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Halo 5: Guardians, beta multiplayer - prova

Come procedono i lavori su questo atteso FPS?

Dopo aver passato qualche ora in compagnia della beta multiplayer di Halo 5: Guardians, siamo qui per condividere con voi le prime impressioni relative alle due mappe giocate in modalità Massacro, le uniche disponibili per l'accesso anticipato dei giornalisti.

Trattandosi della prima fase di studio di una modalità online ancora in corso di sviluppo, abbiamo deciso di dedicargli diversi articoli, sviscerando pian piano ogni singolo elemento che Bungie deciderà di farci provare. In questo modo permetteremo anche a coloro che non avranno la fortuna di provare il gioco, di ricevere comunque un feedback dettagliato.

Fino a questo momento la beta ci ha permesso di scaldare i fucili d'assalto con due sole mappe piuttosto piccole ma caratterizzate da un design ricco di spunti interessanti. Stiamo parlando di Truth ed Empire, la prima caratterizzata dal chiaro omaggio alla storica mappa Al Centro della Nave, la seconda ambientata all'interno di un hangar Spartan, con macchinari in movimento, turbine e tantissimi punti d'interesse.

All'inizio di ogni round una voce fuori campo (doppiata in Italiano) ricorda ai giocatori alcune caratteristiche specifiche della mappa in cui ci si appresta a combattere. Nel nostro caso ci segnalava la presenza di potenti armi ad energia in Truth e di un letale fucile di precisione in Empire.

Come da tradizione, il fucile di precisione può essere devastante. Basta un colpo per azzerare gli scudi e un altro per uccidere il bersaglio.

Una volta scesi sul campo di battaglia abbiamo preso confidenza col nuovo sistema di movimento, che garantisce una vasta gamma di opzioni. La cosa che ci è saltata immediatamente all'occhio è la possibilità di correre senza limiti di tempo, elemento che rende l'intero gameplay decisamente più veloce e frenetico.

Lo scatto è molto utile per muoversi in un lampo attraverso la mappa ma è soggetto a una limitazione particolarmente importante, visto che durante la corsa non è possibile rigenerare gli scudi eventualmente indeboliti dal fuoco nemico.

Un altro elemento utile, da sfruttare con grande attenzione, è il boost garantito dal jetpack in dotazione a tutti gli Spartan. Premendo il tasto B, infatti, è possibile godere di un piccolo (ma sostanziale) aumento della velocità, che può essere utilizzato sia per uscire dalle situazioni più calde (magari con un rapido strafe strategico), sia per estendere la lunghezza dei propri salti.

Questi due elementi, uniti alla possibilità di sfruttare le sporgenze per sollevarsi e raggiungere piattaforme elevate, donano agli Spartan di Halo 5: Guardians una grandissima mobilità. Il jetpack può essere sfruttato anche per librarsi in volo per brevi periodi di tempo, tenendo premuto il grilletto sinistro e attivando la mira di precisione.

Premendo R3 durante un salto, si attiva il Ground Pound, un colpo che può essere usato per eliminare gli avversari piombandogli in testa o per stordire i nemici nelle vicinanze.

Tutto ciò è accompagnato da alcune manovre eseguibili in corsa, come la carica Spartan (una violenta spallata) o la scivolata (lo scatto con il jetpack, mentre si è abbassati), che allineano l'esperienza con quella degli altri FPS (o TPS) dell'era moderna.

Durante le nostre partite abbiamo avuto la possibilità di accumulare punti esperienza e di sbloccare ricompense di vario genere, utili a personalizzare l'aspetto del nostro avatar in armatura. Se siete fan di Halo, saprete già quanto lavoro sia stato fatto per permettere ai giocatori di creare il proprio Spartan ideale, e anche in Halo 5: Guardians troveremo la medesima cura sotto questo punto di vista.

Siamo rimasti piacevolmente colpiti dall'assenza di qualsiasi tipo di perk o potenziamento, che potrebbe lasciar intendere il desiderio di tornare a un'impostazione dove contano più le capacità dei giocatori rispetto al loadout scelto.

Le armi con cui abbiamo avuto a che fare durante la nostra prima esperienza con la beta provenivano tutte dall'arsenale umano, offrendo un loadout iniziale a base di fucile d'assalto e di una pistola Magnum, che potevano essere sostituiti in corsa con una SMG (letale nel close quarter), con un fucile da battaglia, o con altre varianti a base di piombo. L'unica arma aliena del lotto, in Truth, era la spada di energia, a dir poco letale nel corpo a corpo e utilissima per esibirsi in spettacolari serie di uccisioni.

Tra le due mappe provate, Empire ci è sembrata più convincente, complice la grande varietà di piattaforme e passaggi da sfruttare per cogliere di sorpresa gli avversari.

Durante le nostre partite abbiamo notato quanto sia importante in Halo 5: Guardians il gioco di squadra, complice anche la costante comunicazione tra gli Spartan sul campo di battaglia. Esattamente come accade da tempo in Call of Duty, infatti, in Halo 5: Guardians i soldati parlano continuamente, fornendo informazioni importanti relative a ciò che accade nella mappa.

Durante le sparatorie, infatti, capita spesso di ricevere indizi preziosi sulla posizione dei nemici (con riferimenti ben precisi legati alla mappa in cui si gioca, dettaglio che permetterà a giocatori, spettatori e caster delle partite, di avere i medesimi punti di riferimento), a tutto vantaggio della cooperazione in battaglia.

Segnaliamo con piacere che, già all'attuale stadio di sviluppo, il gioco gira fluido a 60 FPS, senza alcuna incertezza anche nelle fasi più concitate. L'unico elemento del pacchetto che alcuni potrebbero trovare stonato è lo Smart Link, il reticolo per la mira intelligente che si attiva tenendo premuto il grilletto sinistro. Si tratta di un cambiamento importante per la serie che francamente non abbiamo trovato invasivo e sacrilego come molti dei fan più accaniti temevano.

In sostanza lo Smart Link non è altro che un mirino intelligente che, mentre in quadra un bersaglio, ne mette in mostra alcune informazioni, senza però togliere meriti alle capacità dei giocatori (salvo forse nei tiri dalla lunghissima distanza, forse lievemente avvantaggiati da questa nuova tecnologia).

Halo 5: Guardians, la beta multiplayer.

Siamo certi che leggendo queste righe i fan più accaniti della serie avranno rabbrividito, ma è comunque presto per fare qualsiasi tipo di considerazione, visto che i ragazzi di 343 Industries hanno ancora moltissimo tempo davanti per poter apportare eventuali modifiche.

Chiudiamo questo articolo ricordandovi che la beta del multiplayer di Halo 5: Guardians sarà aperta dal 29 dicembre al 18 gennaio per tutti i possessori della HALO: The Master Chief Collection. La versione finale della beta permetterà di testare 7 mappe e 3 modalità di gioco. Sarà allora che scriveremo un nuovo articolo per continuare la nostra analisi.

Per ora è tutto, quindi, e non ci resta che attendere il 29 dicembre per dare uno sguardo più approfondito a ciò che Microsoft e 343 Industries ci sapranno offrire.

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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