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FIFA 18: Il Viaggio - prova

Il ritorno di Alex Hunter.

A pochi giorni dall'uscita di FIFA 18 abbiamo modo di parlarvi dei primi due capitoli de Il Viaggio, la modalità carriera che ci vedrà impegnati a vestire i panni della giovane promessa del calcio inglese Alex Hunter.

La storia riprende esattamente da dove l'avevamo lasciata lo scorso anno: il giovane calciatore, dopo un'annata fatta di alti e bassi, è riuscito a tornare in prima squadra e a condurre il team alla vittoria della FA Cup, la coppa che suo nonno non era mai riuscito ad aggiungere al proprio palmares.

Per questo motivo tutti i principali team europei hanno cominciato a seguire con interesse la carriera di Alex che si ritrova presto al centro di diversi rumor di mercato. A dir la verità il Viaggio si apre nelle favelas brasiliane, dove Hunter si trova in vacanza con Williams per respirare l'aria e toccare con mano i luoghi che hanno formato campioni come Pelé, Ronaldhino e Roberto Carlos.

Il giovane approfitta dell'occasione per sfidare un terzetto di autoctoni a futsal, una spettacolare variante del calcetto 3 contro 3 che ci fa immaginare come potrebbe essere il prossimo FIFA Street marchiato Frostbite Engine. Dopo qualche rabona e colpo di tacco, per il protagonista giunge il momento di prendere un aereo e andare negli USA, per partecipare a uno di quei ricchissimi tornei che coinvolgono i maggiori team mondali prima dell'inizio dei vari campionati.

Le occasioni per approfondire la storia saranno molteplici e presto Alex farà parte dello star system. Si monterà la testa?

Qui il protagonista sfiderà il Real Madrid di Cristiano Ronaldo, calciatore che si dimostrerà più che benevolo nei confronti di Alex. I Blancos, infatti, sono la squadra preferita del giovane campione, che immediatamente appende la maglietta di CR7 all'interno del suo appartamento come se fosse una reliquia sacra.

Non ci stupiamo dunque che, non appena gli giunge all'orecchio la possibilità di trasferirsi a Madrid, Hunter sia persino disposto a chiedere il trasferimento al suo club, portandolo in rotta di collisione con la tifoseria e la dirigenza. Cosa potrebbe succedere, però, se le voci si rivelassero infondate? È su questo interrogativo che si sviluppa la storia di quest'anno e la speranza di EA di creare un ulteriore motivo per comprare FIFA 18.

Le basi sono le medesime dello scorso hanno: Alex deve darsi da fare sia in campo che durante gli allenamenti per guadagnarsi un posto in squadra, oltre che per raggiungere determinati obiettivi che ci consentiranno di sbloccare nuovi bonus e abilità grazie ai quali personalizzare l'aspetto fisico del protagonista. È questa la principale novità di quest'anno, ovvero la possibilità di creare il nostro Alex sia dal punto di vista estetico, sia da quello tecnico, passando anche attraverso alcune decisioni chiave che influenzeranno la carriera della giovane stella.

Non tutte, però, dato che il canovaccio principale della storia è stato deciso a tavolino da EA Sports. Ogni cosa, quest'anno, è stata confezionata con cura, dalle scene animate, finalmente doppiate in un buon italiano sin dal principio, ai menù e i dialoghi. Quello che manca, però, è un po' di adattabilità nei confronti delle nostre decisioni. Per esempio lo scorso anno avavamo scelto di essere un'ala sinistra e di giocare per il Leicester dei miracoli.

Le comparsate di questa edizione sono decisamente più ricche e fantasiose della passata edizione.

Problema numero uno: il modulo della squadra non prevede le ali e quindi siamo stati sempre schierati come esterno sinistro. Questo ha portato al secondo problema: essendo spesso gli obiettivi legati ai gol segnati, giocare in una posizione più arretrata non semplifica il compito. Inoltre sia che giochiate con il City o con le squadre più scarse della Premier dovrete vincere spesso molte partite senza tregua e concessione alcune, anche se talvolta non sarà così semplice.

Infine, anche quando decideremo di controllare l'intera squadra, non potremo incidere sulla strategia o sull'atteggiamento della stessa, impedendoci in questo modo di risolvere gli eventuali problemi riscontrati durante la partita, come per esempio il modulo o la pressione difensiva.

Così dovremo affidarci troppo spesso agli istinti del nostro team (pace all'anima di Ranieri) per avere la meglio in partita e non sempre la qualità di Hutt e soci si potrebbe rivelare a sufficienza per risalire da un parziale di tre gol.

Il risultato globale è comunque godibile, una sorta di film interattivo nel quale potrete prendere alcune decisioni e partecipare attivamente alle partite, ma come in tutti i film la storia procederà con o senza di voi. Le vicende raccontate diventano però sempre più complesse ed entusiasmanti, le star coinvolte sempre più splendenti e l'impressione di vivere la vita di una giovane promessa del calcio mondiale, nonostante alcuni momenti meno memorabile di altri, è davvero forte.

Una delle principali novità sarà la possibilità di modificare l'aspetto estetico di Alex.

Abbiamo trovato eccellente la scelta di mantenere le voci originali per tutte le guest star del gioco, in modo da apprezzare pienamente la loro partecipazione, anche se fa strano vedere rispondere in italiano a domande fatte in inglese.

Il Viaggio è un buon modo per avvicinarsi al mondo di FIFA 18, oltre che di guadagnare qualche preziosa carta per FUT, l'altro gioiello della corona. I primi due capitoli di Hunter Returns ci forniscono quindi un buon antipasto in attesa della portata principale. Così come questo articolo anticipa la ben più ricca recensione in arrivo nel giro di pochi giorni. Rimanete con noi!

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FIFA 18

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC, Nintendo Switch

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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