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GXT 860 Thura Semi-Mechanical Keyboard - recensione

Per chi apprezza la risposta delle tastiere meccaniche ma detesta il loro inquinamento acustico.

Nel catalogo di qualsiasi produttore per periferiche di gaming, comprese le tastiere, stanno iniziando a differenziarsi le offerte per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più attento alla qualità e tipologia di prodotti che gli vengono offerti. In ambito gaming uno degli esempi più lampanti della raffinatezza della proposta riguarda le tipologie di tastiere: da quelle a membrana si è passati (o dovremmo dire tornati dopo un decennio di oblio) a quelle meccaniche. Una novità spesso poco considerata da parte del pubblico sono le semimeccaniche, ovvero tastiere ibride delle due tecnologie che cercano di offrire il meglio dei due mondi: il feeling di quelle meccaniche con la silenziosità e morbidezza di attivazione di quelle a membrana.

Ecco quindi la GXT 860 Thura Semi-Mechanical Keyboard, un prodotto piuttosto recente nel catalogo Trust pensato per soddisfare le esigenze di chi non sopporta il baccano delle tastiere meccaniche ma vuole qualcosa in grado di durare nel tempo, oltre a una solidità di fondo di livello superiore. Dal video di unboxing abbiamo messo in evidenza tutte le sue caratteristiche principali in quanto a materiali usati: buone plastiche dei tasti e il metallo del telaio, cavo sufficientemente lungo, piedinatura in gomma e layout QWERTY in italiano. Degna di nota la presenza di un generoso poggiapolsi in plastica zigrinato, molto gradevole al tatto che aggiunge ulteriore stabilità a una tastiera già discretamente pesante di suo e ottimamente piedinata.

La tastiera si collega senza la necessità d'installare nulla di particolare su tutti i sistemi operativi Windows dall'XP in su: niente software di configurazione, quindi, e per questo motivo bisogna dare un'occhiata al flyer contenuto nella confezione per capire come funzionano gli shortcut e le combinazioni di tasti che pilotano la gestione della retroilluminazione. È presente un tasto dedicato per attivare/disattivare il tasto Windows per evitare attivazioni accidentali, stessa cosa per spegnere completamente la retroilluminazione della tastiera.

Usando il tasto FN in combinazione con quelli funzione è possibile impostare l'effetto di colorazione desiderato tra nove predefiniti: sono effetti a onda, di attivazione casuale e tutti multicolore alterandone la velocità di attivazione. Purtroppo non è possibile ciclare tra colori statici scegliendone uno a piacimento: un'opzione che avremmo gradito molto per evitare distrazioni soprattutto per chi è abituato a giocare al buio e non vuole avere costantemente sotto gli occhi costellazioni multicolore fisse. Questa, e l'assenza di un editor di macro, magari integrato in un software dedicato, sono i principali difetti relativi a questa GXT 860 Thura di Trust che riguadagna punti sul fronte della qualità della digitazione per chi apprezza il feeling "ibrido" di questa tipologia di prodotti.

Cover image for YouTube videoGXT 860 Thura Semi-Mechanical Keyboard - unboxing
Il nostro unboxing della GXT 860 Thura Semi-Mechanical Keyboard.

La Thura è infatti una tastiera con tasti completamente esterni rispetto al telaio e dalla corsa piuttosto importante, pensata per chi apprezza una digitazione energica e non si fa problemi a pestare duro, visto il punto d'attivazione piuttosto lontano. I tasti riprendono il meccanismo di quelli meccanici con la copertura che si aggancia a un pistoncino incapsulato singolarmente per ogni tasto che va a battere su una membrana ed è quindi privo di uno switch al suo interno. La digitazione nella parte iniziale è simile a quella di una tastiera meccanica, ma cambia la sensazione del fondo corsa che è nettamente più morbido e meno rumoroso, anche se non completamente silenzioso, restituendo comunque una netta sensazione di digitazione sia tattile sia sonora. Da notare anche la diversa risposta dei tasti: tutti sono caratterizzati dallo stesso clic, tranne il backspace, nettamente più rumoroso degli altri.

Vista la caratteristica dell'assemblaggio, con i tasti completamente esterni rispetto al telaio, questa Thura presenta un vantaggio non da poco rispetto ad altre tastiere meccaniche e tradizionali: è facilissima da pulire usando una bomboletta d'aria compressa. La polvere che normalmente finirebbe intrappolata ai lati del telaio accumulandosi con il passare del tempo, si rimuove completamente con grande facilità.

Nell'uso ci siamo trovati piuttosto bene: l'ottima stabilità e la comodità del poggiapolsi fanno il pari con un notevole comfort di digitazione che elimina del tutto il clic degli switch meccanici, garantendo una buona velocità di digitazione. In gioco non abbiamo rilevato problemi di sorta: dopo circa un mese d'utilizzo intenso i tasti WASD non hanno dato segni tangibili di cedimento, segno che la membrana è di buona qualità e fa presagire una buona affidabilità nel tempo. La tastiera è certificata con un sistema antighosting fino a sedici digitazioni e possiamo confermare appieno questa funzionalità.

Il poggiapolsi rende la tastiera ulteriormente stabile: la piedinatura è ottima.

Questa GXT 860 Thura Semi-Mechanical Keyboard è quindi un prodotto sicuramente particolare, realizzato per intercettare l'utenza che vuole qualcosa di più di una normale tastiera a membrana e in particolare cerca robustezza nel telaio e stabilità nell'utilizzo, ma ritiene gli switch meccanici troppo impegnativi dal punto di vista tattile e sonoro. In questo senso Trust ha centrato bene l'obiettivo, anche in considerazione di un price tag particolarmente interessante di soli quarantanove euro, che la caratterizza per un ottimo rapporto qualità/prezzo rispetto a molte concorrenti di marca. Su Amazon la potete portare a casa spendendo anche qualche euro in meno.

La mancanza di un software dedicato che permetta di pilotare meglio la colorazione e gestire le macro si fa sentire ma, come sempre accade per Trust, il prezzo particolarmente attraente, bilancia queste due lacune che avrebbero trasformato questo prodotto in un must have meritevole di bollino qualità.

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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