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Fuse - Prova

Basteranno i poteri del Fuse per far ricordare il gioco Insomniac?

Londra - Insomniac Games è una delle realtà più amate dai tanti fan Playstation sparsi per il mondo. Lo studio californiano, infatti, fino a pochi mesi era conosciuto per aver dato vita a tutta una serie di esclusive Sony, come Ratchet & Clank, Spyro the Dragon e Resistance. Un po' a sorpresa, prima del termine di questa generazione di console, Insomniac si è affrancata dal colosso giapponese per legarsi ad Electronic Arts, attraverso la quale debuttare come sviluppatore multipiattaforma.

Inizialmente conosciuto come Overstrike, Fuse è il primo progetto del nuovo corso di Insomniac, quello grazie al quale affermarsi definitivamente come sviluppatore indipendente di prima fascia. Per chi non lo sapesse, Fuse è uno sparatutto in terza persona incentrato sulla cooperazione tra i giocatori, nel quale impersonerete uno dei quattro super agenti del gruppo Overstrike 9, impegnati a combattere il solito gruppo terroristico che sta mettendo a ferro e fuoco il nostro pianeta.

A complicare la situazione ci pensa il Fuse, una sostanza di origine aliena sfruttata per creare armi davvero devastanti. Fortunatamente, non solo i cattivi avranno accesso al Fuse: i quattro super agenti sono stati, infatti, contaminati dalla sostanza, che ha donato loro dei poteri sensazionali. Dalton Brooks è capace di generare un enorme scudo grazie al quale essere invulnerabile ai colpi nemici e avrà la funzione di tank, Naya Deveraux è capace di rendersi invisibile i modo da sottrarsi ai colpi nemici, Isabelle Sinclaire è armata di una sparabolle in grado di cristallizzare i nemici, mentre Jacob Kimble potrà sfruttare una potente balestra elettrica capace di abbattere bersagli di dimensioni notevoli.

Fortunatamente, non solo i cattivi avranno accesso al Fuse

Da questa breve descrizione è già possibile capire che l'approccio ed il gameplay di Fuse varieranno molto in base al personaggio utilizzato: nel recente showcase che Electronic Arts ha tenuto a Londra abbiamo potuto vedere in azione tutti i personaggi e constatare come solo 'impersonando' in maniera convincente ognuno di essi è possibile avanzare nella campagna. Questo, principalmente, per un livello di difficoltà piuttosto elevato, perlomeno se confrontato con quello di produzioni analoghe, che vi costringerà a sfruttare le coperture, ma soprattutto i poteri a disposizione per poter avere la meglio dei nemici. Giocare 'à la Gears of War' non sarà infatti possibile, basterà mettere il naso fuori dal nascondiglio per essere crivellati di colpi. Un approccio pop&shoot non sarà nemmeno possibile, dato che i nemici contaminati dal Fuse mostreranno una resistenza fuori dal comune e non andranno giù nemmeno con diversi caricatori di proiettili.

Sfruttando i poteri dati dal Fuse, il gioco assome tutt'altra connotazione

Giocando come uno degli Overstrike 9, la situazione cambierà drasticamente. Impersonando Naya, siamo stati in grado di scomparire dai radar nemici, per riapparire ai margini dello scontro da lì colpire gli avversari, a quel punto scoperti. In seguito abbiamo potuto attraversare indenni il campo di battaglia per materializzarci di fianco ad un compagno caduto, in modo da soccorrerlo prontamente. Nel frattempo Dalton poteva avanzare tranquillamente tra le linee al riparo del suo scudo che, nonostante lo rallentasse, gli consentiva di sopravvivere al fuoco nemico a lungo e al di fuori dalle coperture. Sfortunatamente non poteva contemporaneamente sparare, ma a questo ci pensava Isabelle, che nascosta alle sue spalle cristallizzava indenne un gran numero di nemici. Un po' più distante, Jacob sfruttava la sua balestra per far fuori con un solo colpo i nemici distratti da Naya o bloccati da Izzy, rendendo in questo modo il quartetto una squadra davvero devastante e il gameplay piuttosto divertente e personale. Ovviamente i poteri non saranno infiniti, bilanciando in parte l'enorme vantaggio che potrebbero dare.

Ovviamente i poteri non saranno infiniti, bilanciando in parte l'enorme vantaggio che potrebbero dare.

Se giocato in maniera canonica, Fuse perde decisamente punti nei confronti di una concorrenza molto agguerrita ed amata, per via di un sistema di coperture non particolarmente originale e efficace o una meccanica di shooting forse un po' troppo leggera e decisamente poco viscerale. Con un gruppo ben affiatato di quattro giocatori, però, tutto funziona a meraviglia e il resto, come un level design apparentemente piuttosto piatto e un comparto tecnico poco ispirato -diciamo apparentemente perché si tratta pur sempre di impressioni tratte da una frazione del gioco-, passa decisamente in secondo piano. In caso contrario, nonostante la possibilità di passare da un Overkill 9 all'altro, Fuse non riesce a brillare di luce propria.

La seconda parte della presentazione era invece incentrata su una modalità cooperativa in stile Orda, ovvero dove, in compagnia dei classici quattro amici, dovrete provare a resistere ad ondate successive di nemici. La particolarità di questa modalità di Fuse è la presenza di obiettivi che variano ad ogni turno, da completare per ottenere bonus in grado di semplificare l'avanzamento nella modalità, dato che fornirà armi ed oggetti particolarmente utili. Anche in questo caso l'elevato livello di difficoltà vi metterà a dura prova, soprattutto per il fatto che, a differenza della campagna, qui gli avversari arriveranno praticamente da qualsiasi direzione. Questo ci ha dato la possibilità di constatare la bontà dell'Intelligenza Artificiale che gestisce i compagni. Nonostante in squadra fossimo solo in due giocatori umani, eravamo costantemente supportati dai giocatori virtuali, sempre pronti ad usare le loro capacità in senso offensivo, sia a recuperare i compagni caduti in combattimento.

Questo ci ha dato la possibilità di constatare la bontà dell'Intelligenza Artificiale

Il design del gioco non è più brillante come quanto Fuse si chiamava Overstrike.

In questa occasione in gameplay si farà decisamente più frenetico e divertente, dato che per sopravvivere dovrete sfruttare maggiormente sia le capacità dei compagni, quella di Dalton in particolare, sia la verticalità dei livelli. La presenza di obiettivi secondari riesce a rendere questa modalità, ormai considerata un classico, piuttosto varia e ricca di meccaniche di gioco originali. L'aspetto che viene messo in risalto, infatti, è ovviamente la presenza dei diversi poteri di ciascun personaggio, capaci di variare in maniera sensibile sia l'approccio alla partita sia la tattica di squadra. In questa modalità il divertimento è assicurato, tanto che speriamo venga supportata da un buon numero di mappe e varianti.

Nonostante il motore grafico proprietario Insomniac Engine 4.0, Fuse non si farà ricordare per il tripudio di effetti grafici o di poligoni che sarà capace di portare a schermo. Certo, va considerato che tutto il gioco è bilanciato per poter supportare fluidamente una cooperativa a quattro giocatori, ma, nonostante questo, perlomeno da questi primi contatti, il prodotto EA non si fa notare per nessuna caratteristica tecnica o estetica particolare. Anche il design, tanto particolare e stiloso agli albori, quando il gioco si chiamava ancora Overstrike, è stato riportato all'interno di canoni più classici, dai quali però risulta più difficile emergere.

Fuse potrebbe essere paragonato a un pesto al basilico.

Per usare una metafora culinaria, tanto in voga in questo periodo storico dominato dalle Parodi e da Master Chef, Fuse potrebbe essere paragonato a un pesto al basilico. Se amalgamati bene, tutti gli elementi di questo gioco potrebbero dar vita ad un prodotto molto particolare, capace di farsi riconoscere ed amare alla follia. In caso contrario, Fuse rischia di risultare una somma di elementi piuttosto comuni, di cui sarà difficile ricordarsi in futuro.

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Fuse

iOS, PS3, Xbox 360

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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