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Forza Motorsport 4

Amore per la guida allo stato puro.

Tre sarà anche un numero magico, ma questo quarto capitolo di Forza Motorsport dimostra senza ombra dubbio che anche col quattro la magia riesce benissimo, anzi, forse perfino meglio.

Abbiamo infatti avuto l'occasione di provare Forza Motorsport 4 sia con il normale pad che con un impianto più "professionale", un cabinato che difficilmente l'utente medio potrebbe permettersi, ma indipendentemente dal mezzo di fruizione, il risultato non cambia: ancora una volta i Turn10 non faranno rimpiangere agli utenti Xbox 360 la mancanza di Gran Turismo.

A nostra disposizione purtroppo c'era un solo tracciato, un circuito Svizzero che offre un'ampia varietà di curve veloci, mescolate ad un paio di curve più impegnative e pochi rettilinei. Nel parco macchine invece svettavano modelli di tutto rispetto, come la Ferrari 456 Italia, la Mercury Cougar e la Subaru Impreza, tre approcci alla pista che non potrebbero essere più diversi tra loro nello stile di guida, nella meccanica e nelle prestazioni.

Prima della gara è ovviamente possibile selezionare il livello di difficoltà e gli aiuti alla guida. Frenata assistita, sterzo assistito, ABS, controllo di trazione, antipattinamento e visualizzazione della traiettoria ideale, come di consueto permetteranno anche a chi non ha mai preso in mano un volante di godersi la gara come se fosse un pilota provetto... ovviamente al prezzo di una macchina molto più "addomesticata" rispetto alla sua controparte reale.

Forza Motorsport 4 vi farà venire voglia di comprarvi un volante, garantito.

Sì perché, esattamente come una vera macchina sportiva, il divertimento puro arriva quando si disabilitano gli aiuti alla guida e ci si misura con un bestia imbizzarrita, capace di scaricare a terra in maniera brutale centinaia di cavalli di potenza, facendoci trattenere il fiato ad ogni curva.

Ovviamente, una semplice prova effettuata nella calca dell'E3 su un solo tracciato non è sufficiente per definire in maniera esaustiva un modello di guida complesso come quello di Forza Motorsport 4. Tuttavia, pochi minuti sono più che sufficienti per riconoscere la bontà della fisica di gioco, che non è stata rivoluzionata rispetto al passato, ma solo limita a dovere, in modo da risultare comunque familiare ai fan della serie.

La sensazione di velocità è assoluta, gli spostamenti di carico, leggermente meno bruschi rispetto al capitolo precedente, sono accurati e percepibili anche nella visuale in cui la macchina non è assolutamente visibile, grazie alle piccole inclinazioni delle telecamera.

La differenza tra i vari modelli è assolutamente tangibile, e se la Subaru Impreza sembra incollata alla strada, la Ferrari vi obbligherà a rallentare perfino sui dossi, per evitare perdite di aderenza. Via via che disabiliterete gli aiuti alla guida, il bolide sfavillante di cui credevate di conoscere ogni reazione, diventerà un universo sconosciuto, in cui una frenata troppo ritardata o una curva presa con leggerezza vi potrebbero costringere a ripetere tutto da capo.

Il trailer dell'E3.

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Lorenzo Fantoni

Contributor

Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.

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