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DiRT 3

Il brivido dell'asfalto.

La Gymkhana è tuttavia solo la punta dell'iceberg di una serie di modalità destinate ad appassionare e divertire per molte, molte ore, poiché sono state ovviamente confermate anche tutte quelle tipologie di gara che hanno sancito il successo del vecchio DiRT: rally, rally cross, trailblazer, landrush e gli immancabili testa a testa, relegati solitamente alla fine di un tour o di un campionato.

Pensate sia finita qui? Nient'affatto perché a rendere la vostra progressione nella campagna ancor più esaltante di quanto già non sia vi saranno anche eventi promozionali quali i Drift Showcase, incentrati proprio sul drifting, gli Smash Attack, durante i quali sarete chiamati ad abbattere il maggior numero di cartonati disseminati per la pista di turno nel minor tempo possibile, gli Speed Run, ovvero delle corse a tempo all'interno di percorsi circoscritti, ed infine i Gymkhana Sprint e i Gymkhana Attack in cui si è chiamati a completare un certo numero di acrobazie nel minor tempo possibile.

L'avanzamento nella modalità carriera, suddivisa in quattro stagioni a difficoltà crescente, è dunque all'insegna della massima varietà e questo anche grazie a un particolare sistema di progressione incentrato non più sui soldi, bensì solo sulla reputazione.

La visuale interna garantirà a tutti i puristi un'esperienza davvero intensa.
Gli avversari si faranno via via più aggressivi con il passare delle ore.

Sbloccare nuovi veicoli non sarà più quindi una questione economica ma, al contrario, dipenderà dalla qualità delle vostre prestazioni che a loro volta attireranno l'interesse di nuove e migliori case automobilistiche disposte a rappresentarvi mettendo a vostra disposizione le auto più diverse.

Oltre che per un buon numero di vetture, il titolo si distingue anche per la varietà dei tracciati proposti; si passa dalle rigogliose foreste finlandesi ai freddi panorami di Aspen e della Norvegia, senza dimenticare i soleggiati percorsi del Kenia, i piovosi circuiti londinesi e i complessi tracciati di Monaco, ognuno dei quali evidenzia profonde differenze rispetto agli altri. Anche meteorologiche.

Sfrecciare sulla neve o sotto la pioggia, ad esempio, richiederà grande attenzione e cautela, mentre cimentarsi in percorsi fatti di solo asfalto garantirà una maggior aderenza dei veicoli rendendo le gare molto più rapide rispetto agli altri scenari proposti.

Insomma, a fronte di significativi variazioni di aderenza, padroneggiare ogni pista richiederà grande impegno e le cose si faranno chiaramente molto più complesse nel caso delle gare notturne, tanto affascinanti quanto proibitive.

A facilitarvi le cose vi è l'ormai immancabile funzione Rewind che permette di utilizzare un determinato numero di Flashback (il cui numero dipende dalla difficoltà scelta) per rimediare a eventuali errori commessi nel corso di ogni gara. L'utilizzo di tale risorsa determina una leggera riduzione nella reputazione guadagnata alla fine della propria corsa, e ciò vuol dire che eventuali esperti nel campo delle simulazioni automobilistiche potranno fare carriera in maniera molto più rapida.

E sebbene si possa immaginare il contrario, il flashback potrebbe spesso rivelarsi una risorsa utilissima anche per eventuali esperti del genere. Perché? Semplice: l'intelligenza artificiale, migliorata nell'aggressività e nell'intelligenza rispetto alla precedente edizione, metterà a dura prova le vostre abilità e, talvolta, anche i vostri riflessi.

Il pilota Chris Meeke ci mostra come si guida in Kenia.