte dei rumour emersi finora a proposito della nuova Durango, che vedrebbero ATI come partner privilegiato e confermato di Microsoft.

In ogni caso la natura x86 che si evince dall'immagine relativa a Visual Studio è intrigante, soprattutto se combinata con i rumour che hanno coinvolto AMD a proposito di PlayStation 4. La sensazione è che la corsa all'hardware personalizzato che ci ha accompagnato fino ad oggi possa diventare un retaggio del passato. Acquistare versioni rivedute e corrette di un'architettura già esistente, come ha fatto Sony con Vita, sembra essere il modo più sicuro ed efficiente per ottenere console più potenti senza partire nello sviluppo di una nuova piattaforma zavorrando la voce costi con anni di ricerca e sviluppo. In un mondo dove molti incolpano le console per il declino del PC gaming, sarebbe il massimo dell'ironia se la prossima piattaforma next-gen fosse basata quasi esclusivamente su tecnologia PC.

Traduzione a cura di Matteo "Elvin" Lorenzetti.

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Richard Leadbetter

Technology Editor, Digital Foundry

Rich has been a games journalist since the days of 16-bit and specialises in technical analysis. He's commonly known around Eurogamer as the Blacksmith of the Future.
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