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TriOviz 3D: troppo bello per essere vero?

Valutiamo questa soluzione 3D in Batman: GOTY Edition.

Nonostante l’entusiasmo ci sono degli evidenti svantaggi a utilizzare un sistema 3D basato sullo Z buffer. Al di là del semplice fatto che il gioco viene renderizzato per un occhio solo, il difetto più importante è che gli effetti di trasparenza non sono legati al buffer della profondità e quindi non vengono visualizzati in 3D. Il rischio quindi è che gli effetti particellari e le esplosioni, che spesso sono i momenti più d’impatto di un videogioco, appaiano piatti e appiccicati sullo sfondo, con buona pace di chi li ha creati.

"Ovviamente ci sono delle limitazioni basate su ciò che è dipendente o non dipendente dal buffer della profondità, dice Arragon, ma ci sono alcune soluzioni per ovviare a questi problemi”.

"Provate a giocare a Batman: Arkham Asylum GOTY Edition per capire se gli effetti particellari e le esplosioni vengono bene o meno, ma non dimenticate di dare un’occhiata anche alla visuale detective”.

E ovviamente noi l’occhiata l’abbiamo data. E dopo aver speso un paio di giorni sia con la versione PS3 che quella Xbox360 di Batman: Arkham Asylum Game of the Year Edition, possiamo dire che il metodo TriOviz offre un’interessante implementazione del 3D, tuttavia ci sono alcuni ostacoli fondamentali che potrebbero azzopparne la diffusione, al di là di quello che affermano gli entusiastici comunicati stampa.

Tuttavia c’è un motivo se Arragorn ci ha suggerito di provare la visuale detective: in questo caso l’effetto 3D è evidente, privo di sbavature e decisamente ben fatto. I pochi colori e l’effetto vettoriale applicato all’immagine si sposano perfettamente con la tecnologia TryOviz.

Dopo aver apprezzato ciò che TriOviz aggiunge all’esperienza di gioco una volta che i vostri occhi si sono abituati, la modalità detective vi apparirà come l’esempio perfetto di ciò che gli sviluppatori possono fare con questa tecnologia. È probabile, anzi diremmo evidente, che un progetto che potesse beneficiare di questa tecnologia fin dall’inizio dello sviluppo potrebbe ottenere risultati decisamente superiori rispetto a un gioco che venga adattato in un secondo momento.

Purtroppo gli screenshot non rendono giustizia ma la modalità detective con TriOviz è veramente bella da vedere.

Tuttavia è difficile capire la bontà delle affermazioni riguardanti il mantenimento dei colori originali del gioco quando sia ha un pezzo di plastica rosa e uno verde sugli occhi. Certo non è una sorpresa scoprire che i colori risultano molti differente dalla versione in 2D, ma questo è probabilmente legato alla mancanza degli occhiali. Ci è sembrato inoltre che con i visori indosso il processo di adattamento degli occhi all’immagine sia particolarmente lento, e ci siamo dovuti abituare di nuovo ogni volta che ci spostavamo in una zona in cui lo schema dei colori o la luminosità erano differenti allo schema precedente.

Spesso gli oggetti presentano un evidente contorno verde o rosa e in alcune scene l’effetto 3D semplicemente non sembra funzionare. Abbiamo provato il gioco su due schermi differenti, modificando il bilanciamento dei colori nel tentativo di rendere il rosa ed il verde sullo schermo più simili possibile a quelli delle lenti, e benché i nostri sforzi siano stati premiati con un miglioramento della qualità visiva, non siamo mai stati del tutto soddisfatti del risultato. Forse un sistema di calibrazione assistita dal gioco stesso potrebbe essere d’aiuto ma crediamo che in linea di massima sia difficile calibrare perfettamente quella che, a ben vedere, è solo un’illusione ottica.

Altre piccole sbavature riguardano il posizionamento dell’HUD nello spazio 3D e l’implementazione di alcune trasparenze. Gli effetti particellari e le esplosioni non rimangono a lungo sullo schermo quindi, nonostante le premesse, non danneggiano l’esperienza tridimensionale, ma le texture trasparenti come i graffiti e le scritte sui muri non rendono molto bene.

Alla fine dei giochi l’esperienza con questi occhiali colorati varia da persona a persona; ricordiamoci infatti che questo non è un 3D stereoscopico vero e proprio ma solo un sistema che sfrutta un vecchio trucchetto per ingannare l’occhio umano. TriOviz è ovviamente una soluzione molto meno costosa rispetto all’acquisto di un sistema video 3D abbinato ad occhiali “intelligenti”, che sono in grado di dare realmente il senso della profondità. E se mai proverete il 3D stereoscopico nato dalla collaborazione Nvidia/Sony, le differenze saranno lampanti.

Tuttavia, TriOviz può ancora dire la sua nel campo PC , campo di battaglia per molti concorrenti del settore 3D in cui ha ancora qualche margine di vantaggio. Alla GDC infatti, oltre all’Nvidia 3D Vision, era possibile apprezzare un sistema chiamato Triple-D che era buono ma limitato alle DirectX 9 e senza ombre. Provando DiRT2 con una visuale in terza persona sembrava che le macchine galleggiassero a mezz’aria.

"Il sistema è disponibile per DX10 e non ho notizia di alcun tipo di limitazione sul fronte PC, assicura Alexis Arragon, – questo perché, come già detto, agiamo a livello software, scavalcando qualunque problema hardware”.

L’Nvidia 3D Vision però non sta certo con le mani in mano: il numero di titoli compatibili con questa GPU infatti aumenta ogni giorno, e in futuro sarà addirittura possibile collegare il sistema a tre schermi, esattamente come l’EyeFinity di AMD ma con una dimensione in più.

"Mentre il 3D sta andando alla grande nel cinema, siamo consapevoli che il settore dei videogiochi è ancora parecchio scettico, forse perché tutti stanno aspettando soluzioni reali e funzionali”, ipotizza Arragon.

"La situazione è ancora molto confusa e si tende a mettere nello stesso calderone i monitor a 120Hz, le lenti polarizzate, le lenti con tecnologia shutter e il vecchio anaglifo. La mancanza di standard e la richiesta di un’ulteriore spesa da parte del consumatore aumentano questo senso di scetticismo e insicurezza. Ed è vero che la soluzione 3D Vision dà un effetto tridimensionale migliore, ma per offrire il massimo costringe i programmatori a rivedere i giochi praticamente da zero, mentre la nostra proposta fa il lavoro tutto da sola e senza pesare sul portafoglio degli utenti.

Batman: Arkham Asylum - Game of the Year Edition è disponibile ora per PC, PS3 e Xbox 360. Date una occhiata alla nostra recensione di Batman: Arkham Asylum per capire come mai sia un gioco da provare assolutamente.

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Batman: Arkham Asylum

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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Lorenzo Fantoni

Contributor

Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.

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