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Indiegamer #63 - articolo

Avventure anglo-giapponesi, picchiaduro divini e un dungeon molto oscuro.

Blackmore (iQiOi)

Un'avventura grafica punta e clicca proveniente dal Giappone? Non è il primo genere che viene in mente quando si pensa ai videogiochi del Sol Levante ma se si guarda all'eterogeneo team che forma lo studio iQiOi è più facile capire come nasce questo interessante connubio tra stili orientali e occidentali.

La parte grafica sarà curata da Satoshi Yoshioka, che ha già lavorato a classici come Snatcher e Policenauts, mentre le musiche sono affidate a Motoaki Furukawa (Snatcher), in modo da dare una forte impronta estetica nipponica alla produzione.

Alla sceneggiatura e alla direzione dei lavori, invece, troviamo l'americano Jeremy Blaustein, da venti anni nell'industria come traduttore e adattatore dei testi di alcuni dei videogiochi giapponesi più famosi come Silent Hill, Metal Gear Solid e Valkyrie Profile.

Un esempio delle atmosfere di Blackmore.

Blackmore si propone come un'avventura grafica in isometrica con la classica interfaccia punta e clicca, ambientata in una Londra steampunk dove povertà e miseria stanno affamando la popolazione, mentre un misterioso serial killer terrorizza l'East London.

Protagonista della storia sarà Emma, giovane medico e figlia di un inventore, che le metterà a disposizione tutta una serie di gadget per dare la caccia all'assassino, primo fra tutti un monocolo hi-tech capace, tra le altre cose, di scattare fotografie e mettere in evidenza elementi della scena del delitto altrimenti invisibili ad occhio nudo.

Ad accompagnarla nelle indagini ci sarà Descartes, un robot antropomorfo costruito dal padre di Emma e dotato di strumenti di vario genere, ma per lo più svolgerà il ruolo di aiutante ed espediente comico.

Cover image for YouTube videoKickStarter "Blackmore" main movie

Al momento Blackmore è in sviluppo per PC e Mac, ma è obiettivo degli autori di farlo arrivare anche sulle console casalinghe, a patto di riuscire a raggiungere gli appositi stretch goal nella campagna Kickstarter.

L'uscita è comunque lontana, si parla della primavera del prossimo anno, ma se il progetto non si arenerà nella ricerca di fondi non mancheremo di fornire ulteriori aggiornamenti in questa rubrica.

Acendant (Hapa Games)

Picchiaduro a scorrimento e rouguelike è il curioso mix di generi che gli Hapa Games hanno in serbo per Ascendant. La storia racconta di semidio che giunge in un pianeta popolato da fanatici e bestie selvagge, pronti a fare la pelle al nostro eroe.

Dal punto di vista grafico Ascendant ha uno stile morbido e colorato.

Di base Ascendant è un beat'em up bidimensionale con diversi personaggi tra cui scegliere, ognuno con le proprie caratteristiche e una vasta gamma di armi con cui lottare, ciascuna dotata di qualità uniche e adattabili a diversi stili di gioco.

Da buon picchiaduro non mancheranno combo effettuabili sia a terra che in volo, combinando attacchi fisici e magici. Gli attributi dei personaggi potranno essere potenziati grazie agli Aspects of the Gods, elementi incastonabili in armi, armature e magie, modificandole e aggiungendo ulteriori effetti come la possibilità di congelare temporaneamente i nemici, rallentare la caduta e così via. Dai rouguelike prende in prestito alcune delle caratteristiche peculiari di questo genere, come la morte permanente, la casualità dei drop e la generazione dinamica dei livelli, della posizione dei nemici e in alcuni casi anche dei boss di fine livello.

Graficamente adotta uno stile originale, molto colorato, con personaggi modellati in 3D e gameplay bidimensionale, un insieme che dagli screenshot appare decisamente piacevole. L'uscita non è stata ancora definita, a differenza delle piattaforme sulle quali verrà rilasciato che saranno PC, Mac e Linux in contemporanea. Nel frattempo chi fosse interessato può votarlo su Greenlight per farlo arrivare su Steam non appena sarà pronto.

Cover image for YouTube videoAscendant Trailer

Darkest Dungeon (Red Hook Studios)

Un dungeon crawler bidimensionale caratterizzato da toni gotici, dark, che vuole mettere in evidenza lo stress psicologico dell'avventurarsi tra i sotterranei più bui. Non a caso la prima tra le feature di Darkest Dungeon è l'Affliction System, un sistema che evidenzia le personalità dei personaggi utilizzando caratteristiche come paranoia, paura, irrazionalità e qualche stranezza, tutte cose che andranno ad influenzare il livello di stress e il comportamento dei membri del party durante la battaglia, che sarà recuperabile insieme ad altri attributi accampandosi in luoghi sicuri, una possibilità legata ad una skill ad hoc.

Le classi a disposizione non sono meno originali: si potrà trovare il Medico della Peste, con la caratteristica maschera dal becco adunco, il Bandito di Strada, la Vestale o addirittura il Lebbroso. Il combattimento sarà a turni, visualizzato di lato rispetto ai guerrieri, dalla cui posizione dipenderà anche la tipologia di attacchi a disposizione. Generalmente gli attacchi corpo a corpo potranno essere sferrati solo dalle file avanzate, mentre nelle retrovie si posizioneranno i personaggi dotati di attacchi a distanza.

Trovare un luogo sicuro e accamparsi contribuirà ad abbassare il livello di stress oltre che a curare le ferite.

Su questa base si aggiungono tutta una serie di ulteriori livelli di profondità nei meccanismi per rendere gli scontri tattici mescolando pianificazione e rapidità di esecuzione. La tensione negli scontri sarà mantenuta alta dalla presenza della morte permanente e dalla necessità, in alcuni casi, di sacrificare dei membri del gruppo per poter proseguire. Come in tutti i dungeon crawler l'esplorazione sarà fondamentale ed incoraggiata, ed oltre a dover affrontare nemici di ogni sorta si dovrà fare molta attenzione alle trappole.

Per questo il posizionamento dei membri del party sarà cruciale: mettere davanti l'elemento più pratico nel disinnescare i marchingegni letali, rischiando però di averlo in prima fila in caso di spiacevoli incontri, o proteggersi con un soldato armato di tutto punto, ma poco adatto a scovare eventuali tranelli?

Le tonalità dark sono evidenziate da un aspetto grafico dai tratti decisi e toni scuri, che può ricordare lo stile di alcuni fumetti americani e da una certa personalità a questo titolo. L'uscita è prevista per l'inizio del prossimo anno su Pc e Mac ma se la campagna Kickstarter dovesse andar bene (e sono bastati pochi giorni per raggiungere il doppio della cifra richiesta) non è escluso che possa arrivare anche sulle nuove console.

Cover image for YouTube videoDarkest Dungeon - House of Ruin Trailer (OFFICIAL)

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Elio Cossu

Contributor

Morso da un C64 radioattivo in tenera età, si trasforma lentamente in un videogiocatore accanito e nerd di un certo livello. Lo si trova spesso a frugare tra i giochi indie alla ricerca di qualche perla nascosta.

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