F1 2010

"Se si osservano giochi come Forza, GT o alcuni dei più popolari titoli votati al multiplayer, è facile notare come vi sia molto più tempo per frenare o semplicemente reagire, rispetto a quanto accade in F1 2010 dove le auto vanno così velocemente", ha dichiarato Stephen Hood, Chief Game Designer del prodotto. "F1 è molto più rapido ma nonostante ciò stiamo cercando di rendere la gestione delle auto più consistente in modo da favorire la loro padronanza. Desideriamo che una volta presa coscienza del modello di guida i giocatori siano in grado di spingere le auto al limite, magari forzando qualche curva di tanto in tanto. Stiamo lavorando duro al momento e credo che i risultati siano davvero promettenti".

Paul Jeal, Senior Producer del gioco, ha poi giustamente aggiunto che molti racing hanno puntato troppo sul modello di guida a discapito dell'IA, e questo non sembra affatto il caso di F1 2010. Il titolo propone infatti avversari combattivi e molto reattivi, meno propensi a rischiare di rovinare la propria auto per effettuare un semplice sorpasso. Come se questo non fosse già abbastanza, ogni pilota agirà in maniera consona alla propria controparte reale, evidenziandone ogni limite o abilità; alcuni, ad esempio, potrebbero eccellere sul bagnato, mentre altri essere assolutamente imprendibili durante le partenze.

Visto il recente blocco ai rifornimenti di carburante, la chiave del successo starà inoltre tutta nelle gomme. La superficie dei tracciati è infatti dinamica tanto sull'asciutto quanto sul bagnato, evidenziando in maniera sempre più significativa con il passare del tempo le traiettorie ideali da seguire per spingere la propria auto al massimo (e ciò vuol dire che il resto del tracciato risulterà decisamente più ostico giro dopo giro).

Alla luce dell'attuale incertezza riguardo alla line-up ufficiale per la stagione 2010, il numero delle auto e dei tracciati presenti nel gioco deve essere ancora confermato, ciononostante ogni modalità si prospetta estremamente interessante. Se tutto dovesse andare come previsto vi saranno 26 vetture suddivise per 13 scuderie, ma per ciò che concerne il multiplayer il numero sarà dimezzato (ogni giocatore occuperà lo "slot" di un'intera scuderia). L'aspetto più interessante starà però negli obiettivi dinamici che, tanto in single quanto in multi, saranno legati alle potenzialità dell'auto utilizzata.

"Guidando una Lotus in multiplayer, ad esempio, non vi sarà chiesto di vincere ogni gara, ma dovrete cercare di completare una serie di obiettivi consoni alla vostra vettura, come ad esempio arrivare tra i primi tre o i primi cinque", ha dichiarato Hood. "Vi saranno sempre degli obiettivi non strettamente legati alle vittorie finali".

Il sistema degli obiettivi dinamici avrà però un impatto molto più significativo sul single player. La modalità carriera proporrà infatti tre varianti: tre, cinque o sette stagioni, tutte incentrate ovviamente sulla vittoria del titolo mondiale. Scegliendo l'opzione più breve si avrà la possibilità di cominciare subito con una squadra di vertice, mentre optando per un'esperienza più duratura sarà necessario partire dal basso, ovvero con una delle tre nuove scuderie (Lotus, Virgin o HRT).

Sebbene, come detto, l'obiettivo principale sia quello di conquistare il campionato, nelle prime fasi di gioco tutto potrebbe ruotare sul raggiungimento del secondo round di qualificazioni o sul semplice completamento di una gara.

Con il passare del tempo si potrà poi decidere di cambiare scuderia, accettando magari la "corte" di team più blasonati, o di restare con il proprio gruppo iniziale, nel tentativo di portarlo prima o poi sul tetto del mondo.