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Dragon Ball FighterZ - prova

Il sogno di ogni fan?

Parigi - Mancano ormai poche settimane e finalmente Dragon Ball FighterZ arriverà nei negozi. Non lo nascondiamo, le aspettative sono altissime. Sin dalla prima apparizione, infatti, il nuovo picchiaduro ispirato all'opera di Akira Toriyama ha immediatamente stupito per la capacità di essere uno dei titoli più fedeli e spettacolari, perlomeno dal punto di vista estetico, a questo celebre manga.

Non solo Goku e soci sono una riproduzione perfetta di quelli visti in televisione o al cinema, ma combattono anche nello stesso modo, alternando spettacolari combinazioni di calci e pugni con onde energetiche dalla potenza senza pari. Il tutto è condito dal doppiaggio originale, che darà ai fan un ulteriore motivo di giubilo, e dall'Anime Music Pack, un DLC a pagamento che aggiungerà le sigle originali alle musiche presenti nel gioco.

Tutto questo, però, lo si è già visto, a partire dai primissimi picchiaduro usciti per Super Nintendo o PC Engine qualche decina di anni fa. La differenza con il passato è che tutta questa spettacolarità è ora messa al servizio di un gameplay accessibile ma al tempo stesso profondo, capace di divertire e dare l'impressione di essere padroneggiabile già dopo pochi istanti, ma che non smette di stupire dopo tante ore, quando ci accorgeremo che esiste un substrato di mosse e contromosse in grado di dare, alle mani esperte che sapranno maneggiarle, opzioni tattiche aggiuntive sia in attacco che in difesa.

L'avere match 3 contro 3 aggiunge uno strato di profondità ad ogni incontro davvero invidiabile.

Questo perché Arc System Works, allo stato attuale uno degli sviluppatori più talentuosi del settore, è riuscita a sintetizzare tutto quello che è necessario avere in un picchiaduro dalle ambizioni competitive in un prodotto dai comandi apparentemente semplici. Dragon Ball FighterZ sembra infatti richiedere più una conoscenza approfondita delle meccaniche di gioco e degli ottimi riflessi, che non delle dita da pianista capaci d'inanellare complesse combinazioni di tasti.

Un altro punto sul quale Arc System Works ha lavorato alacremente è la caratterizzazione dei personaggi. Non tanto dal punto estetico, visto che per ottenere risultati eccellenti è bastato pescare a piene mani dalla decennale storia di Dragon Ball, ma da quello del modo di utilizzarli in battaglia. Ci sono combattenti più classici e accessibili, veloci da usare, potenti, ma prevedibili come Goku e altri, come per esempio Beerus, più variegati e imprevedibili, che se utilizzati correttamente diventano una spina nel fianco.

Particolarmente divertente è la scelta di aver inserito Ginew, dato che il suo potere speciale è quello di poter sostituire il suo corpo con quello di un avversario, cosa che ci consentirà di rubare il personaggio controllato dal rivale e sfruttarlo per batterlo, o per semplicemente togliergli la sua punta di diamante.

Le mosse speciali sono accompagnate da spettacolari sequenze animate in grado di sottolineare tutta la distruttiva potenza di questi colpi.

Il fatto di doverne scegliere tre e di poterli alternare liberamente sullo schermo aumenta in maniera esponenziale le strategie possibili e rende gli incontri più bilanciati una guerra di logoramento, più che uno scontro tra titani. ll bello è che si potranno scambiare due lottatori nel bel mezzo di una combo e si potrà persino forzare l'avversario ad alternare il protagonista controllato, così da costruirsi la possibilità di dare il colpo di grazia ad lottatore ritirato a riprendere fiato.

Questo perché i personaggi in "panchina" recupereranno lentamente la salute, rendendo vani gli attacchi subiti nel caso in cui abbia sufficiente tempo per riposarsi. A rendere ancora più complessa la situazione ci sono personaggi come Crilin capaci di curare i compagni. Il risultato finale è un gioco dalle molteplici sfaccettature, che potrebbe riuscire nel complesso obiettivo di unire la scena competitiva e un'utenza più casuale, molto probabilmente attratta più dalla forza della licenza o dalla bellezza della grafica che dalla profondità delle meccaniche di lotta.

Per queste persone Arc System Works ha pensato ad una modalità storia completamente originale, che ci chiederà di accompagnare Goku e soci nelle più celebri location del manga, per cercare di capire chi ha sviluppato il misterioso virus che sta attaccando i più forti lottatori al mondo, rubando loro le forze e creando dei cloni malvagi che hanno infestato il pianeta.

Non mancheranno i protagonisti della recentissima serie di Dragon Ball Super.

Questa "scusa" servirà per presentare tutti i personaggi inseriti nel gioco, per insegnare le tecniche di lotta principali, oltre che per creare le premesse per alcune battaglie spettacolari, che vedono i Sayan coalizzarsi per combattere un terzetto formato dai nemici più potenti e famosi di tutta la serie.

A completare il pacchetto arrivano una modalità arcade piuttosto interessante formata da percorsi alternativ, nella quale non occorre semplicemente vincere un determinato numero di incontri consecutivi. Il bivio che sarà scelto sarà determinato dal punteggio ottenuto durante la battaglia. Solo attraverso vittorie schiaccianti sarà possibile ottenere il finale migliore. In alternativa, dovremo accontentarci di uno di quelli alternativi.

Non mancherà la possibilità di sfidare altri giocatori, online e offline, e quella di allenarsi per imparare a padroneggiare al meglio ogni personaggio. Il tutto è cucito assieme da un simpatico hub nel quale il nostro alter ego, rigorosamente una versione super deformed delle principali razze di gioco, si muoverà liberamente interagendo con gli altri giocatori.

Yamcha, nonostante la sua forza sia irrilevante se comparata a quella degli altri personaggi, sarà uno dei combattenti disponibili e venderà cara la pellaccia.

Allo stato attuale, dunque, Dragon Ball FighterZ sembra essere tutto quello che i fan di Toriyama stanno aspettando da decenni: un picchiaduro spettacolare, profondo e divertente con i guerrieri Z come protagonisti. Bandai Namco e Arc System Works sembrano avere tutte le carte in regola per creare il gioco definitivo, ma solo il 26 gennaio sapremo se avranno fatto un centro perfetto.

Coloro che avranno effettuato il pre-order potranno smorzare l'attesa partecipando alla seconda sessione di beta programmata per il 13 di gennaio. Due giorni dopo tutti potranno accedere ai server sia su Xbox One sia su PS4.