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Golden Sun: l'Alba Oscura

L'inizio di una vecchia era.

I Golden Sun usciti per GameBoy Advance sono stati titoli particolarmente amati dagli appassionati di GdR nipponici, a dispetto dei difetti che li caratterizzavano. Il lavoro globale dei programmatori infatti era di buon livello ma la qualità grafica non certo eccelsa, unita a una sceneggiatura fin troppo legata agli elementi tipici del genere, non poteva essere ignorata.

Quando il team Camelot annunciò di essere al lavoro su un nuovo Golden Sun, questa volta per Nintendo DS, i volti dei fan si illuminarono di gioia, perché dopo tanti anni una serie ricca di idee e spunti interessanti si preparava finalmente a debuttare sulla nuova console portatile Nintendo.

Il risultato finale, purtroppo, non è esattamente all'altezza delle massicce aspettative del pubblico, principalmente a causa di una povertà di innovazione che, da un team come Camelot, non ci saremmo aspettati.

Il nuovo Golden Sun è un buon gioco, per carità, solo che manca di quella brillantezza che anni fa aveva caratterizzato i capitoli GBA. Una volta avviata la partita, la prima cosa che salta all'occhio è la maggior vivacità con cui ha inizio la storia, a differenza di quanto accadeva nei capitoli precedenti.

I colori utilizzati per rappresentare il mondo di Golden Sun sono vivi e corposi.

La prima missione, infatti, oltre a incorporare il più classico dei tutorial (che permette di prendere confidenza con gli elementi base del gioco), riassume in modo efficace e piacevole quanto è accaduto nei 30 passati tra Golden Sun 2 e questo nuovo episodio.

Già muovendo i primi passi nel mondo del gioco ci si rende conto di quante poche cose siano cambiate, soprattutto sul fronte del sistema di combattimento. Ancora una volta è possibile affidarsi ad attacchi fisici, alle classiche magie e, come da tradizione, ai Djinn precedentemente catturati.

I Djinn servono ancora per gestire la crescita dei personaggi, visto che a seconda della creatura associata all'eroe di turno si possono modificare determinate caratteristiche. Il concetto alla base del sistema è ottimo ma le cose sono ridimensionate dal fatto che le caratteristiche più utili siano associate a una manciata di Djinn, che alla fine risultano essere i più utilizzati.

Offrire un sistema di crescita ampio e profondo senza poi bilanciarlo a dovere è un errore comune di molti GdR e Golden Sun: l'Alba Oscura si dimostra un tipico esempio di questo modus operandi.

Il medesimo problema, infatti, si manifesta anche nei combattimenti. Per abbattere i propri nemici il giocatore ha a disposizione un gran numero di opzioni, che vanno dai semplici colpi con le armi alle devastanti evocazioni in stile Final Fantasy.

Il fatto che la difficoltà generale sia drammaticamente livellata verso il basso, però, rende superflue le numerose opzioni offerte al giocatore, al punto da spingere spesso a optare per un attacco semplice e diretto in modo da risparmiare tempo e concludere in fretta lo scontro.