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Gran Turismo 5

Un ritardo giustificato.

La vera novità della presentazione è stata però rappresentata dal Course Maker, un editor piuttosto interessante che permette di creare dei circuiti casuali partendo da una serie di variabili da noi preimpostate. L’idea di per sé è interessante, poiché da un lato permette di aumentare notevolmente la longevità del prodotto, dall’altro semplifica il processo di creazione dei tracciati che, visto anche l’utilizzo del solo pad, rischierebbe di essere complesso .

Si dovrà quindi selezionare il tema del percorso (se ambientarlo tra le colline toscane o in un circuito automobilistico, ad esempio), regolarne i parametri, e il tutto verrà generato istantaneamente. Non solo, ma qualora ci dovesse piacere lo potremo anche condividere via Internet con gli altri appassionati di GT5.

I valori che ci sono stati mostrati e sui quali agire sono stati numero di giri, numero dei settori, tempo di percorrenza, condizioni atmosferiche, frequenza delle curve, larghezza della carreggiata, pendenza della strada, inclinazione del manto e angolazione delle curve. Ovviamente dovremo anche decidere se si tratterà di un percorso chiuso o di uno aperto.

L’unico limite che presenta l’editor è la lunghezza del tracciato, che non potrà superare i 10 chilometri, ma tolto questo i risultati mostratici sono stati notevoli. Una volta premuto il pulsante della conferma il nuovo percorso è stato creato in pochi secondi, e si è potuto subito scendere in macchina per provarlo. Il primo tentativo, nello specifico, non ha soddisfatto Yamauchi, il quale è quindi uscito, ha modificato alcuni parametri ed è prontamente rientrato in pista pochi secondi dopo. Davvero notevole…

Chiuda infine la rassegna delle novità il cosiddetto 3D Photo Mode, una modalità alquanto sfiziosa che permette di mettere in pausa una corsa, muoversi per il circuito liberamente, prendere foto della pista o delle macchine in movimento, e quindi creare una galleria fotografica attraverso la quale rivedere i nostri scatti.

Nulla che non si sia già visto altrove, non fosse che stavolta le immagini saranno visibili in perfetto 3D, a patto ovviamente di avere un televisore predisposto e gli occhialini appositi. Uno ‘scherzetto’ che in sala abbiamo quantificato costare poco meno di 3000 euro, ma i più abbienti potranno senz’altro godersi il gioco da una prospettiva inedita.

Da notare poi la finezza tale per cui, spostandosi virtualmente attorno alla macchina, questa si muoverà di conseguenza come se le stessimo girando attorno. Una trovata, questa, che farà senz’altro felici i feticisti delle quattro ruote.

Al di là quindi di un’interfaccia alle volte confusa (soprattutto nella cosiddetta My Homepage, dalla quale navigare nel gioco) e di un clipping ancora evidente durante le corse, GT5 ci ha mostrato una serie di caratteristiche che lo renderanno senz’altro il prodotto automobilistico più completo e ricco una volta che uscirà sul mercato.

Verrebbe quindi da chiudere un occhio sui tempi di sviluppo biblici richiesti da Yamauchi in questi anni, perché è innegabile che abbia cercato di arricchire il gioco quanto possibile. Eppure, una volta di più non ci è stato mostrato nulla che ci facesse capire se il fantomatico sistema dei danni verrà implementato o meno (una cosa questa che ormai sconfina nella leggenda). Non solo ma la fisica del gioco, per quello che ci è stato possibile intuire, non è apparsa particolarmente realistica, mostrandosi eccessivamente arcade.

Il trailer della gamescom di GT 5.

Che sia il risultato dei settaggi scelti per la demo? Che sia qualcosa su cui si sta ancora lavorando alacremente in vista dell’imminente pubblicazione del titolo? Purtroppo è presto per saperlo, ma è innegabile che dopo questa dimostrazione attenderemo l’uscita di Gran Turismo con qualche curiosità in meno e qualche trepidazione in più.

Gran Turismo 5 sarà in vendita in Europa il 3 novembre 2010. Città di Siena permettendo...

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Stefano Silvestri

Editor in Chief, EG.it

Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.
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