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FUEL

Benzina sul fuoco.

Ammettiamolo: il curriculum di Asobo Studios non farà certo grande impressione agli appassionati di racing games. Le loro ultime produzioni comprendono tie-in più o meno riusciti, giochi spensierati e indirizzati ad un target chiaramente molto giovane. Capite bene che titoli come Ratatouille, WALL-E e La Mummia non possono sicuramente essere intesi quale sinonimo di garanzia. Le cose, però, potrebbero drasticamente cambiare sotto l'egida di Codemasters.

Pensate ad un mondo aperto e liberamente esplorabile a bordo di qualche bolide. Ecco, pensate a Burnout Paradise. A questo aggiungete la follia post-apocalittica di un Mad Max e condite il tutto con qualche tornado in stile Twister. Il risultato di questa stravagante miscela sarà FUEL, ennesimo titolo tutt'ora in cantiere presso gli studi Asobo. Il gioco è ambientato in un presente alternativo, in cui il clima è impazzito e la colonnina di mercurio sale e scende alla velocità di un punchball. I deserti avanzano, i fiumi rompono gli argini e i cicloni spuntano improvvisi come funghi.

Non fidatevi di quelle poche nuvole sullo sfondo. Un vero e proprio diluvio potrebbe sorprendervi non appena svoltato l'angolo.

Gran parte della popolazione ha (giustamente) optato per repentine fughe verso luoghi sicuri, mentre una minoranza di svitati, di cui voi farete parte, non trova di meglio da fare che ingaggiare sfide furibonde a bordo dei più disparati mezzi di locomozione. Le strade sono quindi sgombre e pronte per essere divorate a velocità inaudita. In tale scenario simil-apocalittico la valuta corrente non sarà il vil denaro, ma la benzina che vi consentirà di alimentare i mezzi a vostra disposizione. Questo lo spunto originale da cui trae avvio il gioco: una premessa decisamente inconsueta per un titolo basato sulla competizione stradale.

Quella di fornire ambientazioni vaste e libere comincia ad essere una prerogativa costante dei moderni racing game, e da questo punto di vista Fuel sembra intenzionato a fare le cose in grande. Gli sviluppatori parlano di ben 14.000 Km quadrati, nei quali saranno evidenti i catastrofici effetti del mutamento climatico. Sarà pertanto frequente imbattersi in costruzioni diroccate, abitazioni deserte e fenomeni naturali dall'impatto devastante. Già, perché oltre ad arrivare primi al traguardo, dovrete fare attenzione ai tornado e all'incredibile ammasso di detriti che si porteranno dietro.