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Quanto sarà potente la nuova Titan X da 12GB di Nvidia? - articolo

I primi dati fanno pensare a nuove vette di potenza grafica.

Nvidia l'ha fatto di nuovo. Proprio come la scheda che l'ha preceduta due anni fa, la Titan X sarà la scheda grafica a chip singolo più potente sul mercato, dotata di abbastanza RAM per gestire i giochi più esigenti. E proprio come accaduto con la scheda precedente, dovremmo aspettarci un prezzo fuori dell'ordinario per la Titan X: un aspetto, a giudicare dai dati di vendita, che è sembrato renderla ancora più attraente per gli utenti.

Al momento non si sa con assoluta certezza quanto sarà potente la Titan X, ma la scheda di Nvidia è stata la GPU di scelta per le demo in realtà virtuale mostrate la scorsa settimana alla GDC 2015. Crytek l'ha utilizzata per la sua demo Back to Dinosaur Island, ed Epic ha fatto la stessa scelta per Thief in the Shadows di WETA Digital e la sua demo Showdown. Possiamo supporre ragionevolmente che la scheda sia più potente del meglio attualmente disponibile, la GTX 980, ma in che misura?

I dati sulla struttura tecnica della scheda sono attualmente limitati: la presentazione completa è prevista per l'evento GTC di Nvidia che si terrà tra meno di un paio di settimane. Il CEO Jen-Hsun Huang ha svelato la scheda lo scorso mercoledì, alla presentazione di Epic sull'Unreal Engine 4, fornendo due caratteristiche fondamentali del prodotto: prima di tutto i 12GB di memoria, in secondo luogo gli otto miliardi di transistor. In seguito abbiamo scoperto che il nuovo chip al centro della scheda è denominato GM200, dato che conferma l'architettura Maxwell a 28nm simile a quella della GTX 980 e rende la nuova scheda il vero successore del processore GK110 Kepler della Titan originale. Le fotografie della scheda realizzate da PCPer confermano connessioni a sei e otto pin, il che lascia supporre un consumo ai livelli della Titan originale.

Cover image for YouTube videoA Boy & His Kite: An Animated Short | Unreal Engine
La demo Kite dell'Unreal Engine 4, basata su un open world composto da oltre 100 miglia quadrate di terreno, era renderizzata completamente in tempo reale su una singola Titan X alla recente GDC 2015.

Per quanto riguarda le prestazioni dobbiamo però basarci sul dato degli 8 miliardi di transistor. Con la conferma del processo produttivo a 28nm e dell'architettura Maxwell, possiamo confrontare il numero di transistor con quello della GTX 980 per farci un'idea di quanto sia veloce la nuova scheda: dopotutto, la gran parte dello spazio extra sul chip verrà utilizzata per ospitare ulteriori core CUDA. Ed è qui che le cose si fanno interessanti, visto che potenzialmente potremmo essere di fronte a qualcosa come il 50% di potenza di calcolo in più. Dando la cosa per buona, potremmo considerare la Titan X come la combinazione di GTX 980 e GTX 960 in un unico prodotto.

La massiccia memoria di 12GB offre anche ulteriori indizi sulla struttura tecnica della scheda. Escludendo sotterfugi sul partizionamento della RAM, è quasi certo che la banda di memoria aumenterà in maniera significativa rispetto alla GTX 980, con l'utilizzo di un'interfaccia a 384-bit tra il chip GM200 e i moduli GDDR5 circostanti. Il vasto framebuffer non verrà probabilmente sfruttato al massimo da nessun videogioco per alcuni anni a venire, e sarà più utile agli sviluppatori CUDA. Detto ciò, nelle prove che abbiamo recentemente eseguito per la nostra imminente investigazione sulla RAM della GTX 970, Assassin's Creed Unity con MSAA 8x a 2560x1440 potrebbe richiedere l'allocazione completa dei 6GB della Titan esistente (anche con frame-rate a cifra singola). A prescindere da ciò, in un'era in cui nessuno sembra sapere per certo quanta memoria sia necessaria per una GPU a prova di futuro, inserire 12GB di RAM è l'equivalente di sganciare una bomba atomica sul problema.

Nonostante le poche informazioni disponibili al momento, sembra che la Titan X surclasserà nettamente qualsiasi GPU presente al momento sul mercato, anche se a un prezzo enorme (alcune voci di corridoio suggeriscono che quest'ultimo potrebbe addirittura essere più alto rispetto alla prima Titan). Guardando al futuro, la domanda da porsi è se altri prodotti basati sul GM200 verranno lanciati a prezzi più contenuti. In realtà il dubbio non sussiste e sarebbe più corretto chiedersi quando. Il chip della GTX980, dal nome in codice GM204, misura 398mm2, e in base a questi recenti dati sulla fabbricazione dei chip a 28nm, le dimensioni del GM200 garantiscono una resa solo modesta di chip perfetti. Ciò suggerisce che Nvidia potrebbe ritrovarsi con una grossa quantità di chip GM200 non adatti a lavorare in una Titan X, ma utili altrove.

Return to Dinosaur Island di Crytek, una demo in realtà virtuale che alla GDC 2015 girava su Titan X. Basti dire che l'immagine non rende giustizia all'esperienza in realtà virtuale.

L'uso più ovvio per questi processori imperfetti passerebbe per la disabilitazione di core CUDA nelle aree difettose, l'accoppiamento del chip con meno memoria GDDR5 e il lancio della conseguente scheda grafica più limitata: è esattamente ciò che è accaduto con il processore GK110 del 2013, con i chip migliori utilizzati nelle GTX Titan e nei prodotti Tesla di Nvidia, e il resto nelle meno prestanti GTX 780. Nel caso della Titan X, la domanda è quanto a lungo Nvidia vorrà riservare la tecnologia GM200 per il mercato di prima fascia. La nostra ipotesi? Dipende tutto dalla potenza dei successori delle R9 290 e 290X di AMD, le due schede che hanno fatto calare i prezzi dei prodotti di rendering di livello Titan alla fine del 2013.

La prossima generazione di GPU di fascia alta targate AMD faranno sicuramente capolino nel prossimo paio di mesi, e sarà affascinante verificare come si misureranno con GTX 980 e Titan X. L'efficacia dell'architettura Maxwell di Nvidia ha causato ad AMD dei seri problemi nei settori più redditizi del mercato, e speriamo di vedere della serie competizione da parte del marchio rosso. Approfondiremo appieno i nuovi colossi di AMD e Nvidia non appena ne saranno disponibili dei campioni.

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Richard Leadbetter

Technology Editor, Digital Foundry

Rich has been a games journalist since the days of 16-bit and specialises in technical analysis. He's commonly known around Eurogamer as the Blacksmith of the Future.

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