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Dragon Age: Inquisition - preview

Il riscatto di BioWare?

La saga di Dragon Age ha avuto un ciclo vitale particolarmente deludente per chi dalla serie BioWare si aspettava un'evoluzione simile a quella del mai troppo osannato Baldur's Gate.

Dopo un primo episodio acclamato in particolar modo nella sua versione PC (quella console era nettamente inferiore sotto molti punti di vista), lo sviluppatore ha sorpreso tutti con un Dragon Age 2 estremamente votato all'azione e, soprattutto, caratterizzato da poche ambientazioni e da una serie di mancanze che i fan dei GDR non sono riusciti a perdonare.

Con Dragon Age: Inquisition, a quanto pare, BioWare è intenzionata a lasciarsi alle spalle il passo falso del secondo capitolo della serie, tornando a un'impostazione più aperta e garantendo un approccio maggiormente legato agli elementi tradizionali di GDR occidentali.

La caratterizzazione del protagonista influenzerà l'opinione degli NPC nei suoi confronti seguendo pregiudizi e opinioni.

Lo sviluppo viene ancora oggi portato avanti tenendo in considerazione gli innumerevoli feedback dei giocatori che, con una costanza incredibile, hanno continuato a martellare i forum e le pagine ufficiali di BioWare per assicurarsi che il futuro della serie non continuasse a percorrere l'anonima strada verso l'azione a tutti i costi.

Cosa dobbiamo aspettarci da Dragon Age 3, quindi? La prima buona notizia riguarda la gestione separata della versione PC e di quelle per console. Il team di sviluppo ha infatti assicurato che l'edizione per computer sarà ottimizzata per sfruttare al meglio le risorse della piattaforma in questione, per la gioia dei puristi.

"L'uso del Frostbite 3 ha permesso di realizzare ambientazioni vaste e ricche di dettagli"

L'uso del Frostbite 3 ha permesso al team di realizzare ambientazioni vaste e ricche di dettagli, mantenendo intatta anche la possibilità, caratteristica del motore di EA, di distruggere diversi elementi degli scenari.

Le creature più pericolose verranno sparse per il mondo per guidare in modo poco invasivo il cammino del giocatore.

E sarà proprio con le ambientazioni che gli sviluppatori punteranno a segnare il primo importante passo avanti rispetto a Dragon Age 2. Nel nuovo episodio, infatti, i luoghi da visitare saranno molti, garantiranno una certa varietà e verranno sparsi all'interno di un open world vasto e tutto da esplorare.

Stando alle ultime informazioni la mappa dovrebbe estendersi da Ferelden a Orlais e potrà essere percorsa montando cavalcature di vario genere che renderanno i viaggi meno tediosi. Per la gioia di chi ama l'esplorazione "onesta", poi, nel mondo di gioco verranno distribuite creature più o meno temibili in modo da guidare con naturalezza il cammino dei giocatori verso gli elementi narrativi, semplicemente puntando sul buon senso degli utenti e sul loro desiderio di sopravvivere.

"La mappa dovrebbe estendersi da Ferelden a Orlais e potrà essere percorsa montando cavalcature di vario genere"

Il protagonista del gioco sarà l'Inquisitore, personaggio che sarà caratterizzato da una voce scelta dai programmatori ma che, per il resto, potrà essere personalizzato in completa libertà dai giocatori, in modo da rendere l'esperienza più coinvolgente e aumentare l'immedesimazione.

Molte delle informazioni di Dragon Age: Inquisition arrivano da Game Informer, ma la Gamescom è dietro l'angolo!

Sarà poi presente l'immancabile Skill Tree che permetterà di plasmare l'eroe di turno in base ai propri gusti e alle proprie necessità. La stessa profondità verrà riservata anche al crafting degli oggetti, che a quanto pare garantirà la possibilità di realizzare creazioni uniche impossibili da reperire normalmente all'interno del gioco.

Tutto questo potrà essere sfruttato durante i combattimenti che, secondo le dichiarazioni del team, si muoveranno lungo schemi più tattici di quelli visti in Dragon Age 2 senza però rinunciare alla rapidità che aveva caratterizzato l'ultimo episodio della serie.

"Elemento chiave della storia sarà la religione"

Il cuore dell'esperienza, comunque, sarà l'elemento narrativo e a quanto pare BioWare si sta impegnando al massimo per dare vita a un'avventura che meriti di essere giocata e vissuta fino in fondo.

Quello di Morrigan è un ritorno molto gradito ai fan della serie.

Elemento chiave della storia sarà la religione, all'interno del territorio di Thedas flagellato per l'appunto dal violento conflitto tra maghi e credenti. A seconda della razza scelta dal giocatore molti elementi potranno cambiare drasticamente, visto che ogni razza sarà caratterizzata da preconcetti diversi, finendo col reagire in modo specifico alle origini e alle caratteristiche del protagonista.

L'eroe principale, in quanto Inquisitore, sarà alla guida della fazione dell'Inquisizione e dovrà lavorare sodo per far crescere ed evolvere l'organizzazione combattendo contro la drammatica invasione di demoni scatenatasi nel mondo di gioco.

"I dialoghi, a quanto pare, porteranno a conseguenze molto diverse a seconda delle scelte effettuate"

L'ultima buona notizia riguarda i dialoghi che, a quanto pare, porteranno a conseguenze molto diverse a seconda delle scelte effettuate dai giocatori. In alcuni casi, per esempio, in base alle risposte date ci potranno essere ripercussioni importanti su intere zone del mondo, un po' come accadeva in Fallout 3 quando si doveva scegliere se nuclearizzare o meno una città.

Scopriamo con questo trailer il mondo oscuro di Dragon Age: Inquisition.

Le notizie trapelate finora lasciano ben sperare e mostrano l'evidente desiderio di BioWare di imparare dai propri errori. A questo punto non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti che arriveranno proprio all'imminente Gamescom di Colonia.

L'uscita di Dragon Age: Inquisition è prevista per la fine del 2014 su PC, PS3, Xbox 360, PS4 e Xbox One.