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Fortnite scompare nel nulla e riscrive la storia - editoriale

Epic Games raduna 7 milioni di persone e torna in vetta a tutte le classifiche di engagement.

Come sempre, la storia si ripete. Dopo la pesante riduzione dell'interesse mediatico attorno a Fortnite: Battle Royale, complice l'esordio di un World of Warcraft Classic volenteroso di prendersi le classifiche dell'intrattenimento digitale, Epic Games è tornata con prepotenza al centro del palcoscenico internazionale. E lo ha fatto attraverso un evento, La Fine, che ha polverizzato qualsiasi record mai registrato nei confini del medium, radunando più di 7 milioni di giocatori davanti allo schermo e mandando in tilt colossi come Twitch e YouTube.

Alle ore 20 italiane, infatti, i combattenti impegnati nella battaglia reale si sono trovati di fronte ad uno spettacolo incredibile: un assolo di violino ha scandito il lancio di numerosi missili che, uno dopo l'altro, hanno attraversato i cieli della celebre isola ricordando una folle esibizione delle frecce tricolore, per poi provocare una devastante singolarità che ha finito per inghiottire l'intero mondo virtuale, giocatori compresi.

In questo momento, chiunque si connettesse al client di Fortnite si troverebbe di fronte ai postumi del buco nero, senza poter accedere alle classiche modalità di gioco. In poche parole, il colosso di Epic Games è improvvisamente svanito nel nulla, senza lasciare alcuna traccia. Ma non solo: ciascun canale comunicativo ufficiale del titolo ha eliminato tutti i post social, alimentando ulteriormente l'alone di mistero attorno all'operazione.

Ecco l'evento che ha segnato la fine di FFXIV.

Non è la prima volta che i designer di Epic Games decidono di chiudere col botto la ciclica stagionale del Battle Royale, ma in questo caso ci sono tutti i presupposti per confermare le voci che volevano un "hard reset" del titolo, un preludio per un eventuale Capitolo 2. In ogni caso, si tratta del più maestoso capolavoro comunicativo nella storia del medium, un'iniziativa che ha varcato con un gigantesco balzo il confine del sottobosco di riferimento.

Si tratta di un evento senza precedenti? In realtà no. Il team al lavoro su Final Fantasy XIV sotto il direttivo di Naoki Yoshida, infatti, aveva realizzato qualcosa di molto simile in occasione del reboot risalente al 2013. Una gigantesca meteora si era lentamente infiammata nel cielo per poi, in concomitanza con la chiusura dei server, esplodere in un filmato che metteva in scena il totale annientamento dell'universo di gioco, preparando il terreno per l'imminente versione riveduta e corretta.

Un'iniziativa apprezzabile ma decisamente più contenuta rispetto alle dimensioni del fenomeno Fortnite. Ancora adesso, mentre scriviamo queste righe, milioni di persone si trovano di fronte allo schermo orfane del proprio gioco preferito, osservando la singolarità attraverso le centinaia di migliaia di canali che stanno ininterrottamente monitorando la situazione.

Ed ecco invece l'evento di ieri sera di Fortnite.

La risonanza è stata tale da far registrare record anche nel nostro paese: ieri sera, infatti, il canale Twitch di Giorgio "Pow3R" Calandrelli segnava oltre 70.000 utenti connessi contemporaneamente. È un traguardo senza precedenti quello raggiunto dall'ex professionista di Call of Duty, da tempo punta di diamante nostrana nello shooter di Epic Games. Si tratta di un exploit incredibile per la giovane scena italiana di Twitch, per la prima volta al passo con le controparti francese e tedesca.

Ma il successo riscontrato su scala mondiale ha persino portato al crollo della piattaforma di Amazon, seguita a ruota da YouTube e dai servizi del Playstation Network, tutti destinati a collassare sotto il peso della fama di Fortnite. E pensare che fino ad un paio di settimane fa il titolo di Epic Games stava registrando un calo dei guadagni di oltre il 50% rispetto al 2018, era appena uscito dalla classifica dei trending topics e si trovava ormai ben lontano da quel picco di crescita del 700% risalente all'era di Tyler "Ninja" Blevins.

Vi ricordiamo che, prima della fine dello scorso anno, il videogioco targato Epic stava festeggiando la registrazione dell'utente numero 200.000.000, mentre i profitti generati ammontavano a oltre 3 miliardi di dollari. La società della Carolina del Nord, con il lancio dello store proprietario, aveva raggiunto un valore di oltre 15 miliardi, superando di fatto il PIL di 29 stati.

Bisogna fare i complimenti a Giorgio “Pow3R” Calandrelli, grande professionista da sempre impegnato nella promozione della community italiana, che ieri ha superato i 70mila utenti connessi nel corso della sua diretta.

Solamente la concorrenza spietata che ha caratterizzato il 2019 poteva minare ad una simile posizione di dominanza. Prima Call of Duty di Activision, poi Battlefield di Electronic Arts e infine il fenomeno Apex Legends, hanno tentato invano di sottrarre lo scettro alla coloratissima Battaglia Reale, ma per infliggere un reale colpo destabilizzante è servito l'intervento di WoW Classic, arma con cui Blizzard Entertainment si è assicurata una breve vittoria nella lotta al monopolio dell'intrattenimento.

Eppure, eccoci qui oggi, con Fortnite pronto a campeggiare sulle prime pagine della stampa generalista, ad imporre nuovi record e a sottolineare con prepotenza la straordinaria importanza dell'apparato comunicativo. Ormai il dato legato all'engagement generato dai titoli e alla quantità di persone coinvolte nei fenomeni ha raggiunto una rilevanza incredibile, ed è evidente che questa singola operazione sia destinata a cambiare per sempre il destino di Epic Games.

Del resto, chi poteva immaginare di assistere in diretta alla scomparsa del videogioco più diffuso di tutti i tempi? Il 2019 di Fortnite è stato un anno lungo e faticoso, ma sta per concludersi come meglio non poteva. La Battaglia Reale ha incassato un'incessante scarica di colpi provenienti da tutte le direzioni, per poi ritirarsi all'angolo e rispondere con un singolo diretto, un destro abbastanza potente da annichilire la concorrenza nel giro di una sola nottata.

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Fortnite

Android, iOS, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC, Mac, Nintendo Switch

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Lorenzo Mancosu

Editor-in-Chief

Cresciuto a pane, cultura nerd e videogiochi, i suoi primi ricordi d'infanzia sono tutti legati al Super Nintendo. Dopo aver lavorato dentro e fuori dall'industry, è finalmente riuscito ad allontanarsi dalle scartoffie legali e mettere la sua penna al servizio di Eurogamer.it.

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