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Hearthstone: il punto della situazione - intervista

Trenta minuti con Blizzard per discutere com'è cambiato il gioco dopo i Cavalieri del Trono di Ghiaccio.

Mezzora d'intervista con Blizzard per parlare di Hearthstone, per un appassionato come me sono un'occasione irrinunciabile. Ecco perché quando s'è presentata l'opportunità di trovarmi faccia a faccia con Ben Brode (game director) e Jason Chayes (production director), non ci ho pensato due volte e l'ho colta al volo.

A dispetto delle mie altre interviste, però, stavolta ho voluto coinvolgere Riccardo Basso, altrimenti noto come Bloor. Youtuber e streamer, ha collaborato con noi in passato su Twitch ed è un giocatore ben migliore di me, capace di entrare regolarmente nel rank Leggendario laddove io non sono mai andato oltre il rank 3 (e ultimamente veleggio attorno al 10).

Da due punti di vista diversi, quello del giocatore assiduo ma amatoriale come il sottoscritto e quello del player esperto come Riccardo, credo sia uscita un'intervista molto interessante. Fatemi sapere che ne pensate dell'idea e se in futuro la vorreste vedere ripetuta!

Stefano Silvestri: Prima di parlare della nuova espansione Cavalieri del Trono di Ghiaccio (Knights of the Frozen Throne, KFT d'ora in poi, ndR), vorrei partire da quella precedente, ossia Viaggio a Un'Goro. La meccanica delle quest è stata a mio avviso un insuccesso: sono davvero pochi quelli che le usano e, in generale, alcune classi non ne sono state minimamente toccate (personalmente ho incontrato un solo Quest Hunter e nessun Quest Warlock, e sì che sono uno che gioca molto). Dobbiamo aspettarci un revamp di questa meccanica prima che vada in Wild, oppure un suo definitivo abbandono?

Ben Brode, game director di Blizzard.

Ben Brode: Non stiamo pensando a un revamp delle quest ma potemmo introdurre altre carte per cambiare gli equilibri. Penso ad esempio alla quest del Prete: non è Tier 1 al momento ma abbiamo aggiunto carte di supporto che potrebbero rendere nuovamente attraente questa meccanica. Il nostro obiettivo non è solo creare nuove carte ma valorizzare quelle già esistenti: basta pensa all'ascesa e al declino del Secret Paladin.

Riccardo Basso: A differenza di Sussurri degli Dei Antichi, l'espansione che vedeva l'introduzione di uno C'Thun valido per tutte le classi, con Viaggio a Un'Goro è stata introdotta la meccanica delle Quest, diverse per ogni classe. Anche in KFT è presente una meccanica unica per ogni classe, ossia quella del Death Knight: dobbiamo quindi aspettarci per le prossime espansioni delle meccaniche variabili per ogni classe?

Ben Brode: Dipende. C'Thun poteva essere usato da tutte le classi ma è stato Tier 1 solo in un numero davvero ristretto di mazzi, ossia quelli del Guerriero e del Druido. Lo stesso è valso per i Draghi: tutti li potevano usare ma ne abbiamo messi alcuni migliori di altri nei mazzi dei Preti e dei Paladini. Idem per gli elementali di Viaggio a Un'Goro: anch'essi sono carte neutrali ma Maghi, Sciamani e alcuni Preti ne hanno beneficiato più di altri.

Il nostro obiettivo è creare più opzioni per tutte le classi ma c'è un pericolo insito nel creare strategie neutrali che chiunque possa usare per i suoi mazzi, che rischiano così di diventare tutti uguali tra loro. Quindi, qualora in futuro dovessimo introdurre meccaniche legate a carte speciali neutrali, faremo in modo di restringere il loro campo d'azione privilegiando alcune classi. Ma non so ancora cosa faremo in futuro, senz'altro ci sarà molta sperimentazione.

Jason Chayes, production director di Blizzard.

Stefano Silvestri: Nel concepire C'Thun l'avete pensato con Guerrieri e Druidi in mente o è stato il metagame che ha preso una piega inaspettata?

Ben Brode: Non è C'Thun in sé ad essere sbilanciato verso alcune classi, quanto alcune carte specifiche che, in combinazione con C'Thun, lo valorizzano. Come ad esempio Portascudi Antica per il Guerriero. In generale vogliamo evitare il ripetersi di situazioni come Dr. Boom, che era usato da tutti e in qualsiasi mazzo, riducendo così la varietà del metagame.

Stefano Silvestri: Perché decidete di privilegiare alcune classi a scapito di altre?

Ben Brode: Alcune volte è una questione di gusto. Carte come gli elementali sono collegabili a Maghi e Sciamani più di altre. Altre volte invece cerchiamo d'introdurre meccaniche che ci paiono divertenti per variare alcune classi che ne hanno bisogno.

Riccardo Basso: Con Frozen Throne avete introdotto una modalità Avventura gratuita, cosa apprezzatissima dalla community in quanto è semplice, accessibile a tutti, e permette di ottenere carte gratis. Siete soddisfatti dei risultati ottenuti? Continuerete con questa strategia anche in futuro?

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Jason Chayes: Le avventure non ci permettono solo di introdurre nuove carte ma anche di presentare delle storie un po' più complesse che, diversamente, non sarebbe possibile scoprire. Siamo soddisfatti di quanto visto finora e non abbiamo ragioni per cambiare strategia.

Stefano Silvestri: Un mazzo che a mio avviso andrebbe ridimensionato è l'Evolve Shaman: per quale ragione Senzavolto Multiforma (Dopplegangsters), che costa 5 mana, produce tre carte considerate ciascuna come unità da 5 mana (quindi 15 punti in tutto)? Ritrovarsi al sesto turno con non meno di 18 punti mana sul tavolo, tende a squilibrare un po' le partite...

Ben Brode: La meccanica potrebbe essere diversa ma abbiamo sempre considerato i duplicati come carte in tutto e per tutto uguali all'originale. Si tratta di una combo molto forte e quello dello Sciamano è uno dei deck più forti di Viaggio a Un'Goro. Capisco che uno si aspetterebbe di avere tre carte del valore ciascuna di un terzo della carta originaria, ma la descrizione è chiara e la gente sa cosa attendersi.

Stefano Silvestri: Ad aggravare la situazione troviamo l'introduzione di Thrall lo Scrutamorte. Perché aggiungere un'ulteriore meccanica Evolve a una classe che hai appena detto essere stata tra le più forti di Un'Goro? Non state introducendo un ulteriore sbilanciamento nel gioco?

Ben Brode: Credo che le meccaniche Evolve di Thrall lo Scrutamorte e delle carte di Un'Goro siano leggermente diverse tra loro e c'è un deck Evolve molto forte che non fa uso di Thrall. Non credo che noi si sia rafforzato l'Evolve e ci sono altri mazzi che in questo momento sono più efficaci, come quelli del Druido.

Magari lo sapevate già ma nel corso dell'intervista ho scoperto che basta digitare 'new' nella casella di ricerca per vedere tutte le nuove carte che si sono sbustate...

Stefano Silvestri: Il che mi porta alla prossima domanda. Su TempoStorm, nel Tier S (quello dei mazzi OP, ndSS)ci sono 4 deck tutti col Druido. Vi sarà mica scappata la mano con Malfurion?

Jason Chayes: Al momento è ancora presto per trarre dei bilanci, la nuova espansione è stata rilasciata da qualche settimana. Senz'altro la classe del Druido è molto forte e la stiamo monitorando. Di solito la community riesce a trovare delle contromisure ma se così non fosse interverremo.

Riccardo Basso: Com'è possibile che escano carte come Infestazione Totale (Ultimate Infestation) per il Druido, acclamata come fortemente sbilanciata da parte della community, e che secondo alcuni dovrebbe essere soggetta a nerf per evitare una così importante predominanza di Druidi nella ladder? A ben guardare costa 10 punti mana ma a spanne di punti ne dovrebbe costare 20.

Ben Brode: Beh, le carte che costano 10 punti mano devono essere d'impatto, perché bisogna sopravvivere fino al decimo turno...

Stefano Silvestri: Scusa se t'interrompo, ma questo non vale proprio il Druido che ci può arrivare ben prima.

Ben Brode: È vero. Comunque guardando le statistiche riusciamo a capire quali sono le carte che sbilanciano il gioco e Infestazione Totale non è tra queste. Diciamo che i mazzi che la usano sono forti ma non per quella carta. Per intenderci, una carta come Alamorte (Deathwing) ha effetti molto più impattanti sulla partita, e costa anch'essa 10 punti mana.

Questa schermata parla chiaro: i Druidi sono usciti molto avvantaggiati dalla nuova espansione i Cavalieri del Trono di Ghiaccio.

Stefano Silvestri: Oltre ad Alamorte (Deathwing), quali sono a tuo avviso le carte più impattanti del Druido?

Ben Brode: Non saprei. Direi Innervazione (Innervate), Crescita Rigogliosa (Wild Growth), Spazzata (Swipe) e la versione eroica di Malfurion.

Stefano Silvestri: Nel corso di una mia recente intervista a Dean Ayala ho sollevato il dubbio che il Jade Druid abbia 'rotto' il metagame dei mazzi control. La sua risposta ha ridimensionato la mia osservazione, eppure con questa espansione avete introdotto Geist Predatore (Skulking Geist), che elimina tutte le magie da 1 mana. Una coincidenza?

Ben Brode: Credo che sia importante dare delle alternative ai giocatori quando vengono frustrati da alcune strategie. Geist Predatore è senz'altro utile contro i Jade Druid ma anche contro i Secret Paladin e carte come questa rappresentano importanti variazioni al metagame.

Stefano Silvestri: Però così state introducendo uno sbilanciamento opposto, perché se io uso un Jade Druid e l'altro mi cala Geist Predatore nella prima parte del gioco, tanto vale finire lì la partita. Non era meglio ribilanciare questa meccanica anziché introdurre uno sbilanciamento per correggere un altro sbilanciamento?

Thrall lo Scrutamorte esalta ulteriormente le meccaniche Evolve, che già erano molto potenti in Viaggio a Un'Goro. Ma per Ben Brode la situazione non è così sbilanciata come pare.

Ben Brode: Assassination può uccidere qualsiasi carta, Consecrate può fare ingenti danni a tutta la board. Ci sono altre carte forti nel gioco ma la bravura sta nel capire in che direzione si evolve il metagame e reagire di conseguenza. Geist Predatore di per sé costa un po' troppo per le statistiche che ha, ma se ci si aspetta che possa tornare utile lo si mette comunque nel mazzo. Chi usa un Jade Druid a forza di trovarsela contro è invogliato a cambiare strategia, e così il metagame cambia e si evolve.

Stefano Silvestri: La rimozione di Ragnaros e Sylvana è ancora una ferita aperta per alcuni. Qual è il vostro bilancio un'espansione dopo la loro uscita dal formato Standard?

Jason Chayes: È stata una decisione difficile, della quale abbiamo parlato a lungo. Anche perché si tratta di personaggi iconici noti a tutti i fan di World of Warcraft. Abbiamo anche valutato un possibile nerf delle carte ma alla fine ci è sembrato corretto portarle direttamente nel formato Selvaggio. Così facendo abbiamo variato il metagame e agevolato l'adozione di altre carte leggendarie, visto che Ragnaros e Sylvana occupavano due posti fissi nei mazzi più diffusi.

Stefano Silvestri: Prima lo Sciamano mid-range, poi il Pirate Warrior, quindi il Quest Rogue: com'è possibile che vi sfuggano delle combinazioni così sbilanciate che le community invece identificano a pochi giorni dall'uscita di un'espansione?

Jason Chayes: I nostri designer testano costantemente il gioco proprio per evitare questo ma Hearthstone ha una community così ampia che statisticamente è impossibile prevenire tutte le possibili interazioni delle carte. Basta poi che qualcuno trovi una combinazione vincente e la posti su Internet, che in poco tempo la adottano tutti.

Stefano Silvestri: Chiudiamo con una domanda frivola: sono a un passo dall'avere tutti i personaggi dorati. È prevista una qualche forma di ricompensa per chi riesce in questa malsana impresa? Un dorso speciale non sarebbe male...

Ben Brode: Beh, che dire, innanzitutto complimenti, è una cosa folle. Quanto alla tua domanda, non esiste una ricompensa come quella che ci chiedi. Avere tutti i personaggi dorati sarà già quella una sommatoria di tante piccole ricompense.

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Stefano Silvestri

Editor in Chief, EG.it

Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.
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