Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Final Fantasy: The 4 Heroes of Light

Il più classico dei classici.

Considerazioni molto simili possono essere fatte anche per il sistema di combattimento, semplice e palesemente pensato per una fascia d'età piuttosto bassa. Ogni personaggio può contare sull'attacco (in mischia o a distanza, a seconda dell'arma equipaggiata) e su una serie di abilità (magiche e non) associate all'equipaggiamento indossato.

In qualsiasi momento, tramite la pressione del tasto X, è possibile attivare la modalità automatica, che in sostanza non fa altro che dare istantaneamente il comando di attacco ai personaggi del party, portando avanti lo scontro senza curarsi di impostare alcun tipo di strategia.

Ovviamente si tratta di un comando il cui utilizzo è consigliabile solo durante gli scontri più semplici, visto che il fatto stesso che l'IA non consideri mai la possibilità di sfruttare un oggetto o un incantesimo di cura, si trasforma in un problema serio contro gli avversari più ostici.

A semplificare ulteriormente la gestione dei combattimenti interviene anche l'assenza di un elemento classico come quello dei punti magia. Gli incantesimi, le tecniche e ogni altra azione, infatti, sono associati a un basilare sistema di punti abilità, che possono essere accumulati lasciando un personaggio in difesa per uno o più turni a seconda delle esigenze.

Quando più di un personaggio alla volta riceve il boost emotivo, è possibile eseguire devastanti attacchi combinati, sia con le armi che con gli incantesimi.

Dopo aver constatato la presenza di un sistema di combattimento tanto semplice, siamo rimasti spiazzati di fronte al livello di difficoltà iniziale, che ci ha visti spesso perdere uno o più personaggi sotto i colpi dei nostri agguerriti avversari.

Superata la parte iniziale del gioco e riuniti i quattro personaggi principali, inoltre, si è rivelato anche l'elemento legato alle corone, veri e propri cappelli magici che possono essere indossati per apprendere nuove abilità. Il sistema ricorda molto da vicino quello degli esper di Final Fantasy VI, che permettevano di imparare nuovi incantesimi se equipaggiati abbastanza a lungo.

Ogni corona può essere potenziata tramite l'applicazione dei gioielli del potere lasciati cadere dai mostri sconfitti, seguendo una configurazione differente per ogni copricapo.

Qualche elemento di spessore, quindi, sembrerebbe esserci, anche se l'impressione generale di trovarsi di fronte a un titolo per bambini resta piuttosto forte.

Dal punto di vista tecnico tutto sembra al posto giusto. I modelli dei personaggi, pur con il tipico stile super deformed, fanno il proprio lavoro grazie a una vasta gamma di espressioni facciali e di animazioni uniche. Il vero punto di forza, comunque, sono le ambientazioni, curate sotto ogni dettaglio e decisamente ben realizzate.

Certo, il design e lo stile sono quanto di più classico si possa trovare in giro, ma camminare accanto a un campo di grano dorato mosso dal vento, mentre in sottofondo si è accompagnati da un gradevole motivetto fantasy, fa sempre un certo effetto.

Final Fantasy: The 4 Heroes of Light, quindi, sembra un titolo valido ma senza particolari slanci, a patto di accettarne fin da subito l'anima da gioco destinato ai più giovani. Non ci rimane che attendere l'uscita del gioco per giudicare l'effettiva qualità di questa fatica Square Enix.