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Darksiders 2: Deathinitive Edition - analisi comparativa

La rimasterizzazione per PS4 e Xbox One a confronto con l'originale.

Anche se un terzo capitolo della serie Darksiders deve ancora essere annunciato, Nordic Games sembra aver voluto sondare il terreno con la rimasterizzazione di Darksiders 2 su PS4 e Xbox One, sottotitolata Deathinitive Edition. La conversione è stata affidata a buone mani, visto che lo sviluppatore Gunfire Games annovera tra le sue fila molti ex-membri di Vigil Games che hanno lavorato in precedenza ai due Darksiders esistenti. La sensazione è che questa rimasterizzazione possa essere un punto di partenza per un qualche tipo di sequel: invece di convertire il titolo esistente, il team ha prodotto un modello d'illuminazione notevolmente migliorato, adatto alle piattaforme current-gen, oltre a texture di risoluzione più alta e geometrie rimodellate.

Nella Deathinitive Edition è stato chiaramente infuso molto lavoro, ma queste migliorie richiedono un prezzo da pagare, che consiste in un limite di 30fps in linea con le versioni originali per console. La prima edizione PC girava tranquillamente a 1080p60 con impostazioni massime anche su hardware grafico relativamente limitato: tenendolo presente, a che tipo di upgrade siamo di fronte? Il passo in avanti fatto nel comparto grafico dalla Deathinitive Edition è sufficiente a rendere l'esperienza migliore di quella già disponibile su PC, nonostante il frame-rate inferiore?

La qualità dell'immagine è sicuramente migliorata su PS4 e Xbox One. Entrambe le console renderizzano stavolta a 1080p nativi, e la precedente soluzione di rilevamento dei bordi e sfocatura è stata rimpiazzata da un anti-aliasing post-process più raffinato. Le scalettature non sono mai state un grosso problema nella versione PC originale, e il nuovo metodo utilizzato da Gunfire Games fa un buon lavoro nel fornire un'immagine pulita con pochi difetti, nonostante sia visibile una leggera sfocatura delle texture.

Un confronto tra la Deathinitive Edition e l'originale, con uno sguardo veloce alle differenze tra le versioni PS4 e Xbox One.Guarda su YouTube

Il passaggio ai 1080p produce naturalmente un'immagine molto più nitida, ma il miglioramento più rilevante sta nel gran lavoro di rimasterizzazione degli elementi di base, che rendono più dettagliato lo scenario. L'utilizzo di texture a risoluzione superiore permette ai dettagli più piccoli di diventare visibili in full HD, mentre quelli originali erano pixellati e sfocati a risoluzioni superiori a 720p su PC.

In seguito alla rimasterizzazione, i dettagli ambientali sono stati ulteriormente elaborati. Ad esempio la forma delle rocce è più complessa, e lo scenario è punteggiato da vegetazione aggiuntiva. Anche se molte aree, come le pianura di Charred Pass, danno la sensazione di essere un po' brulle, questi cambiamenti aiutano a riempirle meglio. Anche le distanze di visualizzazione risultano ampliate rispetto alla versione originale per PC, con ombre e transizioni tra i livelli di dettaglio meno aggressive. A volte, durante lo streaming dei dati, il pop-in è però ancora un problema, visibile soprattutto nel caso di ombre ed erba.

L'altro cambiamento principale è il modello d'illuminazione rivisto. Le fonti di luce sono state riposizionate in molte scene e ne sono state aggiunte altre, che proiettano più ombre su scenari e personaggi. L'illuminazione ambientale è più prominente, e aggiunge profondità alle aree più in ombra. L'utilizzo di un rendering basato sulla fisica migliora la tridimensionalità della presentazione, e materiali come pietra, pelle, tessuto e metallo appaiono più realistici senza compromettere troppo il look originale.

PlayStation 4
Xbox One
PC (Original Edition)
Sia PS4 che Xbox One renderizzano a 1080p nativi. L'anti-aliasing post-process utilizzato nella Deathinitive Edition è un passo in avanti rispetto ai metodi utilizzati nell'originale per PC, e produce un'immagine più nitida.
PlayStation 4
Xbox One
PC (Original Edition)
L'uso di texture a risoluzione superiore nella Deathinitive Edition assicura che gli oggetti restino nitidi e ben visibili se visualizzati a 1080p o più. Qui le crepe e le linee sulla maschera di Morte appaiono pixellati nella versione PC originale.
PlayStation 4
Xbox One
PC (Original Edition)
Gli scenari sono più dettagliati nella Deathinitive Edition. Qui vediamo come della vegetazione aggiuntiva venga utilizzata per riempire in maniera naturale varie aree.
PlayStation 4
Xbox One
PC (Original Edition)
Ecco un altro esempio di come la rimasterizzazione di Gunfire Games abbia migliorato l'aspetto dell'originale. Le geometrie rielaborate aggiungono più dettaglio alle formazioni rocciose di Charred Pass. In quest'immagine, le rocce al suolo sulla destra corrispondono ora meglio a quelle della rupe a sinistra.
PlayStation 4
Xbox One
PC (Original Edition)
Il passaggio a un rendering basato sulla fisica permette alle superfici di reagire realisticamente a varie fonti di luce. In quest'immagine l'aspetto delle rocce è diverso a causa della luce che si diffonde su di esse; i metalli risultano più lucidi e riflettono la luce in maniera appropriata.

Questi upgrade portano l'aspetto grafico più in linea con i titoli dell'attuale generazione, e aggiungono un realismo prima assente agli artwork stilizzati. L'aspetto del gioco non è comunque identico su PS4 e Xbox One, con alcune differenze sostanziali.

Un esempio è il modello d'illuminazione. Anche se entrambe le versioni impiegano fonti di luce dalla disposizione simile e rendering basato sulla fisica, la luce è molto più vivida su Xbox One e spesso troppo fioca su PS4, nonostante le stesse impostazioni di luminosità. Al momento non è subito chiaro quale delle due versioni impieghi l'illuminazione 'corretta' voluta da Gunfire Games, ma PS4 sembra più vicina alle tonalità dell'originale.

In alcuni casi, delle ombre sono assenti su PS4, e sulla console di Sony la neve nel livello iniziale sembra anche ridotta: probabilmente si tratta di sviste più che di downgrade, anche se la situazione è un po' bizzarra. Detto ciò, entrambe le console propongono risoluzione e filtering delle texture, nonché effetti alpha, identici. PS4 impiega ombre di risoluzione superiore, che invece appaiono più grezze su Xbox One.

PlayStation 4
Xbox One
PC (Original Edition)
PS4 e Xbox One beneficiano di un modello d'illuminazione rivisto. La luce è molto meno intensa su PS4, il che conferisce al gioco un aspetto più scuro diminuendone l'impatto. Qui vediamo anche come le ombre vengano renderizzate a risoluzione inferiore su Xbox One.
PlayStation 4
Xbox One
PC (Original Edition)
Qui vediamo lo stesso numero di luci proiettate in entrambe le versioni, ma in questa scena PS4 manca chiaramente di alcune ombre presenti su Xbox One. In altre aree non v'è differenza, quindi sembra che si tratti di un bug o di una svista.
PlayStation 4
Xbox One
PC (Original Edition)
Gli effetti basati su canali alfa sembrano identici su PS4 e Xbox One, ma alcuni di questi elementi mancano della radianza presente nella versione PC.
PlayStation 4
Xbox One
PC (Original Edition)
Un'altra possibile svista della versione PS4: lo strato di texture della neve è ridotto nell'area iniziale, come si può vedere sulle montagne in quest'immagine.
PlayStation 4
Xbox One
PC (Original Edition)
Le texture del terreno tendono a sfocarsi ad angolazioni oblique in tutte le versioni di Darksiders 2. L'inserimento di un filtro simile a un anisotropico 2x nella Deathinitive Edition permette di visualizzare il dettaglio delle texture distanti meglio della versione originale PC, che utilizza un filtro trilineare.

Le prestazioni sono chiaramente più stabili rispetto alle versioni console originali, con meno disturbi del gameplay provocati da scatti e tearing. Il fatto che si verifichino ancora rallentamenti e tearing, anche se in misura minore, è comunque frustrante, specialmente se si considera il limite di 30fps. Forse il modello d'illuminazione rivisto e il passaggio al rendering basato sulla fisica è semplicemente troppo impegnativo per permettere di raggiungere stabilmente i 60fps con il motore esistente, nonostante i miglioramenti apportati.

In ogni caso, è chiaro che la versione Xbox One della Deathinitive Edition presenti meno anomalie grafiche, ma quella PS4 mantiene meglio i 30fps. I rallentamenti sono più comuni su Xbox One nelle aree più elaborate, e il profilo prestazionale è in linea con quello della versione Xbox 360, ma con meno tearing.

L'originale su PC può essere invece fatto girare facilmente a 60fps su hardware di fascia bassa, e anche schede datate come la GTX 460 permettono di giocare a 1080p con un frame-rate a 80-90fps quando la sincronia verticale è disattivata. Attivandola è possibile ottenere 60fps abbastanza solidi, e il risultato trasforma aspetto ed esperienza, caratterizzata da movimenti più fluidi e controlli più reattivi. Occasionalmente si verificano comunque degli scatti, in particolare quando il motore effettua lo streaming di dati, ma anche in questo caso le prestazioni sono molto migliori delle versioni per console last e current-gen. Supponendo che una versione PC della Deathinitive Edition sia in cantiere, sarà interessante vedere quanto peseranno i miglioramenti apportati.

Le prestazioni su Xbox One e PS4 a confronto, con uno sguardo alla versione originale Xbox 360 per buona misura.Guarda su YouTube

Darksiders 2: Deathinitive Edition - il verdetto del Digital Foundry

La Deathinitive Edition di Darksiders 2 è un titolo interessante. La decisione di rielaborare alcune funzioni grafiche trasforma completamente l'aspetto del gioco: il rendering basato sulla fisica e i ritocchi apportati a oggetti e illuminazione creano un gioco dall'impatto superiore che resta fedele al design stilizzato dell'originale. Il risultato finale è più adatto alla risoluzione full HD, con dettagli e profondità superiori. Queste migliorie hanno ovviamente un prezzo, che corrisponde al limite dei 30fps. Le prestazioni sono migliori rispetto alle versioni last-gen, e il frame-rate spesso solido durante i combattimenti rende più godibili gli scontri con i boss e le sequenze d'azione più concitate. Gli scatti dovuti allo streaming dei dati quando si esplora lo scenario a cavallo, però, distraggono, e la presenza del tearing è spiacevole visto il limite a cui è soggetto il frame-rate.

Delle due console è PS4 a offrire l'esperienza più stabile sotto sforzo, anche se con un tearing più accentuato durante gli spostamenti. Le ombre a risoluzione superiore sono un'aggiunta gradevole, ma il modello d'illuminazione produce risultati più scuri rispetto alla controparte Xbox One. Anomalie come le ombre mancanti e la neve ridotta rendono però la presentazione più incoerente. Al momento la versione PS4 è una scelta generalmente migliore a causa del frame-rate più stabile e della qualità superiore delle ombre, ma quella Xbox One offre una presentazione dall'impatto maggiore a causa di luci più brillanti e meno bug grafici. Sarà interessante verificare se la versione PS4 migliorerà in seguito ad aggiornamenti successivi.

Dal punto di vista del gameplay, la versione originale PC è ancora la migliore a causa della possibilità di girare a 60fps con facilità quasi disarmante. Il frame-rate superiore rende la presentazione più fluida e diminuisce la latenza dei controlli. C'è anche un certo fascino nel modello di shading originale, anche se le texture di risoluzione più bassa mostrano i loro limiti quando vengono visualizzate a 1080p, e l'immagine è in generale meno profonda. Le scelte sono due: la grafica migliore della Deathinitive Edition su console, o il frame-rate superiore su PC. Almeno per ora, visto che questa pagina Steam suggerisce che la Deathinitive Edition arriverà successivamente anche su PC, ed è quindi possibile che più in là potremo giocare la rimasterizzazione di Darksiders 2 anche a 60fps.