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Indiegamer #37 - articolo

The Realm, Planet Explorers, Fragment e Lumber Island.

The Realm (Lantern Interactive)

Non si può dire che i Lantern Interactive pecchino di modestia quando, sulla loro pagina Kickstarter, presentano The Realm come un'evoluzione delle avventure punta e clicca, capace di segnare un nuovo punto di riferimento dal punto di vista grafico.

Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto le premesse sono incoraggianti: la parte estetica è realizzata in collaborazione con Atomhawk Designs, azienda inglese che nel suo curriculum vanta diverse collaborazioni in campo videoludico e che già nel primo trailer di The Realm mette in evidenza la qualità del suo lavoro, con uno stile che secondo i suoi autori si richiama artisticamente all'Occidente, pur mostrando un cuore orientale.

Il gioco è costruito su Unity Engine, facendo uso, per le location, di artwork bidimensionali posti all'interno di una sorta di set cinematografico virtuale nel quale si muoveranno i personaggi, realizzati con modelli poligonali. L'effetto finale è notevole e di certo non mancherà di dispensare piacevolezze visive.

"The Realm è ambientato in un futuro lontano in cui il mondo stato sopraffatto dalla natura"

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The Realm è ambientato in un futuro lontano, in cui il mondo non si è trasformato secondo il tipico immaginario sci-fi, altamente tecnologico, ma è stato sopraffatto dalla natura. Le città sono ormai abbandonate e delle imponenti architetture che dominavano il paesaggio non restano che gli scheletri, ricoperti di vegetazione, mentre la popolazione sopravvissuta vive in piccole comunità rurali.

Gli eroi in questa avventura sono Sarina, una giovane ragazza che, per salvare la madre malata, intraprende un viaggio alla ricerca di un potente fiore curativo di cui parlano le leggende, e Toru, un grande golem di pietra dal cuore gentile, di cui Sarina diventa presto amica. La loro presenza all'interno della città dimenticata, dove si dice cresca il fiore, risveglia una forza oscura che controlla delle creature mortali.

Per sopravvivere in un ambiente così ostile e superare gli enigmi che si incontreranno lungo la strada, al giocatore viene data la possibilità di controllare entrambi i personaggi, di cui bisognerà imparare a conoscerne punti di forza e debolezze. Sarina è piccola, veloce e intelligente ma molto vulnerabile, mentre Toru è grande, forte e molto resistente, ma al tempo stesso un po' ingenuo, a tratti infantile, e ha un misterioso passato che non riesce a ricordare.

"Gli eroi in questa avventura sono Sarina, una giovane ragazza, e Toru, un grande golem di pietra dal cuore gentile"

Sembra una tipetta decisa, questa Sarina.

L'interfaccia abbandona l'uso del classico inventario ed è costruita in modo da essere funzionale sia tramite mouse che su dispositivi touch screen: avvicinandosi ad un elemento sensibile, questo verrà evidenziato e toccandolo o cliccandoci sopra vengono presentate una serie di azioni possibili, legate al contesto.

Le versioni mobile non sono al momento confermate ma gli sviluppatori sperano che la raccolta fondi su Kickstarter riesca ad eccedere la cifra di 195.000 sterline richieste, in modo da avere le risorse necessarie per lavorare anche su Android e iOS, mentre le versioni Windows, Mac e Linux sono attese nel febbraio del prossimo anno, con l'Italiano compreso fra le lingue disponibili.

The Realm si presenta molto bene, l'ambientazione è affascinante e visivamente deliziosa, e la storia è semplice ma aperta a moltissime possibilità. Può esserci qualche dubbio su quale effettiva evoluzione porterà al genere ma, fosse anche minima, le potenzialità per un'avventura punta e clicca di qualità ci sono tutte.

Planet Explorers (Pathea Games)

Nell'anno 2287 un'astronave di coloni l'ascia la Terra alla volta dei un altro pianeta ma poco prima dell'atterraggio qualcosa compare improvvisamente davanti ai piloti, causando la perdita del controllo e lo schianto a terra. I sopravvissuti si ritrovano in un territorio ostile e dovranno lottare in ogni modo per riuscire a rimanere in vita e costruirsi una nuova casa.

"Planet Explorers è un titolo open world in terza persona, vasto e completamente sandbox"

Gli alieni, da queste parti, non sembrano essere molto ospitali.

Planet Explorers è un titolo open world in terza persona, vasto e completamente sandbox: l'avventura single player avrà luogo in una mappa 17 x 8 km quadrati, interamente esplorabile da subito e piena di personaggi unici, oltre cento tipi di potenziali nemici, terreni e risorse di ogni genere.

Il combattimento, se pur possibile, non sarà necessario: il giocatore potrà infatti scegliere di dedicarsi completamente alla raccolta di materiali per mettere in piedi un nuovo insediamento con cui provvedere al sostentamento della colonia, negoziando con gli alieni e cercando di difendere il perimetro.

Costruire è la parola chiave del gioco, basato su un motore Voxel che permette di modificare il terreno a proprio piacimento e realizzare di tutto, pezzo per pezzo, dagli edifici ai veicoli, fino alle armi, in maniera simile a quanto avviene nel famoso Minecraft. Se ad esempio volessimo attraversare un canyon, nulla ci vieta di erigere un ponte oppure di fabbricare un aereo, o addirittura un robot gigante per aiutarci nell'impresa.

Oltre alla campagna single player sono previsti l'Adventure Mode, dove mappe e missioni sono generati in maniera casuale, anche sulla base di parametri stabiliti dall'utente, e il Build Mode, una sorta di editor in cui si potrà costruire qualsiasi cosa senza alcuna limitazione, un modo per sperimentare idee da attuare nelle altre modalità o lasciar libera la fantasia e creare il mondo dei propri sogni.

"Sarà presente anche una componente multiplayer sia cooperativa sia competitiva"

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Sarà presente anche una componente multiplayer, sia cooperativa in modalità come l'Adventure Mode sopra citato, Tower Defense o Build Mode, sia competitiva, con team sino ad un massimo di 4 contro 4 per partite a Capture the Flag, difesa della base e qualcosa di simile a DOTA.

Le potenzialità di un titolo simile sono altissime ma l'alto grado di libertà lasciato al giocatore richiederà un notevole lavoro di bilanciamento, che i Pathea Games dovrebbero riuscire a portare a termine grazie al successo della campagna Kickstarter con cui hanno raccolto qualcosa in più dei $100.000 richiesti.

Freeware

Fragment è un piccolo gioco stealth in prima persona, realizzato da quattro studenti della Vancouver Film School. Ambientato in un'asettica base spaziale nel futuro, dovremo cercare di fuggire senza farci scoprire dalle forze di sicurezza, e l'unica arma a disposizione sarà un potere dalle due funzioni: creare un ologramma e assimilare i nemici, che esploderanno in mille frammenti.

"Fragment è un gioco stealth in prima persona, realizzato da quattro studenti della Vancouver Film School"

Quando vengono assimilate, le guardie svaniscono tra mille frammenti.

L'ologramma si dimostra piuttosto versatile: lo si può muovere indipendentemente dal giocatore e, attraverso una telecamera, osservare la situazione in tutta sicurezza, oppure lo si può utilizzare per teletrasportarsi nella sua posizione o ancora utilizzarlo come esca e, se abbiamo compiuto abbastanza assimilazioni e riempito l'apposita barra, farlo esplodere per liberarci di più guardie in un colpo solo.

L'idea è carina, la sua realizzazione è molto semplice e l'intelligenza artificiale degli avversari è tutt'altro che ostica, ma è comunque un discreto passatempo per i pochi minuti che dura e può essere la base per un progetto più ampio e rifinito.

Il genere horror è particolarmente gettonato in ambito indie, anche quelli gratuiti, basti pensare ai numerosi titoli basati sulla leggenda metropolitana dello Slender Man. Lumber Island li ricorda molto ma parte da presupposti diversi: la storia parla di un'isola famosa per i suoi alberi dal legno pregiato, che vide un intenso periodo di prosperità grazie ad aziende locali che sfruttavano la materia prima e al turismo, fino a che la scoperta di un giacimento di petrolio non finì per far lasciare l'isola ai suoi abitanti, mentre gli alberi vennero sradicati. Quando la riserva di petrolio venne consumata fino all'ultima goccia, l'isola venne abbandonata.

"Lumber Island ricorda molto i giochi ispirati allo Slender Man ma parte da presupposti diversi"

Questo il racconto ufficiale ma sembra che in quelle zone si nasconda una ben più sinistra verità e che i vecchi taglialegna ne siano in qualche modo coinvolti. Il primo capitolo di Lumber Island è liberamente scaricabile tramite Desura, lo store online di IndieDB.