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Far Cry 5: Hours of Darkness DLC - recensione

Far Cry 5 fa un salto, molto veloce, in Vietnam.

Far Cry 5 ha fatto molto parlare di sé. Quando in un settore un prodotto genera discussioni che trascendono dal valore tecnico intrinseco per spaziare a tematiche di genere politico e sociale vuol dire, probabilmente, che il medium sta maturando e, soprattutto, che sta entrando stabilimente nella cultura popolare. Nello specifico, Far Cry 5 ha generato discussioni riguardo al suo, presunto, scarso impegno nel trattare il tema che utilizza per dare un contesto alle sue dinamiche di gameplay.

Le critiche sono state a tratti anche feroci (ma solo parzialmente penalizzanti nelle recensioni), ma Ubisoft si è probabilmente comportata esattamente come ci si attenderebbe da un colosso del genere: risposte incentrate sul valore tecnico e di gameplay e poca partecipazione alle polemiche. Far Cry 5 alla fine è un videogioco che si prende poco sul serio e la tematizzazione scelta è più una parodia che una presa di posizione; 'peccato' dicono alcuni commentatori, dimenticando che una scelta diversa avrebbe diviso il pubblico, prodotto polarizzazioni e, probabilmente, danneggiato le vendite.

Hours of Darkness è il primo DLC di Far Cry 5 e l'ambientazione scelta prosegue nell'idea di toccare temi forti, soprattutto per il popolo americano. Questa volta è il turno del Vietnam, la prima, e unica, guerra persa dagli Stati Uniti con un enorme sacrificio di vite americane (circa 60,000 morti), una divisione sociale interna che ancora si sente e un disastro di politica estera di enormi proporzioni (senza contare le pessime prove offerte da due presidenti USA in carica, Johnson e Nixon).

I tunnel di Vietcong e NVA sono caratteristici ma ben poco minacciosi, un po' come tutto il resto dello scenario di Hours of Darkness.

Ma niente di tutto questo compare in Hours of Darkness, un DLC che offre un nuovo piccolo mondo sandbox ai giocatori condendolo con un tema che è più sottile della trama di Rambo (che qualche messaggio alla fine lo metteva sul piatto della discussione).

Il giocatore veste i panni di un soldato americano disperso dietro le linee nemiche; la storia è raccontata tramite sequenze di fumetti, niente computer grafica, una scelta interessante che contribuisce a dare un sapore peculiare a questo DLC. La vostra situazione è apparentemente disperata visto che tra voi e la salvezza (rappresentata da un punto di estrazione tramite gli iconici elicotteri Huey dell'epoca) ci sono chilometri di giungla inesplorata e densamente popolata di nemici. Tra voi e la salvezza ci sono anche obiettivi secondari proposti come 'challenge'. Il salvataggio di tre compagni catturati è il più importante (visto che i compagni vi aiuteranno, come succede nel gioco originale) ma vi sono anche villaggi da liberare, oggetti da recuperare e luogotenenti nemici da assassinare. Dimenticavo, ci sono anche batterie contraeree da distruggere per poter disporre di raid aerei che vi aiutino a sfoltire le minacce più consistenti.

Ora, la mappa è avvolta in una nebbia che attende la vostra esplorazione per scomparire e i menù interni funzionano esattamente come in Far Cry 5, ad eccezione degli skill che in questo DLC sono stati completamente rimossi per dare spazio a un sistema diverso. In pratica si tratta di skill legati pressoché esclusivamente allo stealth che si attivano nel momento in cui si performano kill senza allertare i nemici circostanti. Non è presente alcuna possibilità di crescita del personaggio, né alcuno sblocco di nuove abilità. Il nuovo sistema di skill viene introdotto subito all'inizio del gioco in maniera veloce e intuitiva, funziona bene, è intuitivo ma è poco determinante nell'azione vera e propria e ve ne dimenticherete presto.

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Il gameplay di Hours of Darkness ripercorre quello del gioco originale. Vi ritroverete quindi presto a esplorare la mappa, cercare i punti di interesse e compiere le missioni eliminando i nemici ed esplorando le locazioni. Lo scenario è un continuum di vegetazione decisamente rigogliosa punteggiata da sparuti villaggi, risaie e tunnel abitati da vietcong. A prima vista si resta ben impressionati di fronte all'atmosfera cupa e minacciosa (ma allo stesso tempo spettacolare) dello scenario, ma presto ci si accorge che manca il sapore tematico della guerra del Vietnam che abbiamo imparato ad aspettarci da Hollywood. Non ci sono giungle impenetrabili né trappole e i tunnel sono decisamente poco sfruttati e, soprattutto, poco minacciosi. I nemici si aggirano sulla mappa in gruppi sparuti, numericamente esigui e dotati della consueta IA non disastrosa ma ampiamente prevedibile e assolutamente mai sorprendente.

Il gioco incoraggia all'utilizzo dello stealth ma, anche qui, le novità rispetto all'originale sono limitate agli skill di cui abbiamo parlato poco sopra. Se avete giocato il titolo originale estensivamente ci sono poche ragioni, anche sotto questo punto di vista, per giocare Hours of Darkness.

Hours of Darkness ha poche sorprese in serbo (in verità quasi nessuna) e si trasforma presto in una caccia all'ultimo achievement e a completare la lista di challenge proposta.Una delle poche novità interessanti è costituita dal fatto che i soldati americani salvati che si uniscono a voi possono venire uccisi in maniera persistente se non vengono salvati dal giocatore o da altri soldati nel gruppo quando sono a terra feriti. Questo elemento di gameplay aggiunge una preoccupazione in più e mitiga leggermente il livello di difficoltà decisamente risibile dell'intera esperienza.

Cascata e natura rigogliosa, ma tutto avvolto in una tenebra piuttosto lugubre; questo è il Vietnam di Hours of Darkness.

Una volta completato il DLC si sbloccano due modalità aggiuntive, una in cui inventario e salute sono ulteriormente limitati, un'altra in cui l'intera esperienza sembra più simile a un film hollywodiano grazie a più esplosioni, più spazi di inventario e una difficoltà ancora più mitigata. Anche sotto il punto di vista delle modalità aggiuntive Hours of Darkness non soddisfa quindi: aumentare il livello di difficoltà in questo modo è poco divertente... avremmo preferito vedere una IA più aggressiva e magari quantitativamente più presente.

Anche dal punto di vista artistico c'è poco di cui entusiasmarsi. Se lo scenario è ben realizzato (e a tratti spettacolare) non sono stati introdotti altri elementi di un conflitto che ha moltissimi agganci di cultura popolare a cui ispirarsi, dai film alla musica passando per la politica, le storie dei reduci di guerra e in generale tutta la letteratura che è stata creata intorno al dramma del Vietnam.

Insomma, in definitiva, Hours of Darkness svolge il compitino di consegnarci qualche ora di sparatorie aggiuntive condite con una salsa tematica differente, senza alcuna innovazione né idee particolarmente interessanti. Se avete finito il gioco originale e avete ancora voglia di esplorare il sandbox Ubisoft, Hours of Darkness potrebbe essere un acquisto indicato, ma se cercate qualcosa di nuovo e vi siete goduti a sufficienza l'esperienza di Far Cry 5 non troverete in questo DLC nuovi spunti interessanti.

6 / 10