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Final Fantasy Explorers - prova

Square Enix fa il verso a Monster Hunter.

Milano - Quando sente il nome di Final Fantasy, l'utente medio drizza automaticamente le antenne. Solo che la serie di Square Enix non sempre è sinonimo di grandi produzioni, filmati cinematografici o toni epici, avendo dato vita anche a videogiochi dalle ambizioni minori, più votati al gameplay e all'avventura cooperativa. Storicamente questi episodi sono legati alle piattaforme di Nintendo, essendo tutti figli o figliocci di Crystal Chronicles, divertente avventura nata su Gamecube nel lontano 2003.

Final Fantasy Explorers appartiene sicuramente a questo filone della celebre serie giapponese. Innanzitutto arriverà in esclusiva su 3DS, e soprattutto è studiato per consentire a quattro persone di viaggiare in compagnia, alla ricerca di tante avventure, sia in locale che attraverso internet.

La struttura di Final Fantasy Explorers è piuttosto semplice e dopo pochi secondi vi getta nel bel mezzo dell'azione. La fonte di ispirazione è chiaramente Monster Hunter, con l'avventura che inizialmente ruota intorno a un piccolo villaggio di nome Libertas, che farà da hub. Da qui potrete gestire il vostro party, l'equipaggiamento o lo sviluppo del personaggio.

Ci sarà anche la possibilità d'interpretare delle leggende.

Al centro del villaggio, oltre ad un enorme cristallo, ci sarà ovviamente anche l'accesso all'isola di Amostra, la terra sulla quale l'Explorer Union ha fondato questo insediamento. Le missioni, anche quelle più semplici, saranno a tempo e solitamente vi chiederanno di raggiungere una zona specifica della mappa dove sconfiggere il nemico di turno, raccogliere degli oggetti o eseguire una specifica combo.

Il sistema di combattimento apparentemente sembra semplice, essendo basato su di un unico tasto per l'attacco, ma in realtà consente di utilizzare fino a 8 abilità contemporaneamente, ognuna legata al tipo di occupazione svolta. Le diverse classi presenti in Final Fantasy Explorers sono ispirate a quelle classiche per la serie, come il Black Mage, il Dragoon o il Monk.

Queste non sono fisse o immutabili, anzi, sono facilmente intercambiabili attraverso i menù di pausa, nonostante determinino il tipo di equipaggiamento che potrete indossare e l'efficacia con determinate abilità. Il mago nero sarà particolarmente abile con le magie d'attacco e le staffe, quello bianco con gli incantesimi di cura, mentre il paladino sarà particolarmente efficace nel resistere ai danni nemici grazie a spada e scudo.

Ognuna di queste abilità, sia magiche che fisiche, consumerà da una parte una barra di energia, dall'altra farà salire un altro indicatore in grado di sbloccare un attacco speciale, anche in questo caso dipendente dalle abilità equipaggiate e la classe interpretata. Ciò vi consentirà di ricevere particolari bonus come una barriera protettiva o un'abilità particolarmente distruttiva. Il bello è che questo indicatore sarà comune a tutta la squadra e dunque tutti i membri del gruppo parteciperanno al suo riempimento, anche se solo uno potrà scegliere quale potere utilizzare. Questo spingerà il gruppo a decidere di volta in volta chi dovrà eseguire la mossa speciale e quale dovrà selezionare, in base alle necessità della squadra o all'andamento dello scontro.

Anche la bella Lightning sentirà l'impulso d'esplorare nuove lande.

Durante le missioni che abbiamo intrapreso non è stato necessario imbastire chissà quale strategia per riportare a Libertas la pellaccia, ma all'interno delle 100 e più ore di gioco promesse dallo sviluppatore non dovrebbero mancare confronti duri e tirati, oltre che la possibilità di utilizzare magie e creature davvero potenti ed esaltanti, come Ifrit o Shiva, due classiche evocazioni di Final Fantasy.

Tornati all'hub di Libertas si potranno utilizzare gli oggetti droppati dai mostri per migliorare l'equipaggiamento o comprarne del nuovo, in modo da essere pronti per l'avventura successiva. Non mancherà un sistema di benedizioni, oltre che la possibilità di comprare nuovi oggetti, abilità o armature.

Come dicevamo Monster Hunter ha chiaramente ispirato Final Fantasy Explorers, dato che anche la crescita e lo sviluppo del personaggio sembrano davvero molto simili a quelli del gioco di Capcom. Il sistema di condivisione della partita, invece, ci è parso molto più veloce e flessibile, perlomeno in locale. Basterà creare una stanza e tutti coloro che sono nel raggio del 3DS potranno entrare e uscire dalla partita liberamente, decidere se seguire la stessa missione del proprietario della sessione e soprattutto potranno tenersi gli eventuali progressi fatti.

Una volta scesi sul campo di battaglia occorrerà fare un po' di pratica coi comandi, non particolarmente intuitivi soprattutto nel caso in cui siate dotati di un 3DS normale o di un 2DS. La telecamera, di base, è controllabile attraverso la croce direzionale con solo la possibilità di riportarla dietro le spalle del vostro avatar o di agganciarla ad un nemico. Le otto abilità che sarà possibile equipaggiare, oltretutto saranno attivabili abbinando uno dei quattro tasti frontali con i dorsali R o L.

Il gioco sarà rigorosamente in tempo reale e rivolto ad un pubblico alla ricerca di un approccio più arcade.

Nel caso in cui vi sia un nemico di dimensioni superiori nelle vicinanze, l'inquadratura s'incollerà direttamente a lui, costringendovi a selezionare su touch screen i nemici più piccoli nel caso in cui siate attaccati da qualcosa di un po' più piccolo. In altre parole i controlli sono piuttosto complessi e richiederanno una discreta manualità per essere padroneggiati.

La nostra dimestichezza col solito Monster Hunter e la familiarità con la console ci hanno comunque permesso di padroneggiare Final Fantasy Explorers abbastanza velocemente, ma talvolta l'esperienza creata da Square Enix ci è sembrata più macchinosa di quanto un gioco apparentemente così approcciabile e leggero dovrebbe essere.

Graficamente, inoltre, il 3DS ha mostrato di meglio, anche nell'ambito della grafica 3D, e ci saremmo aspettati qualche dettaglio in più o maggiore varietà dai diversi scenari. Si salvano solo i mostri più grandi, le evocazioni e i protagonisti, soprattutto quando hanno le fattezze di Cloud, Lightning e soci, piacevoli cammei all'interno del gioco.

Poter solo provare le prime fasi di un prodotto che punta ad entrare in competizione con Monster Hunter, offrendo quintalate di contenuti, non è la situazione ideale, ma questo poco tempo ci è bastato per far emergere sotto la scorza apparentemente molto commestibile di Final Fantasy Explorers uno strato più consistente, forse un po' più duro da digerire ma sicuramente più interessante da esplorare.

L'ultima fatica di Square Enix parte velocemente mettendo di fronte una serie di sfide piuttosto facili, ma le tante possibilità di personalizzazione del personaggio, l'equipaggiamento e la possibilità di combinare diverse abilità, lasciano intuire un respiro dell'esperienza molto più ampio, un gioco nel quale l'utilizzo di tutte le abilità del party non solo sarà benvenuto ma necessario per poter proseguire nell'avventura.

Il poter sfruttare il marchio di Final Fantasy, come il rodato sistema di classi, il bestiario o i tanti agganci al lore di Square Enix fatto di chocobo, Cid ed evocazioni, potrebbe dare a Final Fantasy Explorers quell'appeal in più fare breccia nei vostri cuori. Per poterci passare più tempo non dovremo comunque attendere ancora molto, dato che il gioco arriverà in Europa, in esclusiva per Nintendo 3DS, il prossimo 29 gennaio.

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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