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Gamescom 2017: TT Isle of Man - anteprima

12 corse in 1.

"Il videogame è così realistico che mi sembra di stare girando realmente con la mia moto. Posso persino usare i miei riferimenti per i punti di frenata". Così ha detto Steve Mercer, pilota della Kawasaki RC Express dopo aver provato in anteprima TT Isle of Man, il prossimo gioco di Bigben Interactive. E i commenti di John McGuinness, 23 volte vincitore della competizione non sono stati meno lusinghieri.

Ma di cosa stiamo parlando? Semplicemente del videogame imperniato sulla gara più pericolosa al mondo, nella quale dal 1907 a oggi sono morti oltre 250 piloti. Il motivo è presto detto: il circuito si snoda all'interno dell'isola stessa passando davanti a case, alberi, marciapiedi, pali, dirupi e qualunque altra cosa possa distruggere moto e uccidere piloti. Tant'è che il tracciato, lungo 60 chilometri, è stato ribattezzato dagli inglesi "38 miles of terror" per il semplice fatto che, nonostante siano ben tenute e bene asfaltate, sempre di normali strade si tratta.

Tourist Trophy è la gara più pericolosa al mondo con il triste record di oltre 250 piloti morti in pista.

Se poi pensate che il record della pista è dell'anno scorso, con Joey Dunlop capace di completarlo in 16 minuti e 53 secondi alla sconsiderata media di 251 chilometri orari, si capisce che per essere piloti del Tourist Trophy dell'Isola di Mann bisogna essere non tanto dei maniaci delle due ruote, quanto degli aspiranti suicidi.

Anche perché, sia chiaro, per vincere la competizione non basta completare un giro ma se ne devono fare ben 12, aumentando esponenzialmente il rischio di aggiungere un'altra tacca alla triste statistica di cui sopra.

Un videogioco dedicato a una competizione come questa è dunque una scommessa piuttosto intrigante. Ma anche rischiosa, soprattutto per un publisher delle dimensioni di Bigben Interactive, che al gioco ha potuto dedicare non più di 50 sviluppatori. "Abbiamo rifatto tutta la pista col laser scan", hanno dichiarato gli sviluppatori nel corso della dimostrazione alla Gamescom.

"Ci sono salite, discese e tonnellate di elementi a bordo pista. I circuiti della MotoGP sono molto più piatti e possiamo definire TT Isle of Man come l'open world dei giochi di corse. Anche perché il record della pista è di poco meno di 17 minuti, ma un videogiocatore all'inizio ce ne metterà 25 per completare un giro".

Cover image for YouTube videoTT Isle of Man - Dev Diary

Venticinque minuti, diciamocelo, sono un'eternità. Il che non sarebbe un problema in linea generale, non fosse che per imparare a padroneggiare il circuito bisogna mandare a memoria un numero spropositato di curve, rettilinei, cambi di pendenza e punti di staccata. Un'impresa proibitiva per chi voglia avvicinarsi per la prima volta al tracciato, e chi scrive ricorda ancora quante volte ha dovuto girare sul Nurburgring prima di padroneggiarlo. E il circuito del Nordschleife misura 20 chilometri, non 60.

"Abbiamo diviso la pista in 12 parti", affermano a tal proposito gli sviluppatori di Bigben Interactive, "ognuna delle quali è rigiocabile separatamente. L'obiettivo è permettere alle persone di memorizzare l'intero tracciato un pezzo alla volta, così da arrivare a correrlo nella sua interezza per sei giri di fila, e ottenere così la simulazione definitiva".

TT Isle of Man metterà a disposizione dei giocatori le categorie Superbike, Supersport e Sidecar. Queste ultime però non saranno presenti dall'inizio ma verranno aggiunte come DLC in un secondo momento. In compenso ci saranno tutti i piloti che hanno partecipato alla scorsa edizione, e le moto con le relative livree che hanno preso il via alla competizione.

Un giro completo potrebbe durare anche più di 25 minuti.

Inutile dire che in molti sceglieranno di vestire i panni di John McGuinness, che sui 60,73 chilometri dell'Isola di Man ha ottenuto 44 podi e 23 vittorie, alle volte completando una gara su una moto appartenente a una certa categoria e salendo subito dopo su una di un'altra (e in un'edizione ha vinto in tutte le categorie in cui ha corso).

Torniamo allora all'inizio dell'articolo, coi piloti che hanno dichiarato la loro soddisfazione per il risultato finale di TT Isle of Man. La cosa ci sorprende? Ovviamente no, dato che non s'è mai visto un testimonial parlare male del prodotto che rappresenta.

Ecco perché diventa allora più importante l'hands-off col quale gli sviluppatori ci hanno mostrato un gioco che al momento evidenzia più ombre che luci. E non tanto per una grafica in linea con quelli dei MotoGP di Milestone, anche se il motore grafico è diverso ed è di Kilotonn Games, lo stesso del prossimo WRC. Quanto per il fatto che il gioco ci è stato dimostrato per pochi minuti, durante i quali i rappresentanti di Bigben Interactive si sono schiantati un'infinità di volte.

Purtroppo al momento il sistema fisico è ancora in fase di collaudo.

"Dobbiamo ancora sistemare la fisica", è stata la frase pronunciata dopo l'ennesimo volo. Il che, diciamolo, non è il miglior viatico per un gioco che dovrebbe essere funzionante nella "vertical slice" che viene dimostrata in fiera. E quando abbiamo chiesto di farci comunque un giro, la risposta è stata negativa: "Ti schianteresti subito, è ancora troppo difficile da guidare".

Impossibile a questo punto sbilanciarsi ulteriormente su un prodotto del quale è difficile capire anche elementi secondari come il ragdoll dei piloti in caso di caduta, visto che dopo ogni incidente questi volavano a distanze siderali.

Ecco perché non possiamo che finire qui la nostra anteprima, rimandando la trattazione del gioco alla recensione che leggerete su queste pagine il prossimo autunno, quando TT Isle of Man sarà disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC.

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TT Isle of Man

PS4, Xbox One, PC, Nintendo Switch

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Stefano Silvestri

Editor in Chief, EG.it

Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.

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