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Iron Man 2

Un eroe dall'armatura ammaccata.

Forse c'è speranza per il mondo finché esisteranno eroi come Iron Man e il suo alter-ego Tony Stark. Non c'è invece speranza per questo gioco, che poco (o niente) aveva impressionato in sede di anteprima e ancora meno lo ha fatto ora nella sua versione finale. Il fatto che finora non abbiate preso in considerazione l'acquisto di questo titolo perché troppo presi a cavalcare il vostro purosangue in Red Dead Redemption, o a far saltare in aria qualche avversario in Blur e Split/Second, è comprensibile. Ora però non avete più scuse... a meno che proprio non vi vadano giù i giochi tecnicamente pessimi e fastidiosi da giocare.

Ironia a parte, Iron Man 2 è uno di quei titoli che confermano l'antico adagio “i giochi su licenza valgono poco”. Quelli fatti in questo modo, almeno, ovvero creati solo e unicamente per sfruttare l'arrivo di un film, di una serie o di un libro famoso. In realtà, se si vuole essere pignoli, il gioco in questione non ripercorre la storia del secondo film ma la segue. Al suo interno troverete solo alcuni dei protagonisti della pellicola, tra cui War Machine (giocabile), Nick Fury e la conturbante Natasha Romanoff, interpretata sul grande schermo dalla bellissima Scarlett Johansson. Non c'è traccia invece di Mickey Rourke/Whiplash, ma su questo stendiamo un velo di mistero per non rovinare la sorpresa a chi non ha visto il film.

Il combattimento con Dinamo Cremisi, il primo boss del gioco, è uno di quei momenti in cui si ha la tentazione di spegnere la console.

La riproduzione poligonale dei personaggi è solo apparentemente decente, ma se si guardano i dettagli Iron Man 2 è a dir poco deludente. Sembra di vedere un titolo della passata generazione tanto è povero quello che viene visualizzato su schermo. Da una così bassa levatura tecnica dovrebbe almeno derivare una fluidità degna di questo nome, giusto? Sbagliato! Iron Man 2 può vantare anche un discreto campionario di rallentamenti e “scatti” che in un gioco come questo non dovrebbero assolutamente esistere.

Vogliamo parlare delle voci dei protagonisti? Facciamolo! Nessuno si aspettava una qualità pari a quella del film, ma neanche di ascoltare uno dei doppiaggi peggiori nella storia dei videogiochi. Non conosciamo i nomi di coloro che vi hanno partecipato ma è più che palpabile il dubbio che non si tratti di professionisti. Improvvisi (e ingiustificati) innalzamenti o cali di tono, e voci che a tratti non sembrano neanche italiane, rendono Iron Man 2 addirittura comico in alcuni momenti. Ascoltare per credere…

Il senso di velocità nelle fasi di volo è decisamente scarso. Anche alla massima potenza l'armatura di Iron Man sembra procedere con il freno a mano tirato.

Reparto tecnico a parte, i problemi maggiori del gioco SEGA riguardano il gameplay. Per prima cosa il sistema di controllo, già ostico nel precedente gioco, è rimasto quasi invariato in questo sequel. Riuscire ad agganciare bersagli che spuntano un po' ovunque mentre si cerca di gestire i movimenti del protagonista può diventare un'esperienza frustrante in alcuni casi.

La scena tipica è questa: si avvista un nemico in lontananza, si attivano i propulsori della tuta di Iron Man e lo si raggiunge per poi ingaggiare con lui una battaglia aerea. Il bersaglio però si muove e fin qui nulla di negativo, si segue la sua traiettoria senza troppi sforzi finché... improvvisamente qualcosa ci colpisce senza che si abbia la possibilità di reagire. Ok, il nostro eroe si riprende, agganciamo un altro bersaglio e riusciamo a farlo fuori, ma pochi secondi dopo siamo di nuovo a terra, colpiti da un drone spuntato dal nulla.