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Hydrophobia

L'acqua non è mai stata così terrificante.

Se, come il sottoscritto, non avete mai avuto un rapporto particolarmente idilliaco con l’acqua, l’ultima fatica dei ragazzi di Dark Energy vi “regalerà” senz’altro qualche ora di puro terrore. Perché? Avete mai pensato a quanto possa essere devastante l’acqua e che livello di angoscia sia in grado di suscitare in determinate situazioni, specie in ambienti circoscritti? Beh, se la risposta è “no”, fermatevi a riflettere un attimo e converrete con me che, sulla carta, l’ultima fatica dei ragazzi di Dark Energy potrebbe rivelarsi ben più terrificante di molti survival horror sulla piazza.

La storia di Hydrophobia è ambientata in un ipotetico futuro non troppo lontano dai giorni nostri in cui il mondo si avvicina a un inevitabile fine. La sovrappopolazione ha reso le risorse di prima necessità un bene quasi inestimabile e di conseguenza le quantità di cibo ed acqua sono insufficienti per il sostentamento dell'intera popolazione.

Le speranze dell'umanità, tuttavia, sono legate ad una straordinaria, nuova nanotecnologia in grado di desalinizzare l'acqua del mare e permettere l'irrigazione dei deserti del mondo.

La protagonista avanza guardinga in una conduttura: il gioco promette una certa atmosfera.

L'esperienza di gioco avrà dunque inizio all'alba di questa potenziale nuova era per la civiltà, ovvero nel giorno in cui questa tecnologia dovrà essere svelata al mondo intero. E dove pensate possa essere fatto un annuncio di tale importanza? Ma ovviamente su un gigantesco transatlantico, denominato Queen of the World (Regina del Mondo) di proprietà di un conglomerato di potentissime corporazioni!

Detto questo molti di voi potrebbero aver già capito dove gli sviluppatori vogliano andare a parare, ma se così non fosse, le prossime righe vi saranno senz'altro utilissime.

Non tutti condividono questa idilliaca visione del futuro e tra gli oppositori più facinorosi vi sono i Malthusiani, desiderosi di sabotare l'annuncio, il piano delle corporazioni e la stessa Queen of the World. Com'è facile intuire, di lì a poco la situazione degenererà e Kate, la macchinista protagonista dell'avventura, si ritroverà suo malgrado a vestire i panni dell'eroina improvvisata.

Previsto inizialmente come un titolo a prezzo pieno per PC, PS3 e X360, Hydrophobia farà il suo debutto sulla console Microsoft come esclusiva temporanea di XBLA. La tanto chiacchierata fisica dell'acqua, vero punto di forza del prodotto, rimarrà tuttavia immutata, garantendo una simulazione dei liquidi che promette di essere la più realistica nella storia dei videogame.

Come se questo non fosse già abbastanza la fisica si estende anche al fumo, al fuoco, all'elettricità e all'olio, creando un letale parco giochi che non renderà di certo semplice la missione di Kate.

Se avete paura dell’acqua, questo potrebbe essere il titolo giusto per superarla!

Kate avrà però a disposizione una vasta gamma di azioni da eseguire per eliminare i Malthusiani: i nemici potranno essere affogati, bruciati, elettrificati, schiacciati e fatti a pezzi con le armi da fuoco e, ovviamente, combinando tali azioni sarà possibile far salire esponenzialmente i punti derivanti da ogni uccisione.

Detto questo potreste arrivare al punto di provare un po' di pietà per i Malthusiani... perciò permettete che vi esponga brevemente il loro credo, in modo da permettervi di lasciarvi alle spalle qualsiasi tipo di rimorso. Seguendo in maniera alquanto distorta la filosofia di Thomas Malthus, questi reazionari credono di agire per "un bene superiore", poiché qualsiasi azione volta a facilitare la sopravvivenza dei più deboli sarebbe del tutto controproducente oltre che dannosa per l'intera umanità e per la conservazione delle risorse.

Anziché considerare tale dottrina un qualcosa di ipotetico, i Malthusiani hanno dunque deciso di agire direttamente contro le corporazioni facendo a pezzi la Queen of the World, in modo che non sia possibile aiutare i poveri e i bisognosi sparsi per il mondo, condannandoli a un destino che loro ritengono giusto oltre che naturale.