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Indiegamer #97 - articolo

Attraverso la quarta dimensione, un palazzo infernale e manipolazione della gravità.

Indiegamer #97 vi porta alla scoperta della quarta dimensione col particolare puzzle game Miegakure, il primo videogioco in 4D (secondo il suo autore), per poi trascinarvi all'inferno assieme a Leopold in Malebolgia, action-adventure che guarda all'Inferno di Dante Alighieri, per concludere con un altro puzzle game che gioca con prospettive gravità: Relativity.

Miegakure (Marc Ten Bosch)

Sono diversi i videogame che si divertono a giocare con le tre dimensioni, sfruttandole insolitamente per offrire dei gameplay originali. Uno degli esempi più noti è Fez e il suo modo di combinare un mondo tridimensionale con le classiche meccaniche del platform 2D.

Marc Ten Bosch, però, prova ad andare oltre con Miegakure, aggiungendo una quarta dimensione. Non si tratta, come si può essere propensi a pensare, del tempo, ma di una vera e propria quarta dimensione spaziale.

Siete pronti a risolvere un puzzle quadridimensionale?

Il mondo di gioco, infatti, si presenta come il primo titolo in 4D, anche se sullo schermo verranno proiettate solo tre dimensioni per volta. Grazie alla pressione di un tasto si potrà scegliere quali tre saranno mostrate, con un effetto di transizione in cui sembra che la mappa di gioco venga deformata.

In realtà, spiega Bosch, il tutto viene mostrato da una nuova prospettiva, che evidenzia una porzione 3D di un mondo a quattro dimensioni, un po' come una risonanza magnetica rappresenta in 2D qualcosa di tridimensionale, come può essere un cervello umano.

Un ulteriore esempio di ciò che il designer di Miegakure sta cercando di trasporre sotto forma di videogioco lo fornisce lo stesso Bosch, citando la novella Flatland, di Edwin Abbott Abbott, in cui gli abitanti di un mondo bidimensionale percepiscono come miracolose le capacità dell'essere tridimensionale con cui entrano in contatto.

Allo stesso modo, in Miegakure si potranno compiere azioni che solitamente verrebbero considerate incredibili, come passare attraverso i muri, osservare l'interno di edifici chiusi o raccogliere oggetti da contenitori sigillati, o ancora fare in modo che alcuni elementi sembrino sospesi a mezz'aria e così via.

L'uscita del gioco è prevista entro il 2015 e verrà pubblicato su PC, Mac, Linux e PlayStation 4.

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Malebolgia (Dascumaru)

Ispirato all'Inferno di Dante Alighieri e alla storia europea dell'inizio del XX secolo, Malebolgia è un action adventure di stampo horror in cui il protagonista Leopold si trova a dover combattere contro orde di creature demoniache all'interno di un palazzo, alla ricerca di un modo per uscirne.Nel corso dell'avventura incontrerà personaggi familiari e scoprirà il vero motivo per cui si ritrova imprigionato in quei luoghi, il che lo porterà a lottare con il principe delle tenebre in persona.

Il belga Dascumaru si è affidato al collaudato engine Unity per lo sviluppo del gioco, scegliendo uno stile estetico in cell-shading per enfatizzare il contrasto fra luci e ombre. La descrizione del gameplay riporta subito alla mente i giochi della serie Dark Souls, con un combattimento che vuole essere frenetico ma ragionato, numerosi nemici, guardiani e boss da far fuori armati di una torcia e di un'alabarda.

Lo scorrere del tempo e il clima influiranno direttamente sull'avventura, modificando i luoghi del palazzo e i nemici che lo popolano: visitare una stanza durante il giorno o durante la notte cambierà le minacce cui si dovrà far fronte, mentre una forte tempesta può liberare un passaggio inizialmente inaccessibile.

Il palazzo infernale sarà un grande e intricato labirinto.

Malebolgia è un titolo che punta con forza sull'atmosfera e, a giudicare i commenti degli utenti che lo stanno provando in Accesso Anticipato su Steam, sembra essere sulla buona strada, nonostante un aspetto grafico forse un po' spoglio e un set di animazioni, al momento, poco curate.

Il gioco dovrebbe essere disponibile nei primi mesi di quest'anno, ad un prezzo molto vicino, se non uguale, ai circa 10 euro richiesti per la versione ad Accesso Anticipato. L'unica piattaforma confermata al momento è il PC, ma l'autore non esclude di portarlo anche su Mac, Linux e console in un secondo momento.

Relativity (Willy Chyr)

È sufficiente un'occhiata alle immagini per rendersi conto della forte influenza che le opere di Escher hanno avuto in Willy Chyr per lo sviluppo di Relativity, progetto nato alcuni anni fa come semplice esercizio per imparare le basi del game design e dell'utilizzo dell'engine Unity.

I livelli potranno arrivare ad essere piuttosto intricati.

I riscontri positivi ottenuti dai primi tester hanno convinto Chyr a guardare oltre e a far evolvere l'esperimento in qualcosa di più. Nasce così Relativity, un puzzle game in prima persona ambientato in un universo astratto in cui convivono diversi set di leggi fisiche.

Grazie alla possibilità di manipolare la gravità, sarà possibile camminare su qualsiasi superficie visibile, trasformando le pareti e i soffitti in pavimenti su cui muoversi. Le articolate architetture ispirate alle illusioni ottiche disegnate da Escher cercheranno di confondere il giocatore, che dovrà allenare la mente ad osservare gli enigmi da diverse prospettive.

Relativity non si limiterà a proporre un puzzle dopo l'altro e cercherà di spingere all'esplorazione, per svelare i misteri di quei luoghi e scoprire i segreti che nasconde, ma al momento non è chiaro se questo implicherà la presenza di una vera e propria trama, da svelare passo passo.

Maggiori certezze si hanno sul fronte delle piattaforme previste per la pubblicazione, con la conferma di PC, Linux, Mac e PlayStation 4, su cui arriverà in una data imprecisata del 2015.

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