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Gli utenti online abusano dei glitch. E quindi? - editoriale

Se la differenza tra furbizia e disonestà viene trascurata.

Raccogliereste mai una banconota da 50 euro per terra? Si riduce a questo principio, alla differenza tra furbizia e disonestà, la diatriba scatenata da alcuni glitch scovati da una parte degli utenti di Destiny 2: hanno trovato un buco nel sistema del gioco e ne hanno approfittato. Diversi utenti sono riusciti a entrare nelle aree del raid "Ultimo desiderio" in anticipo rispetto alla data ufficiale - il 14 settembre - e hanno razziato (il gioco di parole era doveroso) le casse, sfruttando un secondo glitch per azzerare il contenuto e riottenere l'equipaggiamento contenuto, a caccia delle nuove armi e armature. In poche parole, il raid non era ancora disponibile, ma molte persone già possedevano gli oggetti preziosi che sbloccherà, se non addirittura l'intero set dell'equipaggiamento.

Il che, secondo molti utenti, equivale a barare; immediatamente dopo alla diffusione della notizia la comunità di Destiny 2 si è spaccata in due. Da una parte chi ha visto il gesto come una sorta di tradimento etico nei confronti degli altri giocatori e, proprio per tale ragione, ora invoca un ban degli utenti o perlomeno che venga tolto loro l'equipaggiamento ottenuto in anticipo. Dall'altra chi, invece, ritiene che siano stati semplicemente furbi e che chiunque, in tale situazione e alla luce della ricerca costante di un equipaggiamento migliore, avrebbe approfittato dell'opportunità per portarsi avanti; niente di male, insomma.

E torniamo alla domanda che ha dato il là a questo articolo. Raccogliere una banconota da 50 euro per terra - qualcosa che farebbero praticamente tutti - è molto diverso da entrare di soppiatto in casa altrui e mettere mano ai cassetti oppure borseggiare qualcun altro sull'autobus. Una differenza forse sottile ma molto importante.

Alcuni utenti hanno già l'intero set dell'equipaggiamento aggiuntivo del raid 'Ultimo desiderio'.

Per dovere di cronaca, Bungie Studios ha decisamente preso posizione. Per prima cosa ha corretto il glitch: innanzi tutto nessuno ha potuto accedere all'area del raid "Ultimo desiderio" fino al 14 settembre. E poi ha messo una pietra enorme sulla questione: "I giocatori hanno trovato la strada verso le aree del raid e hanno preso possesso dell'equipaggiamento dalle casse bonus. Tali casse sono state soppresse dato che non possiamo isolarle perfettamente alle attività del raid. Nessuno dei premi garantiti [agli utenti] verrà sottratto". Come a dire: ok, colpa nostra; ve lo siete guadagnato e potete tenervelo.

A prendere questa posizione è chi il gioco l'ha creato, chi ha sviluppato il raid come contenuto aggiuntivo; che Bungie Studios, insomma, non ci veda nulla di male è molto importante. Gli utenti non hanno sottratto il codice sorgente del gioco modificandolo e accedendo a contenuti inarrivabili; sono soltanto arrivati in anticipo in un'area che, tra pochi giorni, sarà disponibile per tutti. Non stanno per partecipare a un torneo ufficiale con un vantaggio illecito rispetto agli altri giocatori né hanno "rotto" il gioco.

Il fattore discriminante analizzando Destiny 2 è senz'altro la sua natura online; il fatto che il suo mondo sia condiviso con altri utenti. Perché esempi di avventure dove i glitch fanno praticamente parte dell'esperienza di gioco ne esistono diversi nel campo degli open world: The Elder Scrolls e GTA, per esempio. Nel fantasy firmato Bethesda gli utenti sfruttano i glitch per avere armi più potenti oppure pozioni magiche devastanti. Lo sanno tutti, ma il fatto che un utente, isolato nel "suo" mondo di gioco, faccia dell'avventura ciò che vuole non intacca in nessun modo il mondo di qualcun altro.

La natura online di Destiny 2 ha senz'altro fatto esplodere il dibattito: in giochi come GTA e The Elder Scrolls ci sono da sempre.

Lo stesso discorso vale per la serie GTA di Rockstar Games, da sempre vicina al mondo dei trucchi per munizioni infinite oppure veicoli che "piovono" dal cielo al richiamo di una precisa combinazione di tasti. Anche in questo caso gli utenti hanno dato una forma personalizzata all'avventura e allo scorrere degli eventi; magari hanno superato l'ultima missione abusando dei glitch, ma a nessun altro importa.

Vale la pena citare anche gli speedrunner: completare così velocamente giochi che, magari, normalmente durano decine di ore sarebbe impossibile senza conoscere a menadito tutti i glitch sparsi qua e là.

Nel caso di Destiny 2 il dibattito, dicevamo, è stato fortemente spinto dalla condivisione dello stesso mondo; che alcuni utenti abbiano avuto accesso ad armi e armature pregiate prima che queste fossero ampiamente disponibili per tutti, insomma, ha dato dispiacere a tanti. E ciò è normale. Meno normale è l'evocazione di un duro ban per chi ha sfruttato un buco nel gioco, che gli sviluppatori hanno lasciato lì involontariamente.

Voi da che parte state? Siete contrari all'uso dei glitch oppure li tollerate anche online?

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Destiny 2

PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC

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Massimiliano Di Marco

Contributor

Aspetta la pensione per recuperare la libreria di giochi di Steam. Critica qualsiasi cosa si muova, soprattutto se videoludica, e gode alla vista di Super Mario e Batman.
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