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Elgato Light Strip - recensione

Lo stile non è solo questione di monitor, mouse e tastiera.

Quando si tratta di assemblare una postazione da gioco, il gaming non è più solo una questione di funzionalità ma anche di estetica. Negli ultimi anni il design di monitor, mouse, tastiere, case e cuffie è cambiato in modo radicale includendo luci RGB ed altri effetti per rendere gradevole il look della postazione PC. Ci sono aziende, come la tedesca Elgato entrata da qualche anno in orbita Corsair, che stanno iniziando a produrre prodotti specifici per migliorare non solo l'estetica ma anche l'illuminazione più in generale degli ambienti. Il prodotto che vediamo oggi, la Light Strip è proprio uno di questi.

Si tratta di un dispositivo pensato per chi vuole organizzare con una certa cura la propria postazione di gioco, magari ha problemi di illuminazione ambientale che vuole risolvere con una soluzione originale e stilosa. Stesso discorso per uno streamer che vuole migliorare la qualità del proprio stream e necessita di una soluzione a luce diffusa personalizzabile al massimo. La Light Strip è composta da tre parti separate: la strip vera e propria, la centralina a cui questa è connessa e l'alimentatore da collegare a una qualsiasi presa di corrente. Non ci sono altri collegamenti aggiuntivi visto che la strip è pilotata dalla centralina dotata di una connessione Wi-Fi e a cui ci si può connettere scaricando il software Elgato, il Control Center.

Ecco come si presenta la Light Strip. La capacità di illuminazione è veramente notevole così come i materiali utilizzati.

Il pairing è veramente facile: basta alimentare la strip a una qualsiasi presa di alimentazione e questa attiverà automaticamente il suo Wi-Fi che verrà rilevato automaticamente dal Control Center sul nostro Smartphone. Da questo momento qualsiasi dispositivo mobile dotato di connessione wireless, Android, Mac, Siri o anche PC, potrà controllare la Light Strip. È importante notare che a un singolo device possono essere collegate in simultanea più strip controllandole separatamente o collegandole tra loro per ottenere un effetto sincronizzato. Il software è essenziale ma permette di intervenire sul controllo della strip in modo efficace: si possono selezionare varie tonalità di colore bianco dal più freddo al più caldo a seconda del tono che si vuole dare all'ambiente o anche al nostro volto se siamo streamer.

Altrimenti ci si sposta sul colore e in questo caso è possibile andare a impostare tra sedici milioni di diverse colorazioni e con una potenza fino a 2000 lumen impostando lo slider della luminosità. Dall'applicazione è anche possibile impostare fino a sei combinazioni di tonalità di colore e di luminosità predefinite per richiamarle facilmente con un singolo clic dell'applicazione. Per finire, è presente ben visibile il tasto di accensione che con rapido clic permette di spegnere la strip. Non sono presenti controlli di illuminazione con effetti particolari simili a quelli presenti nei mouse o tastiere di ultima generazione: sicuramente una scelta da parte di Elgato che intende questa Light Strip come un dispositivo di illuminazione ambientale e non come un complemento a tema natalizio, una scelta che ci sentiamo di condividere.

Sotto i bordi di un tavolo è il posizionamento perfetto per un prodotto di questo genere. L'effetto, se ben combinato con l'illuminazione naturale, può essere spettacolare.

Dal punto di vista della comodità del controllo, non c'è veramente molto da dire se non che installazione, accensione e gestione della colorazione sono assolutamente alla portata di tutti in pochi minuti con pochissimi clic. Gli accorgimenti maggiori devono andare sicuramente nel montaggio e qui c'è qualche limitazione di cui si deve necessariamente tenere conto. La qualità costruttiva della strip è eccellente: tutti i led e i conduttori sono annegati in una pellicola di gomma trasparente di alta qualità che li protegge da urti ma garantisce una trasparenza perfetta e anche una grande flessibilità nel girare intorno agli angoli, ma non di ruotare di 90° verso l'alto o verso il basso. Prima di posizionarla occorre pensare a superfici lisce e senza rotazioni che possano torcere il cavo. La Light Strip è lunga due metri e nella parte posteriore è caratterizzata da un adesivo di ottima qualità che ovviamente dà il meglio se utilizzato su superfici perfettamente lisce come tavoli moderni, vetro o metallo.

Due metri sono più che sufficienti a illuminare una postazione gaming ma occorre grande attenzione nel posizionamento e si devono tenere in conto alcune limitazioni: questa Light Strip infatti si collega all'alimentatore solo da un lato e l'eventuale eccedenza deve essere tagliata in punti precisi (ben segnalati sulla strip peraltro) e non può essere riutilizzata perché l'alimentatore nella confezione è uno soltanto e non è possibile giuntare la strip eccedente. In questo senso, all'interno della confezione sarebbe stato molto utile trovare qualche giunto ad angolo o comunque flessibile che avrebbe dato molta più libertà nel pianificare l'installazione facendo seguire alla strip i contorni di un monitor o di un mobile nelle sue parti angolari.

La Light Strip si gestisce facilmente tramite smartphone usando l'Elgato Control Center...

Oltre a questo, sarebbe stato sicuramente gradevole, e utile per riutilizzi futuri, dare la possibilità all'utente di decidere quali led della strip attivare e quali lasciare spenti per evitare di essere costretti a tagliarla per poi pentirsene in un secondo momento dovuto a un cambio di configurazione della propria postazione o a un trasloco. Allo stesso modo se pianificate illuminazione molto ampia è necessario acquistarne una seconda con un costo aggiuntivo non indifferente.

Il secondo accorgimento da tenere in considerazione riguarda l'estetica ma questo vale per tutti i prodotti simili a questo: la Elgato Light Strip è pensata per essere montata lontano da occhi indiscreti: la luce che deve diffondere, per ottenere l'effetto migliore, deve essere indiretta ovvero spandersi su una parete o a terra. Questo perché i singoli led sono ben visibili e installarli a vista non è il massimo dal punto di vista estetico. Pianificate quindi con attenzione il montaggio prima di effettuare l'acquisto pensando al fatto che questo prodotto specifico dà sicuramente il meglio di sé in un contesto lineare come un mobile o il bordo di un tavolo molto lungo senza particolari deviazioni di percorso.

In definitiva questa Elgato Light Strip è una aggiunta interessante, e praticamente inevitabile visti i trend, al catalogo dell'azienda tedesca dedicato all'illuminazione ambientale. Costruttivamente è indubbiamente un prodotto di qualità destinato a durare nel tempo, soprattutto per come la parte elettronica è stata incapsulata in una gommatura di alto livello. Buono anche il software a corredo che permette un'elevata capacità di personalizzazione degli effetti, magari in concomitanza con altre strip gemelle.

...ma la compatibilità è garantita anche con i vari Stream Deck, sempre di Elgato.

Ma il vero valore aggiunto è la grande luminosità, e la possibilità di pilotare la tonalità del bianco o del colore in moltissimi modi: si tratta di un dispositivo di illuminazione con possibilità nettamente superiori a quelle delle normali strip alimentate via USB. Se siete degli streamer, è da prendere in considerazione l'ipotesi di connettere il tutto allo Stream Deck di Elgato per comodità di utilizzo e gestione: rimane il fatto che anche un semplice smartphone, tablet, PC o anche Siri, è perfettamente in grado di pilotare il sistema d'illuminazione.

L'unico vero difetto di questo prodotto riguarda la scarsa flessibilità della strip intesa come possibilità di gestire percorsi di illuminazione diversi da una striscia luminosa orizzontale. È vero che è possibile tagliarla, ma si perde la possibilità di utilizzarla in tutta la lunghezza: degli adattatori angolari o flessibili a 6pin direttamente nella confezione avrebbero fatto una notevole differenza, evitando agli utenti di rivolgersi a prodotti aftermarket che comportano un acquisto aggiuntivo che andrebbe ad aggiungersi a una spesa iniziale iniziale non elevatissima ma comunque degna di nota.

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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