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Digital Foundry vs. la rivoluzione 2.5k - articolo

Il PC è pronto per andare oltre i 1080p grazie una nuova generazione di monitor da 300 euro.

Con l'arrivo di Xbox One e di PlayStation 4 un buon numero di utenti console avrà la possibilità di godersi un ampio parco di titoli nella bellezza dello standard "Full HD". Tuttavia, visto che lo standard 1080p è affermato da tempo, non è certo sorprendente che gli utenti PC più accaniti stiano già accarezzando un nuovo salto qualitativo che li porterà verso un nuovo paradigma di definizione: gli schermi a 60Hz da 4K sono già disponibili ma a prezzi decisamente ancora fuori mercato. Per questo motivo, è molto probabile che lo standard 2560x1440 conosciuto come "2.5K" possa iniziare ad imporsi portando a un netto miglioramento nel livello di dettaglio che sicuramente rimarrà fuori dalla portata delle prossime console. Noi abbiamo voluto vedere come sarà il futuro procedendo a una serie di test rendendoci conto di come, usando gli strumenti giusti, si possa arrivare a un miglioramento dell'immagine tangibile rispetto allo standard 1080p a un prezzo assolutamente accessibile. Ecco come abbiamo fatto.

Dopo una veloce ricerca abbiamo scelto un monitor sul sito di aste Ebay: si tratta del QX271LED Evolution II un monitor realizzato dal produttore coreano Qnix all'apparenza dall'ottimo rapporto qualità prezzo. A prima vista abbiamo trovato altre offerte simili nel campo dei ventisette pollici come l'Asus PB278Q disponibile a 420 euro mentre il Dell Ultrasharp U2713HM arrivava a 370. Entrambi, come il nostro Qnix, offrono le stesse risoluzioni massime di 2560x1440: tuttavia vengono venduti con altri bonus sicuramente utili da avere quali componenti e porte video addizionali, ma non propriamente indispensabili nel caso l'obiettivo sia solo quello di giocare ad alte risoluzioni.

Il basso prezzo di questo monitor deriva dalla guerra commerciale che marchi come Yamakasi e Crossover hanno iniziato due anni fa vendendo su Ebay pannelli 2.5K IPS di alta qualità realizzati con la stessa tecnologia usata da Apple e Dell per i loro 27 pollici. Per arrivare a prezzi così bassi, nell'ordine dei 280 euro, il trucco era stato semplice: togliere tutto il superfluo in termini di input limitandosi a una sola porta DVI-D, eliminare ogni genere di controllo on screen display (OSD) e togliere lo scaler integrato per gestire l'immagine alle basse risoluzioni inferiori. Questo significa che i monitor in questione hanno un solo scopo: il gioco su PC a 2560x1440. Nell'arena si sono quindi gettati anche Qnix e X-Star che non hanno fatto altro se non acquistare i pannelli di Samsung per rebrandizzarli in un nuovo chassis e metterli sul mercato. A noi non resta che vedere quanto sia possibile oggi giocare a 2.5K su PC e quali possono essere le incognite di importare uno schermo direttamente dalla Corea del Sud.

Prime impressioni

Aprendo la scatola, siamo stati sorpresi nel constatare una qualità costruttiva sicuramente inferiore a quello che il prezzo potrebbe far sospettare: una fascia di alluminio nero si prolunga fino al lato destro dove si trova il LED azzurro di accensione. La finitura lucida è sicuramente una calamita per le ditate ma per il resto, l'impressione di solidità sia ottima grazie all'assenza più totale di scricchiolii o imperfezioni nell'assemblaggio. Il tastierino è piuttosto basilare e comprende solo i tasti necessari al controllo volume, luminosità e accensione.

La base rettangolare è anch'essa di nero lucido e completa un'estetica sicuramente gradevole. L'assemblaggio è semplice con il monitor che si aggancia alla base fissandolo nel recesso ovale bloccabile tramite una chiave in metallo. La stabilità è eccellente, mentre le posizioni di inclinazione sono limitate, per quanto non sia difficile trovare l'angolazione desiderata. Volendo, grazie alla presenza del supporto VESA nella parte posteriore, è possibile agganciarlo ad una parete anche se non c'è alcun modo di rimuovere la leva del supporto. Tutti i cavi necessari sono inclusi nella scatola compreso il DVI-D e un adattatore 12v.

Come da specifiche, la connettività è limitata a un ingresso DVI-D, un jack da 3.5mm per l'audio e la presa per l'alimentatore. Curiosamente, due speaker da 5 watt sono integrati nella parte posteriore: la qualità non è eccezionale visto che il suono è ovattato e privo di spinta sui bassi, ma si tratta di un extra sicuramente gradito da usare magari in caso di emergenza. Complessivamente siamo di fronte a un disegno semplice, efficace e pulito, privo di molti fronzoli tipici dei monitor di fascia alta ma senza dare l'impressione di essere un prodotto economico.

Qualità video

All'accensione, è difficile non rimanere colpiti dalla qualità dello schermo: la riproduzione dei colori è spettacolare grazie a una luminosità molto elevata che arriva ad ottenere una percentuale di gamut NTSC del 72% senza alcuna fusione visibile dei gradienti di colore. La finitura si pone a metà strada tra il lucido e l'opaco impedendo allo schermo di apparire eccessivamente specchiato ma lasciando alla luce la possibilità di spandersi in modo uniforme sul pannello, evitando quel look chiazzato e poco compatto tipico di alcune superfici antiriflesso. Arrivando da un monitor a 24 pollici da 1080p l'aumento di definizione si percepisce immediatamente grazie a un valore di punti per pollice di 108. L'angolo di visuale massima di 178° assicura l'assenza di problemi di oscuramento presenti nella parte alta e bassa dello schermo quando ne osserviamo il centro: un problema molto frequente con altri pannelli di queste dimensioni definiti in gergo tecnico Twisted Nematic (TN).

1920x1080
2560x1440
Queste comparazioni testa a testa danno l'idea della differenza nel livello di dettaglio tra un'immagine a 1920x1080 (1080p) e una a 2560x1440, lo standard 2.5K. Metro: Last Light e Crysis 3 ne escono nettamente migliorati, mentre Skyrim non guadagna allo stesso modo vista la bassa qualità delle texture originali.
1920x1080
2560x1440
Queste comparazioni testa a testa danno l'idea della differenza nel livello di dettaglio tra un'immagine a 1920x1080 (1080p) e una a 2560x1440, lo standard 2.5K. Metro: Last Light e Crysis 3 ne escono nettamente migliorati, mentre Skyrim non guadagna allo stesso modo vista la bassa qualità delle texture originali.
1920x1080
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Queste comparazioni testa a testa danno l'idea della differenza nel livello di dettaglio tra un'immagine a 1920x1080 (1080p) e una a 2560x1440, lo standard 2.5K. Metro: Last Light e Crysis 3 ne escono nettamente migliorati, mentre Skyrim non guadagna allo stesso modo vista la bassa qualità delle texture originali.

Ci sono dei difetti? Si è sono fondamentalmente legati alle caratteristiche di questo monitor, come accade del resto per ogni diverso costruttore. Abbiamo ordinato un modello "perfect pixel" su cui viene effettuato un controllo supplementare prima della spedizione e, come promesso, non è presente un singolo pixel spento o difettoso visibile a occhio nudo: nel procedimento costruttivo è tuttavia rimasta imprigionata una particella di polvere nella parte bassa che impedisce al nostro esemplare di raggiungere la perfezione assoluta, ma è veramente difficile da notare a occhio nudo.

Il secondo problema è l'uniformità della retroilluminazione: essendo il pannello illuminato da una fila di LED ai bordi significa che tutta l'illuminazione dipende da una sola fonte luminosa alla destra del pannello fino al centro. Nelle stanze particolarmente buie si nota quindi che la retroilluminazione non è perfettamente omogenea, ma per il resto la brillantezza del bianco e tutti gli altri toni colore si stagliano in modo perfetto attraverso il resto del pannello. I difetti appena citati sono comunque di modesta rilevanza e molto difficili da notare mentre si gioca.

Oltre ai difettucci appena citati, abbiamo notato anche un terzo problema legato alla tonalità del pannello stesso: il nostro monitor appena acceso era caratterizzato da un'insolita tonalità gialla che spiccava rispetto a schermi perfettamente calibrati. Normalmente si tratterebbe di un intervento molto semplice tramite l'interfaccia on-screen, ma siccome qui è presente soltanto il controllo della luminosità, occorre agire con le impostazioni colore del pannello di controllo della scheda video e anche in questo caso, dopo qualche minuto di prove, siamo riusciti a raggiungere un risultato ottimale.

Tolti questi problemi, il monitor QX271LED è sicuramente un monitor pensato per il gaming PC: a parte la rimozione di connessioni supplementari, menu OSD e gli scaler hardware, è da notare la latenza che si attesta mediamente sotto i 10 millisecondi. Non è eccezionale ma, anche in rapporto alla clamorosa velocità del Dell U2312HM da 1 ms, è sicuramente un pannello decisamente reattivo per lo standard LCD, come abbiamo potuto sperimentare in Planetside 2.

Tuttavia, è nella ricchezza visiva di giochi come Crysis 3 che le vere qualità di questo monitor emergono nonostante alcune imperfezioni dell'immagine derivanti dall'altissima risoluzione a cui vengono riprodotti parti dell'immagine complesse come conglomerati di foglie o texture molto complesse con dettagli molto contrastati. Quisquilie che non inficiano una qualità complessiva dell'immagine semplicemente stupefacente per un monitor di questa fascia di prezzo; l'aumento di risoluzione si percepisce immediatamente, soprattutto in giochi caratterizzati da panorami molto ampi come Skyrim in cui il dettaglio degli oggetti migliora nettamente sulle lunghe distanze: come detto, il requisito fondamentale è quello di possedere una scheda video in grado di gestire queste risoluzioni a un frame rate elevato.

Risoluzione 2.5k contro prestazioni

Un monitor di buona qualità a 2.5k è quindi ormai accessibile a un prezzo ragionevole, ma la realtà delle cose suggerisce che per apprezzare uno standard del genere è necessario dotarsi anche di una scheda video in grado di gestire una risoluzione da 2560x1440. Si tratta di un aumento del 77% in termini di pixel rispetto allo standard 1080p. In una nostra precedente recensione avevamo visto che una scheda video di fascia media come la GTX 760 era ottima per giocare a Crysis 3 o Metro Last Light a 1080p60 ma andare oltre si era rivelato decisamente complicato nell'ottica di ottenere un frame rate sostenibile.

Cover image for YouTube videoCrysis 3: GeForce GTX 760 1080p vs. 1440p Frame-Rate Tests
Una Nvidia GTX 760 può far girare Crysis 3 a dettagli elevati, con texture molto alte, la sincronia verticale attivata e l'antialias SMAA attivato a 2x nella fascia di prezzo dei 230 euro. Tuttavia, cambiare la risoluzione da 1080p a 1440p ha lo spiacevole effetto di abbassare il frame rate medio di oltre 40fps.

Comparazioni alternative:

Il calo di 40 frame al secondo sulla GTX 760 è stato piuttosto netto obbligandoci a lavorare di fino per riuscire ad ottenere almeno 30 fotogrammi al secondo stabili; una situazione simile a quella della diretta concorrente di AMD la Radeon HD 7950 che a un prezzo molto simile che già faceva una certa fatica a mantenere i 60 FPS fissi in Crysis 3 a 1080p e ha subito una perdita di prestazioni quasi identica a quella della GTX 760 all'aumentare della risoluzione.

In entrambi i casi la GTX 760 e la HD 7950 possono essere considerate il minimo investimento indispensabile per godere di una risoluzione da 2.5K grazie ai loro bus di memoria a 256-bit in grado di supportare fill rate degni di una banda passante così ampia da gestire lo standard 1440p. L'inevitabile conseguenza della perdita di FPS costringe a scendere a compromessi nel livello qualitativo di texture ed effetti: il problema è che quando accade ad altissime risoluzioni come questa, le differenze diventano più evidenti.

Dando per scontato che una spesa di 230 euro è quindi il minimo per entrare in possesso di una scheda video in grado di gestire decentemente lo standard 2.5k, quanti soldi bisogna sborsare per arrivare a prestazioni superiori senza sacrificare anche la qualità dell'immagine? Giocare a dettagli massimi Metro: Last Light a 1440p mette alle corde anche schede video più costose come la GTX 770, con un frame rate medio di 35 FPS e qualche incertezza nelle zone più affollate come il livello del Bolshoi. Accontentandosi, si fa per dire, del livello di dettaglio medio, permette di mantenere il gameplay ad un livello confortevole riuscendo a mantenere stabile l'esperienza di gioco nell'ordine dei 60fps. Con Crysys 3 accade più o meno la stessa cosa anche se in questo caso la media è più bassa, avvicinandosi al limite dei 50 FPS.

Ovviamente, non va dimenticato che Crysis e Metro sono titoli che mettono alle corde l'hardware grafico attuale in modo del tutto inusuale e per questo oggi sono considerati i giochi di riferimento per spingere la tecnologia delle schede video al loro limite. Com'è possibile osservare nel prossimo video, la stragrande maggioranza dei titoli AAA girano in modo molto più fluido. Qui abbiamo messo a confronto quattro schede video Nvidia di classe Kepler che spaziano dai 240 ai 1000 euro. Rispetto ai primi test, abbiamo abbassato leggermente la qualità grafica per dare al modello di base la possibilità di competere a 2560x1440. Da notare che Hitman: Absolution è stato testato sia a 8x MSAA sia a 2x MSAA con una notevole differenza di prestazioni, senza dimenticare che il Glacier engine permette di attivare anche la correzione FXAA. Si tratta di un ottimo esempio di come, senza esagerare con la correzione antialias, si possano recuperare ampi margini di prestazioni senza perdere eccessivamente su fronte della definizione.

"Anche se i monitor da 2.5K si possono trovare a poco Prezzo, ci sono ottime possibilità che di dover essere costretti a cambiare scheda video per riuscire a gestire risoluzioni ultra elevate e frame rate decenti."

Cover image for YouTube videoGeForce GTX 760/770/780/Titan 2560x1440 Benchmarks
Per mettere le cose in prospettiva sul fronte Nvidia, abbiamo comparato tutte le schede video della famiglia 7xx in una serie di benchmark di gioco a 1440p. Tutti i video possono essere riprodotti alla risoluzione originale nel caso siate già possessori di un monitor da 2560x1440: per farlo, attivate l'opzione dedicata alla risoluzione originale.
2560x1440 GTX 760 GTX 770 GTX 780 GTX Titan
BioShock Infinite, DX11 molto alto 60.0fps 74.7fps 89.9fps 94.5fps
Tomb Raider, dettaglio alto, 2x FXAA 73.4fps 93.1fps 113.6fps 119.3fps
Metro 2033, dettaglio alto, 4x MSAA 24.5fps 26.5fps 39.5fps 41.0fps
Metro: Last Light, dettaglio alto, No SSAA 34.5fps 43.0fps 50.0fps 53.0fps
Hitman: Absolution, dettaglio alto, 8x MSAA/2x MSAA 19.6fps/ 37.9fps 22.8fps/ 45.2fps 32.0fps/ 58.0fps 34.4fps/ 59.5fps
Sleeping Dogs, dettaglio alto 51.1fps 56.8fps 67.4fps 77.2fps

Giocare a 2.5K: il verdetto del Digital Foundry

"Acquistare un monitor d'importazione è sicuramente un'operazione rischiosa, ma nel nostro caso siamo stati ripagati da uno schermo qualitativamente eccellente in grado di migliorare in modo tangibile l'esperienza di gioco."

Al termine di questa prova, non possiamo che essere entusiasti del fatto che sconosciuti produttori coreani stiano già oggi offrendo soluzioni da 27 pollici in grado di fare da base tecnologica per una risoluzione, quella da 2560x1440, in grado di garantire una definizione e purezza dell'immagine che le console di prossima generazione, con ogni probabilità ferme a 1080p, non potranno offrire. Il monitor Qnix QX271LED da noi testato ne è un perfetto esempio: esclusa la base poco mobile e qualche lievissimo difetto nella retroilluminazione, la qualità costruttiva del telaio è sorprendentemente alta mentre il brillante e coloratissimo pannello PLS deve essere visto in azione per credere a quello che è in grado di fare. È anche splendidamente reattivo nonostante l'assenza di uno scaler dell'immagine, rendendolo perfetto per un uso ludico.

Sui listini di qualsiasi altro produttore, un monitor di questo calibro costa il doppio, ma per questo risparmio, il guadagno rispetto a normali monitor a 1080p in termini di pixel in più è di un clamoroso 77%. Le controindicazioni sono essenzialmente due: piccole imperfezioni come l'uniformità della retroilluminazione e l'eventuale presenza di pixel morti, per quanto sia possibile far controllare il prodotto prima della spedizione. La distanza dalla casa madre potrebbe essere un problema in caso di guasti, ma resta il fatto che se volete prendervi questo genere di rischio, nel caso vada tutto bene, il dividendo è sicuramente più che tangibile per la qualità del pannello e per come migliora la resa dell'esperienza di gioco su PC.

In realtà, il risparmio che si ottiene rivolgendosi a questi prodotti potrebbe essere vanificato dalla necessità di aumentare la potenza di fuoco della vostra macchina da gioco. Se già state facendo una certa fatica a gestire al massimo dettaglio risoluzioni da 1080p a frame rate elevati, un aggiornamento della GPU sarà inevitabile per godere dello stesso livello qualitativo ma a una risoluzione superiore. Una semplice GTX 760 acquistata in combinazione con uno di questi monitor costa più di cinquecento euro e anche in quel caso sarà necessario scendere ad alcuni compromessi per aspirare ai sessanta fotogrammi al secondo in modo stabile. Se attualmente disponete di un monitor da meno di 23 pollici e volete quindi unirvi al club dei giocatori da 2.5k, questa è la strada da percorrere, ma tenetevi pronti a fare alcuni sacrifici sul fronte economico.

Traduzione a cura di Matteo "Elvin" Lorenzetti

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A proposito dell'autore
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Thomas Morgan

Senior Staff Writer, Digital Foundry

32-bit era nostalgic and gadget enthusiast Tom has been writing for Eurogamer and Digital Foundry since 2011. His favourite games include Gitaroo Man, F-Zero GX and StarCraft 2.

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