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Destiny secondo Bungie - intervista

Gli sviluppatori americani scendono a Milano, tra presente e futuro.

Milano - La Games Week di quest'anno si sta rivelando un evento particolarmente ricco di contenuti, sia dal punto di vista editoriale, sia di pubblico. I vari publisher e distributori presenti si sono fatti in quattro per mostrare i loro prodotti di punta, non solo in uscita nelle prossime settimane ma anche in arrivo nei primi mesi del 2014. Una buona occasione dunque per mettere le mani su PlayStation 4, Xbox One e i prossimi CoD e Battlefield, ma anche per osservare per la prima volta i chiacchieratissimi Destiny, Dying Light e Watch Dogs.

Per l'occasione sono giunti a Milano ben due componenti di Bungie, il senior community manager David Dague e il lead writer e community manager Eric Osborne, che hanno portato con sé un filmato inedito del gioco. Dopo questa breve presentazione si sono anche resi disponibili per parlare un po' del loro progetto, del processo di creazione di questo complesso universo e delle grandi ambizioni che muovono ogni passo dei creatori di Halo.

Mancano solo pochi mesi alla pubblicazione del gioco e dopo innumerevoli presentazioni hands-off è giunto il momento di toccare con mano il titolo. Quindi la prima domanda non poteva che essere un semplice: quando? Sfortunatamente, in maniera similare a quella delle precedenti presentazioni, non abbiamo ricevuto nulla più che un sorriso e un laconico rimando ai "primi mesi del 2014, quando cominceremo la fase di beta".

Ecco il lead writer e community manager, Eric Osborne.

Sfumato il primo tentativo di strappare un qualche scoop, abbiamo cambiato argomento, provando a indagare sulle difficoltà che Bungie potrebbe aver avuto nel creare e sviluppare un universo così complesso ed ambizioso, oltretutto a cavallo di due generazioni di console. Partendo, per esempio, dalle differenze che ci saranno tra le diverse edizioni dei giochi. "Contenutisticamente Destiny sarà identico su tutte le piattaforme," ci ha risposto Osborne. "Gran parte del nostro lavoro è stata spesa per rendere l'esperienza completa e appagante ovunque la giochiate. Poi, ovviamente, se possedete hardware di nuova generazione tutto sarà più bello, fluido e dettagliato, ma contenutisticamente non cambierà nulla."

"Gran parte del nostro lavoro è stata spesa per rendere l'esperienza completa e appagante ovunque la giochiate"

Questo ci ha portato a domandare se non abbiano avuto qualche idea che non sono riusciti ad inserire nel gioco finale per colpa delle limitazioni hardware di Xbox 360 e PlayStation 3. Sorprendentemente non è così, dato che "un progetto complesso come Destiny ha richiesto diversi anni per essere sviluppato. A quei tempi le nuove console erano solo un concetto piuttosto astratto, senza considerare che la nostra formazione fino a quel momento era quasi interamente basata su Xbox e sul Live. Quindi la cosa più naturale per noi è stata iniziare a modellare il nostro gioco in base a quello che potevamo fare con quell'infrastruttura e gli strumenti a nostra disposizione, e poi trasporre tutto sulla nuova generazione, coi benefici che abbiamo già evidenziato prima. Per questo motivo abbiamo potuto inserire tutto ciò che volevamo."

Per quanto invece riguarda il futuro, non si sono voluti sbilanciare. Destiny è un universo complesso, in costante evoluzione e ci sono ancora tante cose da vedere e capire nel primo capitolo che è un po' precipitoso a cominciare a parlare delle evoluzioni future. L'obiettivo, piuttosto ambizioso, è infatti quello di rivoluzionare gli sparatutto in prima persona, ibridandoli con meccaniche e una struttura tipiche degli MMO.

In Destiny visiterete le diverse colonie umane abbandonate dopo il primo periodo di fiorente espansione.

Voi impersonerete l'ultimo baluardo dell'umanità che, dopo aver conosciuto un periodo di rapida espansione coloniale, è stata scacciata malamente dalle sue colonie da alcune civiltà aliene e costretta a ripiegare su poche e isolate roccaforti civilizzate. Da qui dovrete tentare di impadronirvi nuovamente di tecnologie e conoscenze passate, grazie alle quali apprendere cosa è successo in passato e dunque capire come fronteggiare le minacce aliene per far riprendere all'uomo il proprio posto nell'universo.

"Non possiamo delimitare a pochi nomi le fonti di ispirazione che è possibile trovare in Destiny"

Per poter fare questo dovrete esplorare gli enormi pianeti proposti, affrontando orde di alieni, mostri giganteschi ma anche altri umani. Il bello è che Destiny dovrebbe essere in grado di divertire sia i giocatori solitari, sia quelli che amano affrontare un'avventura in compagnia di alcuni amici, sia i più guerrafondai, che provano divertimento solo quando possono affrontare altri giocatori in carne ed ossa. In qualsiasi modo decidiate di giocare a Destiny, il gioco vi ricompenserà con sufficiente denaro ed esperienza per plasmare il vostro avatar come vorrete, decidendone non solo le capacità e i poteri, ma anche l'equipaggiamento, pesantemente personalizzabile sia esteticamente, sia funzionalmente.

Le diverse cittadelle umane fungeranno da hub per la comunità di videogiocatori, ovvero luoghi nei quali commerciare, scambiare informazioni ed esperienze o trovare compagni di avventura. Esattamente come nei principali giochi di ruolo online.

Questo invece è il senior community manager, David Dague.

Questi tanti riferimenti ad altri generi videoludici, film o libri fa sorgere immediatamente altre domande riguardanti le fonti d'ispirazione che hanno guidato gli artisti e gli sviluppatori di Bungie durante questi lunghi anni di lavoro. Anche in questo caso la complessità del progetto prende il sopravvento su possibili collegamenti a uno specifico libro o a un videogioco concorrente. "Non possiamo delimitare a pochi nomi le fonti di ispirazione che è possibile trovare in Destiny. Siamo un team formato da centinaia di persone con gusti, interessi e formazione differente ed è quindi impossibile classificare o indicare quello che ognuno di noi ha portato nel gioco e la sua influenza. L'importante è che tutto il materiale utilizzato sia stato preso e rielaborato in modo che sia possibile riconoscere immediatamente la mano di Bungie".

"Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto e di essere tra le nostre possibili fonti di ispirazione"

E quindi, ci siamo domandati, come è il rapporto con Halo, la serie campione di incassi che ha lanciato lo sviluppatore di Bellevue nell'Olimpo dei videogiochi? Anche la serie di Microsoft è stata tra le fonti utilizzate?

"Dimenticare dodici anni della tua vita è impossibile", ci hanno risposto Dague e Osborne. "Così com'è impossibile negare che Halo sia un titolo tipicamente Bungie, è difficile dire se Halo e Destiny si somiglino perché entrambi sono nostri giochi o perché la saga di Master Chief ha influenzato i nostri lavori. È ovvio che i due giochi avranno diversi elementi in comune: siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto, per questo non ci dispiace essere tra le nostre possibili fonti di ispirazione!".

Le ultime roccaforti umane fungeranno da hub online dove incontrare gli altri giocatori e commerciare con loro.

Intanto che si parla del passato, è normale domandarsi se abbiano avuto difficoltà nella transizione che li ha portati dall'essere un partner esclusivo di Microsoft all'entrare nella scuderia di Activision. Anche in questo caso, però, la risposta è stata nel segno della positività e dei buoni rapporti. "Dopo tanti anni di relativa stabilità e calma, è stato bello passare a collaborare con una nuova realtà dal respiro internazionale come Activision, anche solo per l'occasione di potersi confrontare con un'utenza più ampia rispetto alla nostra abituale, come per esempio quella PlayStation."

Sfortunatamente il tempo a nostra disposizione è terminato dopo questa domanda e siamo stati costretti a rinviare le altre alla prossima occasione. L'impressione che abbiamo raccolto da questa fugace apparizione a Milano è che Bungie abbia già pianificato da tempo e nei minimi dettagli ogni sua mossa.

Proprio per via di questa meticolosa attenzione per i dettagli, sicuramente Destiny soddisferà i tanti fan dello sviluppatore statunitense. Ma la nostra è un'impressione che potrà essere avvalorata solo da una prova diretta del gioco. Che speriamo oltretutto di potervi documentare a breve.