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La guida del Digital Foundry ai migliori controller PC - articolo

Prendiamo il controllo.

Mouse e tastiera restano l'interfaccia preferibile per molti giochi PC, ma ci sono molti titoli che si adattano meglio a un gamepad, al punto che quest'ultimo diventa un accessorio necessario. L'obiettivo di questa nostra guida è molto semplice: proveremo tutti i controller su cui riusciremo a mettere mettere le mani, aggiornandola all'arrivo di nuovi joypad e verificando il loro funzionamento.

In questo pezzo iniziale copriremo sette diversi pad che abbiamo utilizzato quest'anno nelle nostre sessioni di gioco su PC, e ce ne saranno altri. Tra quelli in arrivo vi sono F310 e F710 di Logitech, e proveremo a fondo a tempo debito anche il controller di Nvidia Shield. Se avete dei suggerimenti per altro hardware che vorreste vedere aggiunto, fatecelo sapere.

Anche in questa fase iniziale, ci sono molte periferiche meritevoli d'attenzione, e cominceremo con un classico che va ancora forte anche dopo dieci anni di presenza sul mercato.

Rich mostra una serie di controller compatibili con il PC in questa panoramica degli accessori trattati in quest'articolo.Guarda su YouTube

Controller Xbox 360 controller: il miglior joypad per giocare su PC

Vi sono due varianti del controller Xbox 360: con cavo e wireless. Entrambe sono compatibili con il PC. Per utilizzare le funzionalità wireless è richiesto un dongle USB poco costoso, ma secondo noi la migliore combinazione di funzionalità e comodità è offerta dal pad collegato via cavo.

Il pad ha dimostrato il suo valore nel lungo arco di vita di una generazione di console, grazie ai suoi eccellenti stick analogici e ai tasti posteriori ben disegnati. La sua unica vera debolezza sta nella croce direzionale. Il fatto che il design originale sia ancora all'altezza dimostra il valore delle scelte fatte dai designer di Microsoft all'epoca. Come previsto, il controller offre anche un'eccellente compatibilità con il protocollo Xinput usato al giorno d'oggi da praticamente qualsiasi titolo PC.

La versione wired è quella che consigliamo più caldamente, semplicemente in virtù delle sue qualità plug and play. Non servono batterie né kit di ricarica, lo si collega semplicemente tramite USB e si è pronti. Anche la durabilità del pad è indubbia: negli uffici del Digital Foundry abbiamo ancora due unità comprate al lancio, e che dopo tutti questi anni utilizziamo ancora regolarmente. A parte l'usura delle levette, si comportano ancora bene come quando erano nuovi di zecca.

Il controller Xbox 360 è perfettamente compatibile ed è il più resistente che abbiamo mai provato. Dopo anni e anni, la versione con cavo è ancora quella più utilizzata nell'ufficio del DF.

Controller Xbox One controller: migliore solo da alcuni punti di vista

Ovviamente il controller Xbox 360 è stato rimpiazzato dal suo successore Xbox One, e molti credono che quest'ultimo offra un'esperienza superiore: dopotutto, è per questo che è stato progettato. Ora, potrebbe darsi che le nostre esperienze siano influenzate dall'abitudine fatta con il vecchio pad, ma il nuovo modello non ha rimpiazzato il suo predecessore nella nostra scala di preferenze. Le nuove funzioni vengono utilizzate raramente, ma è soprattutto il fatto che il pad abbia tentato di combinare la funzionalità wired e wireless in un unico apparecchio che non è andato del tutto a buon fine.

In comune con molti controller PC, il pad Xbox One funziona tramite una connessione micro-USB. In teoria questo è molto buono: il controller può essere scollegato e utilizzato senza fili a piacimento, e se la batteria si esaurisce si può ricollegarlo al cavo.Il nostro controller Day One Edition per Xbox One ha però sofferto dell'usura della presa micro-USB nel giro di un anno. L'unico modo per utilizzarlo via cavo è ora di tenerlo fermo molto saldamente e sperare che la connessione non si interrompa.

Ovviamente ciò non accadrà a tutti i pad, ma sembra comunque un difetto di design. I joypad devono essere resistenti: il pad Xbox 360 collegato via cavo lo è, quello per Xbox One no.

Forse siamo troppo abituati al controller Xbox 360 per passare al suo successore, ma la fragile porta USB di quest'ultimo lo ha già reso inutilizzabile tramite cavo e questo ci sembra un punto debole nel design.

Dual Shock 4: un controller per PC sorprendentemente valido

Scrivendo "sorprendentemente valido" non vogliamo denigrare le qualità del Dual Shock 4, ma piuttosto celebrare il fatto che il controller possa essere usato per giocare su PC. Collegare il pad direttamente tramite USB permette di usarlo solo con i vecchi giochi PC DirectInput, non con quelli basati sul nuovo standard. L'unico modo per usare il Dual Shock 4 con i titoli più moderni è di scaricare un software di terze parti chiamato Input Mapper, che traduce gli input del DS4 in comandi Xinput.

Input Mapper traduce ottimamente tutte le interfacce analogiche e digitali del Dual Shock 4, e offre molte opzioni di personalizzazione. Il software trasforma il controller standard di PlayStation 4 in un notevole pretendente alla corona detenuta dal pad Xbox 360. Il joypad è anche uno strumento molto comodo, soprattutto perché dotato di una batteria ricaricabile. La durata della batteria non è eccezionale, ma collegarlo tramite un cavo micro-USB permette di aggirare facilmente il problema. Inoltre è anche pienamente compatibile con Bluetooth, e non richiede quindi dei dongle per essere utilizzato in wireless.

Svantaggi? Beh, non siamo ancora convinti della durabilità della porta micro-USB, e le levette analogiche in gomma possono rovinarsi velocemente a seconda del vostro stile di gioco. Inoltre, nei nostri test su Street Fighter 5, abbiamo notato una considerevole latenza rispetto al pad standard per Xbox 360 collegato via cavo. Se possedete sia una PS4 che un PC da gioco, è comunque bello sapere che il pad incluso con la console funziona bene anche sul vostro computer.

Ciò di cui abbiamo veramente bisogno è un controller ufficiale Sony con supporto Xinput adeguato. Per ora, Input Mapper è comunque adeguato.

Xbox One Elite controller: costoso ma brillante

Non è economico. Anzi, è estremamente costoso. Il controller Xbox One Elite è come un laptop Apple di fascia alta: il prezzo non deriva dalle funzionalità di base offerte dalla macchina (offerte anche da alternative più economiche), ma da un upgrade radicale dell'esperienza dell'interfaccia. Il pad è comodo e facile da impugnare nonostante sia anche abbastanza pesante, e la parte inferiore in gomma permette una presa molto salda. La qualità dell'assemblaggio in generale è su un livello del tutto diverso. Il pad dà l'impressione di essere speciale.

Insieme al pad vengono forniti tre stick analogici e due croci direzionali agganciabili magneticamente (non servono cacciaviti), che offrono la possibilità di regolare il pad a livello hardware per adattarlo al proprio stile di gioco. Le croci direzionali, poi, funzionano bene con i picchiaduro. Delle placche aggiuntive sul fondo possono essere rimappate per eseguire più intuitivamente ricariche di armi o cambi di marcia, e anche in questo caso i materiali restituiscono sensazioni senza precedenti. I fine corsa dei trigger sono un'altra bella funzione, che riduce la corsa e il raggio dei grilletti analogici permettendo ad esempio di sparare più rapidamente negli FPS. Opzioni di personalizzazione aggiuntive disponibili nelle app per PC offrono un ulteriore livello di rifinitura dell'esperienza.

Se Microsoft ne producesse una versione con cavo, questo pad diventerebbe agevolmente il nostro preferito. Al momento, esso utilizza ancora batterie AA per le funzioni wireless, e la connessione via cavo è possibile solo tramite micro-USB. Il dongle wireless funziona solo su Windows 10.

Sì, è costoso, ma non c'è nient'altro in circolazione che offra lo stesso livello di qualità dell'assemblaggio, risposta e personalizzazione.

Razer Wildcat: un pad costoso per una nicchia di mercato

C'è un'altra opzione nella fascia alta, il Wildcat di Razer, che non viene apprezzato quanto il controller Elite per una serie di motivi, a partire dalla qualità dell'assemblaggio. I materiali non hanno le stesse finiture del modello di Microsoft, e delle prese aggiuntive fornite nella confezione sono essenziali per evitare che le dita scivolino dalle levette (cosa che non accade con le parti standard del controller Elite). Mentre il pad di Microsoft offre una presa molto buona, il Wildcat fa affidamento sulle prese opzionali molto difficili da agganciare senza rovinare il materiale, ed è sconsigliato applicarle e rimuoverle perché l'adesivo potrebbe rovinarsi. In più la croce direzionale non convince a fondo: è decente, ma non al livello di quella del pad standard Xbox.

Come accade con l'Elite, anche in questo caso ci sono delle opzioni di personalizzazione e modifica della sensibilità, e i trigger aggiuntivi sulla parte inferiore possono essere usati per cambiare arma e ricaricare, permettendo di usare i pollici per avere accesso ad altre funzioni mappate sui tasti frontali. Proprio questi ultimi risultano superiori nel Wildcat rispetto all'Elite: richiedono meno corsa per l'attivazione, e sono uno dei punti forti del prodotto. Notevoli anche le funzionalità audio integrate direttamente nel pad, disponibili sul controller Elite solo tramite un add-on.

Il Wildcat è collegabile esclusivamente via cavo, e anche se quest'ultimo può essere rimosso, l'interfaccia è più durevole rispetto a quella dell'Elite. Il pad è anche più leggero, e da questo punto di vista è in linea con un controller standard per Xbox One. È un buon controller, e sospettiamo che i suoi punti di forza incontreranno il favore di una nicchia di giocatori, ma visto che il suo prezzo è così simile a quello dell'Elite, è difficile non preferire il pad di Microsoft.

Il Razer Wildcat, anch'esso molto costoso, offre alcuni vantaggi rispetto all'Elite, tra cui la maggior resistenza della porta micro-USB. In termini di comodità e risposta, il pad di Microsoft risulta però superiore.

Steam Controller: il migliore quanto a personalizzazione

Quando ha dato il via alla sua iniziativa Steam Machines, Valve si è proposta di dare risposta a un'esigenza molto specifico: la creazione di un controller perfettamente equipaggiato per gestire tutti i titoli di Steam. Questo richiede non solo che il pad supporti Xinput, ma anche che sia compatibile con i giochi adatti a mouse e tastiera. Valve ha risolto tramite l'utilizzo di due massicci trackpad dotati di un innovativo feedback tattile. Inoltre, Valve ha reso il controller open source, permettendo agli utenti di creare nuovi profili per titoli specifici.

Valve merita un riconoscimento per la portata e l'ambizione del progetto, ma il risultato finale è un prodotto divisivo che amerete o odierete. Abbiamo utilizzato il controller per un po' di tempo, e non riusciamo a mandare giù la natura ingombrante del pad destro, che domina lo spazio al punto da rendere problematico l'accesso ai tasti frontali (soprattutto quello X all'estrema sinistra), in particolare a chi ha le mani piccole. La compatibilità con i videogiochi sembra incoerente, e non si sa mai quanto bene funzionerà il controller con un titolo specifico. Ovviamente la periferica è molto legata a Steam, e non molto amichevole verso i giochi che potreste avere su Origin, GOG o UPlay.

È in hardware innovativo con cui è divertente armeggiare, e molti lo amano per questa ragione oltre che per molte altre. Siamo rimasti colpiti dal fatto che Valve abbia incluso il dongle wireless invece di venderlo separatamente. Anche se le possibilità di personalizzazione sono ottime, in definitiva preferiamo collegare il nostro pad standard per Xbox 360, il cui funzionamento è assicurato sulla maggior parte dei titoli, e iniziare subito a giocare.

Lo Steam Controller ha molti ammiratori ed è un sogno per chi ama armeggiare con l'hardware, ma noi preferiamo alternative plug and play più comode .

Zhidong V Plus: economico, ma fa il suo dovere

Nel realizzare quest'articolo, ci siamo chiesti se ci stessimo perdendo qualcosa trattando solo i marchi noti. È possibile fare un affare comprando un buon prodotto di un marchio più economico? Dopo aver spulciato Amazon abbiamo optato per lo Zhidong V Plus. Poco più di €20 è una cifra eccezionalmente bassa per un joypad, e le recensioni degli utenti sono interessanti: 120 in totale nel momento in cui scriviamo, con 88 di esse a 5 stelle e 25 a 4 stelle.

Il prodotto è veramente valido? Beh, si acquista esattamente ciò per cui si paga: il pad è sufficientemente pesante e solido, ma le plastiche sembrano un po' mediocri. I tasti frontali sono adeguati e funzionano bene, mentre la croce direzionale è stata una sorpresa: è eccellente e funziona benissimo con Street Fighter 5. Le cose iniziano ad andare peggio con gli stick analogici: anch'essi sono adeguati, ma la zona morta sembra un po' ampia. A essere veramente sotto tono sono però i tasti posteriori, di qualità non eccelsa e caratterizzati da chiari click. Non siamo neanche interamente sicuri che i trigger siano analogici. Un bel tocco che ci è piaciuto è l'inclusione di un cavo USB OTG per il collegamento diretto a prodotti mobile Android e Windows.

In generale, le lodi sperticate per il pad sembrano un po' esagerate. Come prodotto vale il suo prezzo, ma con pochi euro in più si può comprare un controller Xbox 360 con cavo, superiore in tutto tranne che nella croce direzionale.

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Richard Leadbetter

Technology Editor, Digital Foundry

Rich has been a games journalist since the days of 16-bit and specialises in technical analysis. He's commonly known around Eurogamer as the Blacksmith of the Future.
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