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Il Padrino II

Un gioco che merita rispetto.

Da appassionato della serie cinematografica, nonché vorace lettore di tutte le opere di Mario Puzo (fatevi un favore, leggete "I Folli Muoiono"), avevo atteso con grande impazienza la versione videoludica de Il Padrino. Impazienza che si tramutò ben presto in delusione poco dopo aver dato in pasto alla console il disco di gioco.

La discreta rappresentazione digitale di Marlon Brando mi aveva notevolmente suggestionato, ero già pronto ai giochi di potere, alle efferatezze tra picciotti e non vedevo l'ora di manovrare "i pupi" alla maniera del Don. E invece... nulla di tutto questo. L'atmosfera della pellicola latitava, sommersa da un gameplay confuso e indeciso e da una realizzazione tecnica non proprio esaltante. L'incredibile potenziale della serie sfumava dinnanzi ai miei occhi in maniera tanto rapida quanto avvilente. All'ennesima, noiosa estorsione ai danni del macellaio di turno, ho alzato bandiera bianca e ho riposto via il gioco.

Electronic Arts adesso ci riprova con il Padrino II, ed è comprensibile dato l'enorme prestigio della licenza in questione. Avrà imparato dagli errori precedenti? È ancora troppo presto per dirlo, ma le premesse sono quantomeno incoraggianti.

L'idea alla base del sequel è quella di amalgamare meccaniche tipicamente action alle sottili fasi decisionali di un manageriale. Il fascino di un personaggio come Don Corleone deriva infatti non solo dalle sue cruente tecniche di convincimento (la classica offerta che non si può rifiutare...) ma anche dal suo modo di pianificare "la prossima mossa", lo smacco finale nei confronti delle altre famiglie al fine di consolidare il proprio potere. Il gioco alternerà quindi momenti di azione in presa diretta, nei quali sarete chiamati a spezzare braccia e gambe e a far cantare le pistole, ad altri più riflessivi in cui dovrete cercare di attingere alle vostre attitudini gestionali.

Classico gameplay free-roaming. La grafica, purtroppo, lascia ancora a desiderare.

Scopo del gioco è ancora una volta la scalata all'impero del crimine, ma in questo caso sarà dato molto più spazio alle abilità "imprenditoriali" del giocatore, che dovrà essere capace di oliare a dovere gli ingranaggi delle varie attività economiche cui deciderà di legarsi. Gli affari sono chiaramente quelli previsti dal business della malavita: riscossione del pizzo, traffico di armi, gioco d'azzardo, e ancora: corruzione di politici e forze dell'ordine, intimidazioni e omicidi su commissione. Insomma, tutte le normali occupazioni di un serio ed onesto lavoratore...

Tale aspetto del gioco sarà coadiuvato dalla Don's View, una interessante feature che vi permetterà di prendere visione dei vostri affari tramite una mappa in 3D, nella quale saranno evidenziati (con l'ausilio di apposite icone) i possedimenti di tutte le famiglie e relativi clan di appartenenza. In questo modo potrete capire in maniera semplice e intuitiva quali attività siano produttive e quali siano invece in pericolo a causa delle bande rivali.