Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Games Week a bocce ferme

Le conclusioni sulla prime edizione della fiera italiana del videogioco.

Spenti i riflettori sulla Games Week, facciamo un attimo il punto su questa prima fiera italiana dedicata al mondo dei videogiochi.

Come avrete intuito dalle interviste fatte da Stefano Silvestri alle principali figure italiane dell'industry, la manifestazione sembra proprio aver riscosso il successo sperato, soprattutto dal punto di vista del pubblico, che ha affollato tutti gli stand presenti, si è messo in coda per vedere le anteprime, ha sgomitato per una maglietta, ha provato tutti i giochi possibili e si è goduto la fiera per in lungo e in largo.

2500 persone sono passate per lo stand di Eurogamer: voi c'eravate?

Chiacchierando con le migliaia di persone che hanno visitato il nostro stand, e parliamo di più di 2500 persone se contiamo tutte le lattine di Red Bull che abbiamo distribuito, si sentiva proprio il bisogno di un punto di aggregazione per il popolo dei gamer, qualunque sia il modo in cui intendono i videogiochi.

Sì perché ormai non esiste più il classico modello di riferimento per il videogiocatore medio, tutti giocano, in un modo o nell'altro. A dimostrazione di ciò, anche se c'erano lunghe file per provare Battlefield e FIFA 12 sui supercomputer che MSI ci aveva messo a disposizione tra cui il nuovissimo GT780DX(ed eravamo praticamente gli unici a farli provare su PC con tutti i dettagli al massimo), l'attesa non era minore neppure alle postazioni dell'Xperia Play, dove il pubblico era decisamente più variegato.

Bambini perfettamente a loro agio con uno schermo touch, ragazzi incuriositi dai particolari controlli offerti dal telefono, persone anche più grandicelle, magari vecchi appassionati della PlayStation della prima ora in cerca di uno smartphone diverso dal solito, tutti insomma hanno trovato nell'Xperia Play qualcosa che li ha spinti a fermarsi e a provarlo.

Dal nostro punto di vista, non ve lo nascondiamo, è stata un'esperienza veramente bella e appagante, non vedevamo l'ora di conoscervi meglio, stringervi la mano, fare casino e dimostrarvi quanta passione mettiamo nel nostro lavoro, passione che viene dalla stima che ogni giorno ci dimostrate. E se era la prima volta che sentivate parlare di Eurogamer.it meglio così, speriamo vi sia venuta voglia di conoscerci meglio!

Le postazioni dell'Xperia Play erano sempre piene, un indubbio successo per lo smartphone di Sony Ericsson.

Finite le sviolinate, ovviamente ci sono alcuni punti che possono essere migliorati: la data, ad esempio potrebbe essere spostata, per finire meno a ridosso del periodo più caldo dell'anno, e permettere ai publisher di presentare delle anteprime ancora più prestigiose.

Se questa manifestazione ha come obbiettivo quello di diventare la Gamescom italiana, questo sarà un punto su cui lavorare molto, ma essendo la prima edizione per il momento forse non è il caso di pretendere troppo. C'è tutto un anno per fare della prossima Games Week un evento ancora più speciale, e noi di Eurogamer speriamo proprio di essere ancora lì, a fare ancora più casino!

Ma forse alla fine il modo migliore per raccontarvi la prima Games Week, se non ci siete stati, è lasciare per l'ennesima volta spazio alle immagini, e grazie agli Xperia Play che avevamo in dotazione, non è stato difficile catturare i momenti migliori e peggiori della manifestazione (come ad esempio un redattore che si credeva un cubista, mah!).

Ci vediamo il prossimo anno!

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

A proposito dell'autore
Avatar di Lorenzo Fantoni

Lorenzo Fantoni

Contributor

Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
Commenti