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Killzone 2 Multiplayer Beta

Ritorno alla... zona!

Incredibilmente violento ma assemblato con prudenza, questa era stata la prima impressione della campagna in singolo di Killzone 2 quando, a luglio del 2007, i nostri colleghi inglesi hanno potuto dargli una prima occhiata e quell'acerba idea di come le cose avrebbero potuto svilupparsi fornisce ora un'adeguata introduzione agli aspetti multiplayer, come ci ha rivelato il test che abbiamo potuto effettuare sulla beta.

Mentre la maggior parte degli FPS ha spostato la propria attenzione verso la raffinatezza, cercando di migliorare i vari aspetti di contorno della loro esperienza multiplayer, Killzone 2 sembra intenzionato a fare ritorno alla vecchia scuola, quella che metteva al centro di tutto l'azione tesa e brutale, il più possibile scevra da qualsiasi distrazione "stilistica". E infatti, mentre in Halo 3, Resistance 2 e Call of Duty non si fa altro che parlare e parlare, il nuovo Killzone sembra attingere a piene mani dalla prima versione di Rainbow Six per PC, il feroce teatro di guerra tanto popolare nei LAN party che is organizzavano dieci anni fa.

La principale innovazione di Killzone 2 consiste nell'introduzione di un sistema di classi, dove potrete combinare elementi di due diverse discipline per creare classi ibride che soddisfino al meglio il vostro stile di gioco preferito e l'offerta risulterà immediatamente familiare a chi ha investito un po' di tempo in serie come Battlefield o Team Fortress. Gli Scout sono i tradizionali cecchini, equipaggiati con un dispositivo mimetico che gli permette, non visti, di identificare e segnalare i nemici ai loro compagni di squadra. I Tactician possono stendere spawn point e richiedere supporto aereo, doti che li rendono utilissimi infiltrati, i Saboteur possono mimetizzarsi e organizzare trappole esplosive mentre gli Engineers sono in grado di erigere torrette di difesa automatizzate e riparare i danni. Le classi del Medic e dell'Assault sono esattamente come ci si potrebbe attendere e offrono le relative capacità: combattimento e cura dei feriti.

Ma non pensate di poter accedere a tutte le opzioni di classe fin dall'inizio, poichè dovrete sbloccarle man mano che farete carriera nei ranghi militari, oltre alla possibilità di creare clan e i vari bonus addizionali per le armi. Si ratta di una diecisione sufficientemente curiosa, oltre a essere potenzialmente in contrasto con i guisti dell'audience. "Questo sistema consente di seguire una curva di apprendimento molto naturale perchè il giocatore viene introdotto a ogni nuova feature più lentamente e le scopre una per una," spiegava lo sviluppatore di Guerrilla Eric Boltjes, mentre ci mostrava le modalità multiplayer lo scorso agosto.

Chi avrebbe mai immaginato che una mimetizzazione di questo tipo sarebbe diventata tanto popoalre tra i soldati?

Pur non potendo evitare di apprezzare qualsiasi sforzo di rendere qualunque curva di apprendimento meno ripida, viene da chiedersi se una simile introduzione soft sia ancora necessaria per un sistema sufficientemente rodato, condiviso da molti titoli e, soprattutto, conosciuto dalla maggior parte degli appassionati di titoli shooter. Per questo motivo appare chiaro, dopo pochi minuti che Killzone 2 è uno sparatutto fottutamente hardcore e che i veterani degli FPS non trarranno alcun giovamento dallo scalare la gerarchia militare per avere accesso alle armi che si aspetterebbero di poter imbracciare da subito.

Questo significa che tutti i giocatori inizieranno allo stesso livello, carne da cannone senza abilità ausiliarie di qualsiasi tipo, con solo due fucili e due pistole. Questo arsenale è, fortuntamente, estremamente efficiente (forse troppo, ma i torneremo su più avanti) e che potranno incrementare le loro probabilità di sopravvivere unendosi a squadre composte da quattro elementi. Dato che il multiplayer supporta fino a 32 giocatori questo significa che ogni fazione può avere fino a quattro squadre contemporaneamente sul terreno per un totale di 16 giocatori per squadra. Tralasciando i tipici vantaggi tattici provenienti dalla divisione del lavoro, il principale beneficio del gioco di squadra risiede nella possibilità di respawnare nei pressi del leader della squadra e di utilizzare un canale privato di chat per coordinare l'azione e i movimenti con i vari compagni.

Chi ha voglia di sparare a Damon Albarn dei Blur?

In termini di gameplay, la beta offre le tipiche modalità per il gioco in multiplayer su tre mappe: Body Count è l'equivalente del classico Team Deathmatch, ma non sembra essere il tradizionale "ognun per sè" del Deathmatch. Search and Retrieve è la variante del Capture the Flag, mentre Search and Destroy ha più o meno la stessa forma ma prevede la ricerca di bombe nascoste. Assassination è invece la modalità forse più interessante che vede la selezione casuale di un giocatore come bersaglio per la squadra avversaria mentre i suoi compagni devono provvedere alla sua protezione, il tutto in un limitato lasso di tempo.

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Stefano Vanini

Contributor

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