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Disney Infinity - review

Disney lancia la sfida a Skylanders.

Se c'è una cosa nella quale Activision primeggia è sicuramente la capacità di vedere possibilità di guadagno laddove nessuno prima di lei si era avventurato. Call of Duty e Guitar Hero sono tutti esempi di come il colosso americano sia sempre riuscito a valorizzare ogni sua produzione oltre ogni aspettativa, aprendo nuovi mercati e fissando nuovi standard.

Tra i successi più clamorosi di questo publisher va annoverato anche Skylanders, geniale connubio tra un platform adventure e gioco tradizionale, che ha mandato letteralmente in visibilio milioni di personedi tutto il mondo, senza distinzione di razza ed età.

Era dunque inevitabile che prima o poi altri publisher seguissero l'esempio della compagnia di Bobby Kotick, proponendo una loro variante di questa fortunatissima formula. Nonostante non sia ancora riuscita ad imporsi anche nel mondo dei videogiochi, forse solo Nintendo coi suoi Pokémon sarebbe più adatta di Disney ad entrare in questo mercato. La casa di Topolino può contare infatti su licenze formidabili, in grado, se sfruttate ovviamente, di creare altissime aspettative in praticamente qualsiasi nicchia di mercato. Si va infatti da Topolino a Star Wars, passando per Marvel e i film della Pixar.

Fortunatamente, però, Disney ha scelto di affidare ad Avalanche Studios non un semplice clone ma un gioco capace sia di spingere le persone ad acquistare tutti i gadget a lui legati, sia di essere fedele alle licenze utilizzate. Ecco quindi arrivare Disney Infinity, un interessante progetto destinato, nei piani della casa di Topolino, a durare negli anni.

Per giocare in due sullo stesso playset avrete bisogno di due personaggi a tema.

Più che un gioco, infatti, Disney Infinity sembra essere una piattaforma nella quale i vari playset, ovvero i mondi ispirati alle diverse licenze Disney, andranno a incastrarsi con una serie di contenuti creati direttamente dagli utenti attraverso il Toybox.

"Il problema è che all'interno dello starter kit troverete solo tre mondi, costringendovi dunque a spendere ulteriori soldi"

Questi due elementi, per quanto formalmente separati, andranno a collimare quando i playset serviranno per sbloccare gli oggetti utilizzabili nel Toybox. Volete utilizzare gli elementi di Cars all'interno della vostra creazione? Allora dovete prima sbloccarli attraverso il playset ispirato al film Pixar.

Il problema è che all'interno dello starter kit, in altre parole la confezione di base necessaria per iniziare a giocare a Disney Infinity, troverete 'solo' i mondi di Monster Infinity, dei Pirati dei Caraibi e degli Incredibili, costringendovi dunque a spendere ulteriori soldi per avere Saetta McQueen e soci o Lone Ranger. Fin qui non ci sarebbe niente di male: i tre playset offerti in bundle già offrono una discreta longevità, non fosse che per giocare in due sulla stessa console vi sarà richiesto di acquistare un secondo personaggio compatibile con quell'universo (non potrete utilizzare Jack Sparrow in Monster University tanto per intenderci) e per sbloccare tutti gli oggetti disponibili saranno necessari degli speciali dischetti da inserire tra la base e i vostri personaggi, anche loro venduti separatamente.

A cosa servono i Power Discs di Disney Infinity? Scopriamolo in questo video.

Questo denota una politica di monetizzazione piuttosto aggressiva da parte di Disney, che rovina parzialmente la godibilità del gioco, facendolo troppo spesso sembrare una semplice vetrina delle espansioni presenti e future, piuttosto che un'esperienza compiuta. Ed è un vero peccato, perché Disney Infinity pone delle basi piuttosto solide sulle quali fondare una linea di prodotti di successo, dato che i playset sono giochi a sé stanti coerenti con la licenza ispiratrice, mentre il Toybox dà in mano agli utenti uno strumento piuttosto potente e flessibile, che ha già dimostrato di poter essere utilizzato in modo alquanto creativo, facendo creare copie di Columbia City di Bioshock Infinite o alcuni livelli di Super Mario.

"La politica di monetizzazione piuttosto aggressiva di Disney rovina parzialmente la godibilità del gioco"

La possibilità di creare questi mondi in compagnia di altri tre amici, rigorosamente online, rende questo editor un gioco nel gioco, capace di divertire anche durante la creazione. La possibilità di condividere online i propri capolavori, oltre che di utilizzare quelli degli altri utenti, espande a dismisura la longevità del gioco, nonostante si possa notare anche in questo caso una certa rigidità di Disney, che impedisce di modificare o salvare i livelli che contengono oggetti non ancora in vostro possesso. Va comunque detto che non avrete in mano un editor di giochi in stile Little Big Planet, ma una vera e propria scatola di giochi (da qui il nome in inglese) nella quale mescolare tutti gli elementi a disposizione e giocare con essi.

I tre playset disponibili nello starter pack sono tutti caratterizzati da ambientazioni e da un gameplay personali. Quello meglio rifinito, ispirato al mondo dei Pirati dei Caraibi, vi consentirà di vivere un'avventura piratesca che sembra strizzare l'occhio ad Assassin's Creed IV. Tra combattimenti a fil di sciabola e battaglie navali il giocatore accompagnerà Jack Sparrow lungo un'avventura ambientata tra i sette mari.

Nel Toybox potrete invece fare quello che vorrete, mischiare mondi, licenze e protagonisti!

Il playset de Gli Incredibili proporrà invece una variante dei vari Prototype o Infamous, dovendo scorrazzare per la città per cercare di fermare i piani di Sindrome, picchiando tutto quello che attraverserà il vostro percorso.

In Monster University, infine, giocherete una sorta di clone di Bully nel quale dovrete evitare che i bulli della Fear Tech, l'università rivale, mettano a ferro e fuoco il vostro campus e al contempo ideare qualche gustoso scherzo per pareggiare i conti tra i due atenei.

"Ogni playset racchiude diverse ore di divertimento che sapranno sicuramente intrattenere anche i giocatori meno smaliziati"

Nonostante le meccaniche di gioco semplificate, ogni playset racchiude diverse ore di divertimento che sapranno sicuramente intrattenere anche i giocatori meno smaliziati, soprattutto per via di un livello di difficoltà impostato verso il basso, una permissività sulle morti davvero notevole e un ottimo doppiaggio in Italiano, che vi consentirà di giocare senza bisogno dei sottotitoli. Questo compensa in parte la scelta di rendere i controlli piuttosto complessi, oltre che la gestione dei menù un po' troppo macchinosa. Visto il target una maggiore semplificazione sarebbe stata perfetta, ma c'è da dire anche che il gioco è marchiato PEGI 7+, quindi è già indicato che può essere proposto solo ai più grandicelli.

Peccato per la scarsa flessibilità di shout>Disney Infinity che non solo non consente di mescolare i protagonisti dei vari film, ma che addirittura non riesce ad adattarsi alle diverse variabili consentite comprando nuove statuine. Giocare con un personaggio diverso da quello più classico impedirà di vedere il suo volto nei filmati pre-renderizzati, senza considerare che le missioni non varieranno minimamente utilizzando un eroe Disney piuttosto che un altro. Questo potrebbe portare all'assurda situazione nella quale un personaggio combatte contro se stesso, come Sindrome negli Incredibili.

Disney Infinity ci mostra le Toy Box Adventures.

Ottima invece la qualità dei diversi componenti di gioco, a partire dalle statuine fino ad arrivare alla base. Notevole anche la realizzazione tecnica in grado di restituire un'esperienza fluida in qualsiasi situazione di gioco e che non prevede, oltre al caricamento iniziale, nessun'altra interruzione. Solo nel Toybox abbiamo assistito a qualche calo del framerate, ma nulla che inficiasse l'esperienza.

Notevole anche il lavoro di adattamento di tutte queste svariate licenze ad uno stile personale del gioco, in grado di avere una propria fisionomia pur rimanendo assolutamente riconoscibile con l'ispirazione originale. Pensate che è persino possibile distinguere Jack Sparrow da Tonto! Strepitose le musiche, ma c'era da aspettarselo dato che prendono in prestito alcuni tra i più famosi arrangiamenti delle diverse pellicole.

In definitiva Disney Infinity è un buon inizio e uno dei videogiochi che meglio hanno saputo catturare la magia della casa di Topolino negli ultimi anni. Un modello economico troppo aggressivo e una politica delle licenze un po' troppo restrittiva limitano però le potenzialità di un prodotto che, oltre ai divertenti playset, presenta un profondo editor col quale pasticciare in compagnia di qualche amico, ricreando mondi da favola con i tanti strumenti a disposizione.

Se la community di gioco prenderà piede potreste trovarvi tra le mani un prodotto quasi infinito, altrimenti vi rimarrà 'solo' un'ottima base nella quale incastonare i playset delle vostre licenze Disney preferite.

7 / 10

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Disney Infinity

iOS, PS3, Xbox 360, Nintendo Wii U, Nintendo Wii, PC, Nintendo 3DS

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A proposito dell'autore
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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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