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Jason Rubin dice la sua sul fallimento THQ

"THQ sarebbe potuta sopravvivere".

L'ex boss di THQ, Jason Rubin, che da maggio 2012 ha fatto il possibile per non far deragliare il publisher, ha voluto oggi rilasciare alcune dichiarazioni riguardo ai motivi che hanno portato al collasso e alla scomparsa della compagnia.

"Credo sia sbagliato collegare l'imbarazzante situazione di THQ ai mutamenti che hanno coinvolto l'industria. Tutte le compagnie Tripla A hanno subito una grandissima pressione, e THQ sarebbe potuta sopravvivere, se non avesse commesso degli errori madornali".

Tra questi errori, Rubin cita"le incredibile perdite di uDraw, l'enorme somma sprecata nell'investimento di un MMO che è stato poi cancellato. L'ostinazione a lavorare su titoli casual e dedicati ai bambini, quando ormai tablet e smartphone avevano già tolto grandi fette di mercato a quel business, o magari giochi brutti, vecchi o inferiori, come Homefront. Più in generale, c'era un approccio non organizzato agli affari".

"Credo che la fortuna abbia un ruolo fondamentale nel successo o nel fallimento, ma le decisioni errate e la gestione sbagliata di THQ sono state il motivo principale del suo fallimento. Sostenere che si è trattata soprattutto di sfortuna è una scusa. Homefront sarebbe stato in grado di vendere 10 milioni di copie? Magari sì, ma sicuramente difficilmente lo avrebbe fatto senza una produzione migliore."

"Inoltre, è difficile sostenere che un MMO viene cancellato per colpa della sfortuna. Quella è stata semplicemente una pessima scelta sommata ad alte pessime scelte".