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3DS: specifiche tecniche

La furbizia di Nintendo colpisce ancora.

L'annuncio relativo alle specifiche tecniche del Nintendo 3Ds ha evidenziato una realtà non proprio imprevedibile: nonostante le sue indubbie potenzialità, apprezzate in ogni parte del mondo da coloro che hanno avuto modo di provarlo, la console è realizzata con componenti sostanzialmente mediocri. Per l'ennesima volta la compagnia nipponica ha dunque avuto successo nel far apparire una serie di materiali fondamentalmente economici come qualcosa di nuovo e innovativo, e questo grazie all'implementazione di una caratteristica a dir poco rivoluzionaria: proiezioni in 3D visibili senza occhiali.

Stando a una fonte anonima di IGN il 3DS sarebbe mosso da una duplice CPU ARM11 con una frequenza di soli 266MHz, e lo spazio complessivo per i dati (senza SD) sarebbe di 1.5GB. La RAM sarebbe di 64MB e la memoria video di 4MB. Il chip grafico, infine, il PICA-200 di DMP, dovrebbe girare intorno ai 133MHz.

Sebbene si tratti di voci di corridoio è tuttavia impossibile ignorare il fatto che in passato IGN si sia sempre rivelato fonte di informazioni precise e corrette per quanto riguarda le tematiche relative all'universo Nintendo. In poche parole, non fidarsi di quanto rivelato dalla loro "fonte segreta" sarebbe poco saggio.

Prendendo dunque per buone le informazioni trapelate, appare chiaro che, pur essendo tecnologicamente inferiore a molti smartphone disponibili sul mercato, il 3DS sarà senz'altro un dispositivo più avanzato dell'attuale DSi. I 64MB di RAM sono tuttavia deludenti, e questo specie se consideriamo che la PSP ha proposto la medesima quantità di memoria sin dal lancio della versione 2000 (il primo modello "slim"). Il lato positivo è che, vista la mancanza di un sistema operativo simil-smartphone, la RAM sarà utilizzabile al 100%, ma ciò non toglie che in questo senso poteva essere fatto qualcosa in più.

I 4MB di RAM video sono inoltre poco incoraggianti, ma considerando che il 3DS dovrà fare i conti con un framebuffer di 800x240, non dovrebbero rappresentare un problema. Il reale utilizzo della RAM è poi un argomento di primaria importanza: quei 4MB sono solo per le texture o saranno simili ai 10MB di eDRAM collegati ai chip grafici della Xbox 360? Anche in questo caso le informazioni sono purtroppo ridotte all'osso.

I titoli per 3DS mostrati fino a oggi evidenziano le potenzialità della console, e questo nonostante specifiche tecniche alquanto limitate. Metal Gear Solid somiglia alla controparte per PS2 e risulta eccezionale con il 3D stereoscopico. La GPU PICA-200 è in grado di gestire feature quali il per-pixel lightning e il selfshadowing, fondamentali per migliorare l'impatto visivo dei prodotti.

L'architettura ARM11 è ormai abbastanza datata (al punto che il noto sito AnandTech la paragona a una CPU 486), mentre il nuovo A8 Cortex è più simile a un Pentium. Il primo iPhone poteva contare su un unico ARM11 core a 412MHz, e questo vuol dire che le capacità della CPU sono più o meno simili a quelle del 3DS, con l'unica differenza rappresentata dal fatto che, senza che vi sia alcun sistema operativo, le potenzialità complessiva dei due core possono essere concentrate solo sui giochi.

La decisione di Nintendo di far girare la GPU a soli 133MHz è dunque sorprendente. In negativo. Il chip potrebbe girare ad un massimo di 400MHz, ma visto che nel caso specifico gestirà 800 milioni di pixel al secondo e 15.3 milioni di poligoni al secondo, possiamo aspettarci che le prestazioni del chip su Nintendo 3DS raggiungano un picco massimo del 66%.

Nonostante un clock speed inferiore, il chip non perderà comunque nessuna delle sue note potenzialità: DMP afferma che il PICA-200 supporta il per-pixel lightining, texture procedurali, refraction mapping e il self-shadowing; in assenza di pixel shader programmabili, questa è dunque una delle cose che rendono titoli come Resident Evil così belli da vedere su 3DS.

A questo punto restano dunque fuori solo gli 1.5GB di RAM flash, i cui potenziali scopi risultano sempre più chiari analizzando i kit di sviluppo del 3DS dati da Nintendo alla FFC per testare la componente WiFi.

Grazie a un'analisi più approfondita è stato infatti possibile scoprire che nel kit di sviluppo vi sia un moviNAND flash chip da 2GB fornito da Samsung, che dimostra l'intenzione di Nintendo di riservare soli 512MB (il 25%) per il sistema operativo. Alla luce di questo appare dunque chiaro che Nintendo abbia già pianificato di offrire funzionalità ben superiori a quelle finora note.

La composizione del 3DS è inoltre affascinante dal punto di vista "storico", poiché svela, dopo diverso tempo, alcuni dei retroscena che ne hanno caratterizzato il processo di sviluppo. Lo scorso anno, fonti non confermate davano per certo la notizia che Nintendo avesse intenzione di utilizzare un hardware Tegra targato NVIDIA per il suo prossimo modello di DS, e nonostante queste voci avessero trovato conferma in più occasioni, alla fine si rivelarono un buco nell'acqua. L'ipotesi che Nintendo abbia deciso di dare il benservito a NVIDIA suona alquanto improbabile... ma è possibile che cosi tante fonti fossero tutte in errore?

Quasi tutti i componenti rimovibili presentano il marchio TEG2, evidenziando il legame con NVIDIA. Che Nintendo abbia sviluppato parallelamente due modelli di 3DS? O NVIDIA è stata semplicemente scaricata a favore della compagnia nipponica DMP?

La recente scoperta di una schedatura dell'FCC datata dicembre 2009, mostra chiaramente una vecchia versione della Target Board, denominata CTR-TEG2: una prova inconfutabile che dimostra, una volta per tutte, la veridicità delle voci che vedevano Nintendo molto vicina a NVIDIA e che davano per certo l'utilizzo del Tegra IP.

Il dispositivo era ovviamente un 3DS e presentava le stesse, identiche caratteristiche, anche se vi erano alcune piccole modifiche come ad esempio una singola telecamera esterna... a prova del fatto che le potenzialità 3D della console fossero ancora in lavorazione, o perlomeno ancora tenute segrete.

I motivi che hanno spinto Nintendo a cambiare il proprio fornitore ufficiale restano tuttavia un mistero, specie se si considerano le migliori prestazioni del Tegra IP rispetto alla più vecchia PICA-200. Forse si è trattato di questioni economiche o forse è stata una scelta dettata dai consumi d'energia, perché in fin dei conti Nintendo ha sempre dimostrato di tenere molto all'autonomia e ai costi dei propri prodotti... ma probabilmente per scoprire come siano andate davvero le cose dovremo aspettare ancora molto, moltissimo tempo.