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God of War III

Una dimostrazione di forza.

Afferro il pad con ferino entusiasmo e mi rendo conto che c'è qualcosa di strano nel volto di Kratos. Lo si capisce sin dall'inizio, quando ancora ci si trova nei menù della demo in febbrile attesa di massacrare qualsiasi cosa si pari davanti. C'è ancora più cattiveria nel volto di Kratos, una strana follia evidenziata dalle cicatrici di mille battaglie. Persino il suo guardarsi attorno con aria infastidita è già indicativo della sua furiosa inquietudine, che potrà trovare sfogo solo nella suprema vendetta nei confronti degli dei dell'Olimpo.

God of War III riprende esattamente da dove si era interrotto il capitolo precedente, con un Kratos alleatosi ai Titani e pronto a raggiungere la dimora degli dei con intenti decisamente poco amichevoli. I primi scontri con i nemici servono subito a mettere a proprio agio il giocatore. I ragazzi di Santa Monica sono stati chiarissimi su questo punto: questo inedito terzo episodio sarà più vasto, più cattivo e più cruento che mai, ma nulla che possa rappresentare seiamente uno stravolgimento della struttura di base. Potete quindi aspettarvi gradite aggiunte al solido, strabiliante gameplay cui siamo abituati, ma non aspettatevi nulla di radicale.

I più maliziosi potrebbero dire che si tratta di un GoW 2 in HD ma, seppure comprensibile, un commento del genere svilirebbe inutilmente un prodotto dotato come pochi di personalità e di meccaniche talmente collaudate da risultare vincenti nonostante l'evidente reiterazione. Se da un lato abbiamo un gameplay che essenzialmente è rimasto immutato, dall'altro non possiamo che prendere atto di alcune interessanti novità introdotte in questo primo episodio next-gen.

Il gore inannzitutto, qui portato all'estremo con litri di sangue che schizzano ovunque e budella che flaccidamente fuoriescono dagli stomaci dei nemici, senza tener conto della enorme quantità di arti mozzati disseminati sul campo di battaglia e delle truculente operazioni chirurgiche eseguite a suon di lame roventi. Kratos è una furia distruttiva impareggiabile, e sembra colto da una frenesia animalesca quando arriva ad agganciare i nemici in lontananza per attirarli a sé con prese implacabili.

Il nuovo armamentario ci consentirà di sfoggiare mosse sempre più crudeli e fantasiose.

Alla genuina manifestazione della uber-violenza, si affianca adesso una maggiore velocità di esecuzione. I comandi rispondono in maniera perfetta e il pad sembra quasi diventare una naturale estensione delle nostre mani. Ciò facilita sia gli attachi in mischia sia gli scontri contro i nemici più grossi e pesanti. Gli avversari non esiteranno a lanciarsi in gruppo sommergendo Kratos, ma basterà andare di button smashing per tirare fuori la forza sovrumana del nostro personaggio e far confluire il tutto in un'esplosione tanto violenta quanto coreografica.

Kratos sarà inoltre dotato delle ali di Icaro, che gli permetteranno di planare e raggiungere senza difficoltà postazioni altrimenti irragiungibili. In altri casi, si potrà comunque prendere al volo una delle nauseabonde arpie che volteggiano sopra di noi, infilzandole con le lame e avanzando verso i luoghi più distanti incitando la bestiaccia con una serie di coltellate al ventre. Violenza gratuita? Certamente sì, ma diligentemente adeguata al contesto e al personaggio che la mette in pratica.

Centauri, Chimere e Ciclopi subiranno senza esclusione di colpi la ferocia delle vostre tecniche, tra Lame del Caos che spazzano il terreno e i guanti Cestus che colpiscono duro e senza alcuna pietà. I combatimenti saranno ancora una volta inframmezzati da quick time events creati ad hoc per rendere ancor più spietata l'esecuzione di mosse e attacchi finali. Tramite uno dei tanti QTE avrempo anche modo di cavalcare i Ciclopi e usare la loro forza bruta a nostro vantaggio, prima di abbandonarli al loro triste destino.

Graficamente non c'è nulla da eccepire. Il comparto tecnico di God of War 3 rimane maestoso e potente come aupicato in precedenza, anche se eventuali paragoni con la magnificenza esibita in Uncharted 2 sarebbero comunque sconvenienti. Ciò che conta d'altronde è che, alla prova dei fatti, il tutto sia fluido ed evocativo. Le locations non ci sono sembrate così vaste come annunciato a suo tempo dal team di Santa Monica, ma possiamo nonostante tutto ritenerci sodisfatti circa la competenza del level design e della struttura generale delle ambientazioni. I tratti squisitamente ellenici e quel mix di elementi dal sapore infernale ben si sposano con la sete di vendetta del nostro personaggio, che ancora una volta si conferma irresistibile sotto ogni punto di vista. Concludendo, possiamo già affermare di trovarci dinnanzi all'ennesimo capolavoro in esclusiva PS3, e chissà che in sede di recensione non esca fuori qualche gradita sorpresa...(segue faccina ammicante).

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Dario Tomaselli

Contributor

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