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Gears of War 3

Abbiamo provato la beta multiplayer!

Il gioco è finalmente uscito. Qualora foste interessati a completarlo al 100%, vi invitiamo a consultare la nostra guida di Gears of War 3!

Devo ammettere di essere stato un patito di Gears of War sin dal lancio del primissimo capitolo della serie. La frenesia e l'intensità che contraddistingueva le fasi di combattimento, unita a una narrazione un po' approssimativa ma in linea con i miei gusti, è infatti riuscita a catturare il mio interesse quasi subito, regalandomi nottate insonni a base di spremute di Locuste e duelli all'ultima "motosegata".

Dopo gli ottimi primi due capitoli, mi sono dunque ritrovato ad aspettare con grande interesse Gears of War 3, convinto che, specie sul versante del multiplayer, avrebbe potuto innalzare gli standard della categoria in maniera tutt'altro che marginale.

La recentissima sessione di playtesting della beta multiplayer del gioco, affrontata in compagnia di due amici/colleghi d'eccezione (Cucchiarelli e Facchetti) non ha fatto altro che rafforzare questa mia convinzione.

È inutile negarlo o cercare di rimandare il giudizio alla parte finale dell'articolo nel tentativo di accrescere il vostro sicuramente notevole hype verso l'ultima fatica di Epic: almeno per quanto riguarda il multiplayer, Gears of War 3 si prospetta un prodotto a straordinario, e questo non solo grazie a pregevoli ma poco invasive innovazioni, quanto per un concept di base ancor più solido e completo di quanto già non fosse quello di GoW2.

Ma ora basta con i preamboli... è il momento di raccontarvi per filo e per segno com'è andata la nostra sanguinosa serata multiplayer.

Gli effetti di luce delle esplosioni sono decisamente più convincenti rispetto al passato.
Vi consiglio di non provare mai a impalare un avversario... o potreste non riuscire più a smettere!

Il primo impatto con la realtà di gioco è stato estremamente positivo, anche se non si può certo dire che Epic abbia puntato sull'innovazione. Joypad alla mano l'impressione è quella di avere fra le mani il "solito" Gears, e se non fosse per i miglioramenti grafici e di gameplay (questi ultimi davvero marginali) si avrebbe probabilmente la percezione di essere ancora nel Novembre del 2008.

Le dinamiche di attacco, difesa, supporto e movimenti sono rimaste pressoché invariate, nel bene e nel male, e ciò vuol dire che chiunque abbia anche solo provato uno dei vecchi capitoli del franchise non avrà alcuna difficoltà a calarsi in questa particolare realtà fanta-bellica.

In alcuni frangenti, specie quando ci si trova a voler prendere a cazzotti un nemico, si dà dunque inizio ai soliti, frustranti "balletti" in cui non è sempre il più bravo a spuntarla, e quando si avanza è ancora una volta facile "incastrarsi" in alcune parti degli scenari o incorrere in qualche problema nell'utilizzo del sistema di copertura.

Cosa cambia dunque rispetto a GoW 2? Poco e niente a dire la verità, ma questo non è necessariamente un male. Il concept di base, che ancora una volta brilla per solidità, non è stato infatti rivoluzionato in alcun modo, ma gli sviluppatori sembrano aver chiaramente cercato di ottimizzarlo sotto svariati aspetti.

Prendiamo ad esempio le armi. Tralasciando per un attimo i nuovi strumenti di distruzione proposti, argomento che tratterò poco più avanti, è ad esempio impossibile ignorare il fatto che gran parte delle armi siano state depotenziate per garantire un maggior equilibrio durante gli scontri. Se in passato eravate soliti imbracciare il vostro fido Gnasher e attaccare a testa bassa, sicuri che un vostro colpo ben piazzato avrebbe determinato la morte immediata del vostro avversario, in Gears 3 andrete incontro a parecchie delusioni.

Cliffy B ci parla della beta multiplayer.