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Dungeon Siege III

Obsidian alla prova della verità.

Sin da quando ero bambino sono sempre stato un grandissimo appassionato dei cosiddetti dungeon crawler e, nonostante siano ormai passati parecchi anni dai tempi in cui ero solo un simpatico bambino riccioluto, il mio interesse per questa particolare tipologia di prodotti non è affatto diminuito.

Giochi come Baldur's Gate: Dark Alliance e Diablo hanno infatti caratterizzato la mia adolescenza, ed è dunque inutile dirvi che, sin dal suo primissimo annuncio, Dungeon Siege III ha suscitato in me un grande, grandissimo interesse, perché in fin dei conti prometteva tutto ciò che un appassionato della categoria possa desiderare. Parlo di un gameplay solido, numerose variabili narrative e di progressione, una quantità pressoché infinita di oggetti ed equipaggiamenti e, cosa ancor più importante, un multiplayer in grado di permettere una rapida ed efficace condivisione dell'esperienza.

Alla luce di tali premesse era dunque lecito aspettarsi che Obsidian sfornasse un vero e proprio capolavoro, ma è andata davvero così? Non dovete far altro che continuare a leggere per scoprirlo!

In singleplayer sarà fondamentale migliorare l'equipaggiamento dei compagni affinché garantiscano il giusto supporto.
In qualsiasi momento è possibile tramutare in oro qualsiasi oggetto nel proprio inventario.

La premessa narrativa, in perfetto stile fantasy, è molto semplice: il Regno di Ehb, un tempo rigoglioso e fiorente, è ora dilaniato da una rivoluzione che ha messo il popolo, guidato da Jeyne Kassynder, contro la 10° Legione, ovvero quello stesso gruppo di nobili legionari che in passato fondarono e difesero il regno a costo della loro stessa vita.

I legionari, in passato amati e rispettati, dopo essere stati accusati ingiustamente di aver assassinato il regnante sono ora esuli di un impero morente e perseguitati in ogni dove, ma sebbene i loro ranghi siano stati assottigliati i pochi superstiti rimasti, capeggiati dal Venerabile Odo, sono riusciti a riorganizzarsi e a fondare una resistenza armata, di cui voi stessi farete parte!

Scegliendo tra quattro discendenti della Legione, il vostro obiettivo sarà infatti riportare la Legione ai suoi vecchi splendori e, contrastando la malefica Kassynder, garantire la pace in tutto il regno.

All'inizio della vostra avventura potrete scegliere fra i seguenti "figli della legione": Lucas Montbarron, un valoroso spadaccino, figlio del vecchio Gran Maestro della Legione nonché ultimo discendente della stirpe, esperto con spada e scudo o spada a due mani. Anjali, un archon, ovvero un leggendario spirito del fuoco di origini sconosciute, cresciuta dalla Legione, in grado di passare liberamente dalla forma umana a un'incarnazione vivente dell'elemento del fuoco; Reinhart Manx, discendente di una lunga stirpe di maghi della legione, capace di padroneggiare la magia arcana ed entropica e di scatenare potentissimi attacchi ad area; e infine Katarina, figlia illegittima di Hugh Montbarron, nonché strega lescanzi, una guerriera da distanza esperta nella magia e soprattutto nelle armi da fuoco.

Come prevedibile i quattro personaggi evidenziano profonde differenze, oltre che potenzialità uniche, e ciò vuol dire che scegliendo un determinato eroe ci si ritroverà "costretti" ad affrontare l'avventura con un approccio del tutto inedito. Ipotizzando ad esempio che siate abituati a ricoprire il ruolo di tank, Lucas sarà per voi una scelta obbligata, ma nel caso in cui foste più inclini a restarvene nelle retrovie, Reinhart, grazie alle sue potentissime magie e alla scarsa resistenza fisica, sarà senz'altro il personaggio più giusto per voi.

Il trailer di lancio.

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Dungeon Siege III

PS3, Xbox 360, PC

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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