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Indiegamer #87 - articolo

Omicidi cyberpunk, draghi alieni e un vendicatore mascherato.

Metrocide (Flat Earth Games)

Metrocide nasce come piccolo esperimento durante una game jam a tema cyberpunk, ma gli autori hanno pensato di tenerlo per loro, alla fine dell'evento, e portarne avanti lo sviluppo per farne un gioco completo. Il gameplay trae ispirazione dai Sindacate di Bullfrog e dai primi episodi di Grand The Auto, quando Rockstar, allora DMA Design, adottava una visuale top-down prima di passare a quella alle spalle del protagonista che tutti ben conosciamo.

I due titoli vengono mescolati e rielaborati per creare un action stealth che ci metterà nei panni di T. J. Trench, un killer a pagamento di Metrocity, una città violenta, pericolosa, popolata da gang e criminali di ogni risma, così come da vigilantes e poliziotti, che pattugliano i quartieri con doni volanti.

Un contratto dopo l'altro, dovremo ripulire i vicoli più malfamati con armi ed esplosivi, cercando ogni volta il modo migliore per portare a termine la missione senza farsi catturare dalla polizia. Un ulteriore incentivo a fare un lavoro il più possibile pulito è dato dalla morte permanente: un errore può rivelarsi fatale esportare direttamente al game over.

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L'uscita del gioco è prevista su PC e Mac verso la fine di novembre sui principali store digitali, anticipata da un periodo di Accesso Anticipato su Stam a partire dalla metà di ottobre, durante il quale si potrà acquistare il gioco a metà prezzo.

Aliens, Trolls and Dragons (Kubold)

Kubold è un piccolo studio polacco fondato da Jakub Kisiel, un animatore 3D dal curriculum di tutto rispetto: dopo gli inizi in un piccolo team, Kisiel passa a lavorare a People Can Fly, ora Epic Games Poland, dove lavora alla versione PC di Gears of War e a Bulletstorm, collaborando inoltre a titoli quali Unreal Tournament III e Infinity Blade II, fino ad approdare a CD Projekt RED, dove ha contribuito alle animazioni di The Witcher 3.

L'esperienza maturata lo ha spinto a mettersi per conto proprio e a dare vita alle sue idee: nasce così Aliens, Trolls and Dragons, un action adventure in terza persona ambientato nel futuro, dove i viaggi interstellari sono ormai comuni e permettono di entrare in contatto con civiltà aliene.

Nonostante l'ambientazione medievale, non mancheranno armi moderne.

È proprio durante uno di questi viaggi alla ricerca di forme di vita intelligenti che accade l'imprevisto: l'astronave ha un'inspiegabile avaria, che costringe l'equipaggio ad un atterraggio di fortuna su un pianeta sconosciuto. Il nostro eroe si ritrova così in mondo molto simile al medioevo terrestre e la sua missione diventa trovare una spiegazione all'avaria e scoprire che fine abbia fatto il resto dell'equipaggio.

Per far questo dovrà farsi largo tra i nemici con armi antiche e moderne, e lottare utilizzando delle spade con un sistema di combattimento basato su riflessi e tempismo. Si potranno utilizzare anche pistole e fucili futuristici, oltre a speciali gadget come visori tattici che sfruttano la realtà aumentata, pistole paralizzanti e droni a controllo remoto.

Aliens, Trolls and Dragons avrà inoltre un supporto nativo per l'Oculus Rift e verrà distribuito in forma episodica su PC e Mac, col primo capitolo previsto per questo autunno.

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The Dark Phantom (Pardis Game Studio)

"Angelo della notte e voce della giustizia", così gli sviluppatori Pardis Game Studio definiscono The Dark Phantom, un supereroe che ricorda molto i Darkman e Uomo Ombra cinematografici, protagonista di un omonimo videogioco che si presenta come uno sparatutto in terza persona ispirato a titoli come Gears of War e basato su combattimenti con armi da fuoco e coperture.

Gli autori, però, intendono rendere il gameplay più tattico e per questo hanno sviluppato un'intelligenza artificiale che, assicurano, permetterà ai nemici di sfruttare l'ambiente e di collaborare tra loro, per evitare che il giocatore finisca per trincerarsi dietro una copertura e mantenerlo sempre in movimento.

Un'ulteriore caratteristica del gameplay è rappresentata dal cosiddetto "bullet tag", una tecnica già vista in giochi quali Red Dead Redemption, che permette di marcare alcuni dei nemici e quindi colpirli in sequenza con una sparatoria in stile cinematografico. Oltre alla campagna single player, Pardis Game Studio sta sviluppando anche una componente multiplayer, che metterà a disposizione modalità come il classico deathmatch, per sfidare gli altri giocatori attraverso internet.

Forse servirà qualcosa di più di una semplice pistola per attraversare quella corazza.

L'estetica di The Dark Phantom non poteva che ispirarsi ai fumetti, ambientando le vicende in una città dai toni oscuri dove il nostro eroe è costretto a muoversi la notte, a causa di un incidente che gli ha bruciato buona parte del viso, impedendogli di esporsi alla luce del sole e obbligandolo a coprirsi con delle bende.

L'engine utilizzato è l'UDK, la versione dell'Unreal Engine 3 che Epic distribuisce liberamente, e si avvarrà di tecniche come il motion capture e Face FX, solitamente poco usate dai piccoli studi, per rendere al meglio le animazioni e i movimenti dei personaggi durante gli intermezzi che in alcuni casi faranno uso dei Quick Time Event.

The Dark Phantom è previsto per PC, PS3 e Xbox 360 ma la raccolta fondi su Kickstarter, da poco conclusa, non ha avuto successo e gli sviluppatori non hanno ancora comunicato quale sarà la sorte del gioco.