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Corsair SP2500 - review

Due casse per me, posson bastare…

Quando si pensa agli impianti audio per PC, i primi nomi che vengono in mente sono Creative e Logitech. Oggi invece andremo a recensire un prodotto di Corsair, nome in codice SP2500.

Si tratta di un impianto 2.1 composto da due altoparlanti e un subwoofer. Il valore RMS è di 232 Watt: così tanta potenza è garantita da sei amplificatori, i due satelliti bi-amplificati con diffusori da tre pollici e un tweeter a un pollice; il subwoofer infine possiede un diffusore da ben otto pollici.

Il kit non è particolarmente ingombrante per quanto riguarda i satelliti, con dimensioni pari a 10,8x12x15,9 centimetri. Il discorso è differente per il subwoofer, che con la sua stazza di 46x25,8x29,7 centimetri avrà bisogno di ampio spazio per essere posizionato, soprattutto considerando che per farlo funzionare a dovere il lato contenente il cono dovrà disporre di almeno venticinque centimetri di ulteriore spazio libero.

Ecco come si presenta al completo l'SP2500 con due casse un subwoofer e il controller remoto. Essenziale ma efficace.

All'interno, oltre a quanto già elencato, troveremo ovviamente tutto il necessario in termini di cavi di collegamento e un'interessante unità di controllo remoto digitale dotata di schermo LCD da 1.8". Su questo dispositivo remoto troviamo una manopola per navigare nelle opzioni di equalizzazione e di selezione degli ingressi e tre pulsanti di cambio funzione. La Digital Control Unit (DCU) è provvista di una porta USB dedicata agli upgrade del firmware, una connessione per cuffie (mini jack) e una presa AUX per il collegamento di lettori MP3.

"All'interno troveremo il necessario in termini di cavi e un'interessante unità di controllo remoto digitale dotata di schermo LCD da 1.8"

Tramite la Digital Control Unit l'utente può intervenire modificando sia il DSP (Digital Sound Processor) che il tipo di equalizzazione in base al genere di musica che sta ascoltando e alle relative condizioni di ascolto. Sono infatti disponibili diverse modalità di equalizzazione. La modalità notturna, permette di ridurre al minimo l'utilizzo del subwoofer, reindirizzando le frequenze basse ai satelliti; inoltre eviterà gli sbalzi audio permettendo di giocare o guardare un film, seppure a volume contenuto, senza disturbare i nostri vicini.

A questa si aggiunge la modalità X, pensata per i film, con un'equalizzazione specifica per gli ambienti casalinghi. Molto interessante è poi la funzionalità FPS, appositamente concepita con l'audio posizionale quando si gioca con uno sparatutto. Per ultime troviamo una modalità di equalizzazione pensata espressamente per l'utilizzo in cuffia con un'amplificazione delle frequenze medie spesso non riprodotte correttamente da cuffie non di alta qualità, e l'immancabile Karaoke, per sopprimere la traccia audio vocale dalle canzoni.

Nel menù principale sono disponibili ulteriori modalità dedicate a musica, film ed effetti particolari, anche se sicuramente quelle appena citate sono le più interessanti e utilizzate maggiormente dai più. Gli speaker non sono sicuramente belli da vedere in quanto si limitano ad essere dei parallelepipedi di plastica nera, sebbene la componentistica al loro interno sia di alto livello, consentendo un'ottima qualità della riproduzione.

Il pezzo più innovativo dell'impianto, la DCU, permette di controllare tutti i parametri del nostro impianto.

Il collegamento degli speaker all'unità subwoofer avviene tramite un connettore a quattro pin che ricorda molto quello dell'alimentazione delle schede video; i quattro cavi per ogni speaker sono necessari, data la doppia amplificazione di diffusori e tweeter. La lunghezza dei cavi è di quasi di due metri, una misura più che sufficiente per una qualsiasi scrivania, molto meno nel caso vogliate collegarli a una televisione e utilizzarli giocando con una console.

L'unità che si occupa della gestione dei bassi è un monolite nero da 120W di potenza: la riproduzione dei bassi è chiara e decisa senza distorcere ad alti volumi e nemmeno i cambi di tono, come spesso accade nei giochi, riescono a metterla in difficoltà.

"Nelle prove che abbiamo effettuato, l'impianto ha riprodotto ogni fonte sonora con un'ottima resa complessiva e fedeltà soprattutto sulle frequenze medio alte"

Sul retro del subwoofer, oltre al connettore per l'alimentatore, troviamo gli slot dove collegare i due speaker e l'unità digitale. In basso, invece, sono presenti due ingressi sorgente, un jack audio da 3.5" e due ingressi RCA ai quali potremo collegare direttamente anche una console di gioco. Non sono disponibili ingressi digitali che con un impianto 2.1 sarebbero stati comunque superflui.

Nelle prove che abbiamo effettuato, spaziando dalla musica ai film di vario genere, l'impianto ha riprodotto ogni fonte sonora con un'ottima resa complessiva e fedeltà soprattutto sulle frequenze medio alte. I film in particolare meritano un apprezzamento degno di nota, in virtù di un'ottima qualità dell'audio posizionale pur se riprodotto su due satelliti, che non fanno rimpiangere la mancanza di ulteriori diffusori.

Per quanto riguarda il gioco la differenza la fa molto il genere: nel caso di titoli sportivi o simulativi questo impianto è in grado di soddisfare chiunque, per quanto riguarda gli FPS alle volte la mancanza dei satelliti si fa sentire soprattutto quando l'audio posizionale ci permette di individuare più facilmente un avversario.

Corsair ha dunque svolto un ottimo lavoro creando un prodotto da scrivania interessante, dalle indubbie qualità tecniche, che suona bene, benissimo, alle volte meglio di impianti con più satelliti. È un impianto per tutti? No, perché l'hardcore gamer alle volte sentirà la mancanza di un audio posizionale più dettagliato, mentre il prezzo, di circa 200€, non è fra i più popolari e sicuramente incide sul voto finale. Nel caso però non abbiate molto spazio, la disponibilità economica non vi manchi e siate alla ricerca di un impianto di qualità, questa proposta di Corsair va senz'altro tenuta in considerazione.

7 / 10

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Marco Ballabio

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Adepto spirituale del Pastore fin dai tempi di TGM, è sempre alla ricerca dell’ultimo pezzo per completare il suo PC definitivo. Impresa, come quella di Dylan Dog e del suo galeone, infinita.

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